(sullo sfondo il cachemirino albicocca)
dall’avv.Lina Arena
L’iniziativa di Visco di dare alle stampe i redditi degli italiani ha disvelato l’inganno sotteso alla legge sulla privacy , proposta da Rodotà al preciso scopo di separare gli italiani ; di impedire una diretta comunicazione; di evitare il collegamento tra gli individui; di impedire la conoscenza delle attività della Pubblica Amministrazione; di favorire la formazione di vere e proprie monadi.Con l’iniziativa di Visco è caduto il velo e l’inganno è stato svelato: la legge sulla privacy è solo un inganno. Serve a separare ed a preparare il terreno per manovre sovversive.Con il dopo Visco sorge la necessità di abrogare la legge sulla privacy e rendere l’azione della PA conoscibile a tutti e controllabile da chiunque.
da Luciano Buonaiuto, Aversa
Due anni fa alcuni funzionari del ministero delle finanze guardarono nell’archivio elettronico dei contribuenti alla ricerca di notizie sulla situazione fiscale di personaggi importanti della politica, dello sport ecc. Lo fecero non per necessità di servizio, ma solo per curiosità personale. Qualche notizia trapelò ai giornali, eci fu scandalo. Visco denunziò il fatto alla magistratura, come se fosse stato un reato. Allora come la mettiamo? La situazione fiscale di un contribuente è un fatto riservato o pubblico?
da Corrado Vigo – Trecastagni
Non avendo nulla da nascondere la cosa non mi infastidisce, nè mi scalfisce. Non trovo nemmeno giusto che in molti si siano già preparati per richiedere un risarcimento. Siamo già in bolletta! Perchè accanirsi?Quello che paventa Grillo è vero in parte: chi vuole commettere atti delituosi sul patrimonio sa già dove colpire, certo la dichiarazione dei redditi on line non lo aiuta. Questa cosa avrebbe potuto aiutare solo qualche disperato, meno roganizzato di chi invece fa del “delitto” la sua professione.Ho goduto, invece, nel vedere come il sito dell’Agenzia delle Entrate è andato in tilt. Questo ci fa vedere come un Ufficio risulta essere così impreparato alle azioni che compie: non era prevedibile l’assalto? Si!Ora li hanno tolri, ed hanno tolto al vicino di casa la possibilità di ficcare il naso nella denuncia dei redditi di colui il quale ostenta ricchezza, e magari è pieno di rate fino al collo, o di colui il quale piange miseria, mentre invece è ricco sfondato. Ma qui entriamo nel mondo delle favole, e mi fermo.
da Claudio Urbani, Roma
Chi ha visto il TG1 delle 20.00, avrà sentito le parole di Feltri sulla vicenda dell’elenco dei contribuenti. Feltri non è certo un estimatore di Visco, lo ha espressamente deto in premessa, ma ha difeso con fermezza il suo operato,anzi, ha aggiunto che al suo posto avrebbe fatto lostesso. Ha avuto parole molto dure sugli evasori, parole molto precise sui doveri di ognuno di contribuire secondo le proprie possibilità. Una linea di opinione completamente in sintonia con quanto affermato da CSF nel suo post, in sintonia soprattutto con chi non ha nulla da nascondere, Chapeau ad entrambi, con sincera ammirazione.
(da Vittorio Grondona)
da Pier Franco Schiavone, Milano
Dopo D’Alema, Costanzo e Ferrara, in Italia c’è un nuovo intelligente per antonomasia, si chiama Goffredo Bettini; le sta sbagliando tutte, ma continua ad essere intelligente. Io me l’immagino questi consiglieri rinascimentali. Si avvicinano quatti quatti, zitti zitti, cacchi cacchi, alle orecchie dei loro leader e…cicì, bla-bla, cicì, bla-bla, slurp! (giá che ci sono danno anche una ripassata), dopodiché, testa incassata nelle spalle, palpebre abbassate, sguardo andreottiano rivolto all’indietro, in punta di piedi, tic, toc, tic, toc, spariscono dietro l’angolo, alla ricerca di nuove marianne da lanciare; eh, si, perché loro hanno il sesto senso, il che vuol dire che mentre tutti noi ci facciamo bastare i sensi che abbiamo per capire le cose, loro se ne inventano un altro e vanno in corto.
Il patto sociale per eccellenza è il pagamento delle tasse. Pagare le tasse è come quando si va al ristorante e ognuno paga la sua quota. Se uno non paga non è un dritto, è uno scroccone. Quindi non pagare le tasse è una furbata illegittima dal momento che chi non le paga usufruisce degli stessi servizi di quelli che le pagano. E tutto, ovviamente, deve avvenire nella massima trasparenza. Perché si invoca la privacy per un atto che per definizione è pubblico? Grillo dice una sciocchezza quando dice che così si aiutano i rapitori. I rapitori sonno tutto benissimo a prescindere dalla pubblicizzazione dei dati. (csf)
da Paolo Beretta
Che in Campania si siano meritati la batosta a causa della spazzatura posso anche essere d’accordo, anche perché non essendo da due giorni che dirigevano la Regione, avevano tempo e modo di evitare la cronicizzazione del problema. Però, la domanda di Caporale (sulla quale Bonaiuto abilmente glissa) si riferiva, ovviamente, ai media nazionali, i quali ci hanno levato il sonno per mesi col pattume partenopeo, quasi fosse peggio dell’emergenza in Darfur, guarda caso fino alle elezioni. Poi silenzio. Caporale, facciamo così, le rispondo io. Anzi, le ha già risposto Robecchi. Capito adesso ?
da Pino Granata
E’ così per il Signor Bonaiuto gli unici responsabili del disastro della monnezza campana sono i governanti del Centrosinistra. La camorra non c’entra niente. I campani che ad ogni tentativo di aprire una discarica protestano a più non posso, pure innocenti. Il sig. Bonaiuto si è dimenticato di aggiungere che gli altri responsabili, oltre naturalmente ai governanti del Centrosinistra, sono gli Italiani non campani che non ne vogliono sapere di prendersi la monnezza prodotta dai campani. Caro sig. Bonaiuto e se invece di colpevolizzare sempre gli altri, prendeste un po’ di iniziativa?