da Carla Bergamo, S. Paulo
Non so perché, ma mi viene un involontario attacco di nausea quando vedo come primo titolo del Corriere l’ultimo delirio papale. Gioia perché? Aiutare la scuola privata, perché? Perché, perché? Com’è che un giornale come il Corriere si presta a fare il portavoce della chiesa cattolica? E che dire dell’opposizione al governo? L’unico rimasto è Di Pietro? Parafrasando Moretti: “A piddí, dite qualcosa di sinistra!!!”. Adesso l’impegno comune dei comunicatori/politici è tentare di screditare Travaglio, Grillo, Di Pietro; Santoro ancora no…lui è ancora recuperabile. Come dice giustamente Massimo Mai, hanno tutti perso la vergogna, la feccia fascista e reazionaria è uscita dalle tane, mostrando la faccia, spalleggiata dal clima instaurato dal nuovo regime. E la “sinistra” continua ad avere paura della sua ombra, con quel ridicolo governo ombra. Si salvi chi può.
da Pino Granata
Vigo ci pone alcune domande su chi in realtà ha vinto le elezioni. Innanzitutto bisogna constatare che la coalizione che attualmente(per breve tempo si spera) governa il Paese ha avuto meno del 50% dei voti, 47 virgola qualcosa per essere precisi. E poi , e questa è la verità, le elezioni le ha vinte la Lega che ha strappato al PDL circa un milione e mezzo di voti al Nord e che di fatto è elemento insostituibile nella maggioranza di governo. Non si muove foglia che la Lega non voglia…Ma non ditelo al cavaliere mascarato.
da Michele Lo Chirco, Cinisi
Piove, governo infame! Pare di essere sul lago di Como. Dopo 3 giorni con temperatura media di 35 gradi, piove da stanotte, e il mio tentativo di tintarella è andato a farsi benedire. Rifletterò sui mali del mondo osservando i conigli del mio vicino che si accoppiano furiosamente in una gabbietta metallica, a quattro metri dalla finestra del mio studiolo.
da Pier Franco Schiavone, Milano
Scusa CSF, ma non è possibile che la signora Arena ci racconti bizzarrie come se fossimo in un consesso di imbecilli. L’art. 68 della Costituzione è stato sostituito in virtù di una Legge Costituzionale, e quindi con un procedimento aggravato, per giunta in un contesto politico-sociale particolare, eravamo in piena tangentopoli. La Arena ha la memoria corta. Non è il caso qui di sviscerare il contenuto dell’art. 68, ma la Arena ci dice che Berlusconi ha trovato il modo di eludere il processo penale prima vietato, evitando cioè con l’astuzia e i raggiri di essere processato, nonostante che il nuovo art. 68 permetta il procedimento penale a carico dei Parlamentari. Dunque il colpo di Stato l’avrebbe fatto il legislatore del ’93, approvando nel rispetto della Costituzione una norma, mica Berlusconi che elude i processi. Quanto al diritto all’elettorato passivo, con riferimento all’art. 68 della Costituzione, la Arena vuol dire evidentemente che commettere reati senza subirne le conseguenze (sono migliaia le autorizzazioni ai procedimenti penali negati dal Parlamento) è prova di democrazia, mentre la certezza di essere sottoposti a procedimento penale se si delinque implica una limitazione all’elettorato passivo. Bel concetto di democrazia.
da Isabella Guarini, Napoli
Caro CSF, nella rubrica “Senza vergogna” su IO Donna, CSF ha espresso deferente dissenso con l’ultimo discorso sul Giorno della memoria da parte del Presidente Napolitano, che invita a non mettere in vetrina i terroristi, bensì le vittime.Per CSF l’intervista, se ben fatta, non è un premio al personaggio ma un mezzo per soddisfare la curiosità dei lettori. A me sembra che comunque si tratta di mettere in evidenza dalla massa , nel bene o nel male, personaggi che dall’intervista traggono maggiore visibilità. Il problema, perciò, è nella scelta del personaggio in quanto rappresentazione di problematiche generali o solo da vip. Mentre le Vite dei Grandi Greci venivano immortalate da Plutarco, la vita dei “Piccoli Greci “, dei cittadini comuni, della ordinary people, è nella definizione indistinta di Ateniesi, come dire, oggi, Napoletani.
