da Michele Lo Chirco, Cinisi
La notizia è di quelle che lasciano l’amaro in bocca, ma tant’è: anche stavolta i comunisti, in virtù di non meglio precisati principi che definire illiberali sarebbe ridicolo, hanno costretto alle dimissioni un uomo vincente e piacente. Egli dovrà abbandonare (per i prossimi cinque anni è sicuro, forse di più se salirà al Quirinale) le cariche sociali che ricopre nella società calcistica Milan. Non si sa come la squadra prenderà il triste colpo, sebbene anticipato dal trionfo elettorale. In questo paese continua a restare in vigore il pregiudizio secondo cui, se si lavora per il paese, non è possibile fare qualcosa di buono per i propri interessi, quindi è meglio abbandonarli al caso!
da Emilio Pierini – Porto Recanati
Insomma, il buon Marco Travaglio scatena un casino in prime time televisivo raccontando,come al solito, la verità sul neo presidente del Senato e prendendosi le critiche di tutto ilmondo politico (ce ne fosse stato uno che ha motivato tali critiche !!!) ed il nostro sub comandante se ne esce con un libro intervista sul giornalista più in controtendenza dello(scarso) panorama editoriale italiano. Tempismo o fattore “C” ?. Scrivo sul questo blog edho avuto l’onore di essere stato chiamato per telefono a casa da Marco. Come posso non acquistare il libro ?
da Pino Granata
Alemanno dice che il fascimo è servito a modernizzare il Paese. Preparatevi a sentire cose come questa per i prossimi 5 anni. Il processo di rivalutare il nazifascismo procede. Tutto va indietro come previsto. Tra poco ci diranno che si andava ad Auschwitz o Mathausen in villeggiatura e che in fondo Hitler e Mussolini erano due mattacchioni.
da Giulio Bulgarelli, Correggio
Tornavo su in ufficio, col mio caffè preso giù nel seminterrato alla macchinetta aziendale. Cattivo, come quasi sempre, tranne un breve periodo verso la fine dell’anno scorso; eppure continuo a metter dentro la chiavetta. Lo guardavo fisso e mi son venuti alla mente Occhetto, Amato, Rutelli, Fassino, D’Alema, Prodi, Veltroni. Quelli continuo a votarli, questo continuo a berlo. E continuo anche a pensare che potrei aver diritto a qualcosa di meglio.
Se Marco Travaglio fosse nato negli Stati Uniti, e avesse fatto il giornalista da quelle parti, avrebbe vinto il premio Pulitzer e avrebbe conquistato le copertine di Time e di Newsweek. Invece purtroppo per lui (ma per nostra fortuna) vive in Italia e lotta insieme a noi.Marco è il giornalista più odiato e più amato d’Italia. E’ un fenomeno editoriale che ha conquistato il successo nell’ostracismo generale, senza che praticamente nessuno recensisse i suoi libri. E’ il terrore della destra berlusconiana che lo querela in continuazione chiedendogli milioni di euro di danni. E’ la coda di paglia della sinistra inciucista: all’Unità non passa giorno che qualche democratico ex comunista non chieda il suo licenziamento. Ad Annozero non voleva andare nessun leader importante per paura delle sue accuse, della sua memoria e delle sue prese in giro. L’ho intervistato in molte occasioni. In molte altre ho presentato i suoi libri. L’ultima volta siamo stati un giorno insieme, nella sua casa di Torino, a scambiarci domande e risposte. Ne è uscito un libro, “Il rompiballe”, di cui potete leggere qualche pagina sul sito delle Interviste, frutto della voglia di entrambi di non smetterla di indignarci. (csf)
da Silvia Palombi
Ciao capo. La foto dei falsi monaci gira da un po’ ma le cose non stanno come sembra. Ecco la lettera ufficiale che l’ufficio stampa dell’associazione italia tibet ha mandato in giro il 2 aprile. La gravità del fatto rimane e non per questo la Cina guadagna punti però le cose stanno così.
Carissimi,Grazie per quanto fate per la causa dei Tibetani.Tenete però conto che in questi giorni è in corso una guerriglia informatica con attacchi di vario genere alle caselle pubbliche di vari TSG od ai server. La foto è vera, è di alcuni anni fa ma ha poco a che fare con la guerrigliadi questi giorni. Qualcuno nel bene o nel male ha pensato di usarla contro i cinesi. Ben si presterebbe, ad una lettura disattenta, a scambiare le comparse di un film per agenti provocatori. Ci sono caduto anch’io, data la fonte che l’aveva inoltrata.Speriamo che ora i cinesi non la usino per mostrare la cd “malafede” di cui accusano i TSG (Tibet Support Group).In poche parole è una bufala e diffondendola fate un favore alla propaganda di Pechino.Cordialmente UFFICIO STAMPA ASSOCIAZIONE ITALIA TIBETvia Pinturicchio 2520133 Milanomobile +39 347 7001081www.italiatibet.org <http://www.italiatibet.org>
Ebbene sì, vado a Santiago de Compostela, sul camino, come un pellegrino. Non è una conversione mistica. E’ che devo intervistare un camminatore. Anche lui molto poco credente. Camminerò sette giorni insieme a Cardini, Odifreddi e Valzania. Ne approfitterò per mandarvi un resoconto quotidiano.Non vi faccio mai mancare niente. (csf)
da Alessandro Calì – Firenze
Travaglio ha parlato di fatti ed episodi noti già da tempo perchè segnalati nei libri dello stesso Travaglio e Abbate, accessibili in ogni libreria. Notizie poi amplificate in numerosi blog presenti in rete. Specificatamente si dice, senza che sia stato mai smentito, che il presidente del Senato negli anni 90 aveva una società con dei personaggi che in epoche successive sono stati condannati per associazione mafiosa. Inoltre nelle stesse pubblicazioni si dice che l’attuale 2° carica dello Stato è stato consulente del Comune di Villabate, (Palermo), il cui Consiglio Comunale è poi stato sciolto d’autorità per infiltrazioni mafiose.
da Claudio Urbani, Roma
Gianni Alemanno nega di essere mai stato “fascista, ex fascista o postfascista”, ma allo stesso tempo sottolinea che esiste un’eredita’ “positiva” del fascismo: “fu fondamentale per modernizzare l’Italia”Purtroppo a chi lo conesce queste parole non possono che suonar terribilmente false, ma il punto non è questo. Ognuno, in buona fede, ha diritto alle proprie idee, ha diritto anche di cambiarle o ricredersi, in questo non c’è nulla di male ma anzi può esserci anche rispetto. Ma rinnegare in questa maniera il proprio passato vissuto, come ha fatto Alemmo, fa veramente dubitare sulle qualità dell’uomo. Sul politico poi un velo pietoso.
da Fabrizio Carbone
Questa fotografia terribile nella sua apparente, insignificante, immagine ci offre la possibilita’ di capire chi sono i governanti cinesi. E’ una foto scattata il 20 marzo in cui si vedono dei militari che si preparano a vestirsi da monaci buddisti per poi scatenare le violenze di cui la Cina ha diffuso le immagini in tutto il mondo. La foto è stata diffusa da una agenzia di comunicazioni della Gran Bretagna ed è ovviamente frutto di uno scatto sfuggito al controllo delle autorità.