di Alessandro Robecchi – pubblicato in Il Manifesto
Poche righe in cronaca, e nemmeno su tutti i giornali, per l’anziana signora che ha ridotto in schiavitù la badante rumena a Lainate (Milano). A differenza dei delinquenti stranieri (di cui si pubblica nome e cognome), e a differenza dei rapinatori italiani (di cui si pubblicano le iniziali), della signora schiavista non si sa nulla, se non l’età avanzata, 75 anni, e la dignitosa semiricchezza dell’abitazione, una villetta. E così, volendo usarla come metafora, un nome glielo devo trovare io, e la chiamerò Italia. Dunque, la storia: Italia è vecchia. Italia vuole qualcuno che la accudisca essendo i giovani d’Italia incapaci di accudire i vecchi, o svogliati, o scontrosi ed avendo Italia servizi sociali inesistenti. Italia si serve di mano d’opera straniera. Ma Italia fa in modo che questa mano d’opera straniera non conosca i suoi diritti, che sia sfruttata e terrorizzata. Italia non la paga e la ricatta con l’incubo dell’espulsione o dell’arresto. Italia le fa fare la doccia fredda, una volta al mese. Italia le dà da mangiare i suoi avanzi. La rinchiude in un seminterrato. Italia spende poco per pagare la straniera che lavora per lei, ma spende molto in tecnologia per il controllo e la repressione: telecamere a circuito chiuso e addirittura sensori acustici per conoscere i movimenti della sua schiava. Italia usa parole come “serva” e frasi come “è solo una rumena”. Italia ha vicini di casa che conoscono la situazione, ma stanno zitti, perché sono italiani anche loro, complici, in qualche modo figli d’Italia. Il capitano dei carabinieri intervenuto ha descritto bene Italia: “Un mix di cattiveria, ignoranza e razzismo”. Forse qualche mese fa, osando un po’, avrei potuto chiamarla Padania, ma oggi non ho dubbi sul nome da dare alla vecchia schiavista: Italia le sta benissimo, ci canta, per così dire. E non capisco cosa aspettino i governanti d’Italia e la loro melliflua opposizione, a recarsi in blocco fuori dalla villetta di Lainate a intonare qualche canto corale. Per esempio Fratelli d’Italia. Che diamine, un po’ di coerenza!
da Barbara Melotti
Caro Claudio, sì lo so che approfitto della tua cortesia spaccando i maroni a tutti con le mie cronache dal Partito Democratico! Ma hai visto mai che a qualcuno interessa. Segnalo quindi questa iniziativa, Primarie vere, primarie sempre, nata in seno al circolo online Barack Obama.
dall’avv. Lina Arena
Quando nel 1993 il grande giurista Violante organizzò la modifica dell’art. 68 della Costituzione facendo sopprimere solo due paroline dal secondo comma del citato articolo non immaginava che il cavaliere avrebbe trovato l’inganno e cioè il sistema per eludere l’esperimento del processo penale, prima vietato. Quelle che Berlusconi ha ottenuto dal Parlamento non sono leggi in favore della sua persona ma leggi per ripristinare un diritto costituzionale soppresso da un vero e proprio tentativo di colpo di Stato. Si può qualificare tale infatti il tentativo subdolo di privare i cittadini italiani del diritto all’elettorato passivo.
C’era chi si illudeva, o voleva illudersi, che la destra fosse cambiata e che fosse diventata più affidabile. Sicuramente la destra non è cambiata , ma almeno bisogna dare atto che Alemanno e C. sono coerenti. Il nuovo sindaco di Roma non ha perso tempo ed ha subito manifestato la sua intenzione di glorificare Almirante. Adesso Pacifici e gli ebrei della comunità di Roma che in parte ha votato per la destra dicono che Almirante era razzista e Fiano ha letto in Parlamento alcuni articoli disgustosamente razzisti di Almirante al tempo in cui era vicedirettore della rivista La Difesa della Razza. Fini, che è più furbo e meno rozzo di Alemanno ha dato ragione a Fiano, definendo alcuni articoli di Almirante disgustosamente razzisti, ma aggiungendo subito dopo che in quegli anni tutti o quasi sia a destra che a sinistra erano antisemiti. Che dire agli Ebrei che pericolosamente si illudono che l’antisemitismo della destra non è più attuale?
da Michele Lo Chirco, Cinisi Cara Silvia, ha proprio ragione, farei bene a non lamentarmi: c’è sempre chi sta peggio. Domani mattina penserò a voi talpe da ufficio mentre, sdraiato sotto il caldo sole di Cinisi, circondato dai miei cani, prenderò una salutare tintarella, e poiché abito in villa, potrei pure azzardare un bottomless. Non si sa mai, potrebbero propormi di fare il calendario 2009 per l’Inps…