da Vittorio Grondona – Bologna
TAV, metropolitane, adeguamento dei fondali nei porti per il cabotaggio, ponti, strade… Cantieri da tutte le parti. Le merci debbono viaggiare sui treni, sulle navi!… Davvero encomiabili le intenzioni di Di Pietro. Una volta c’erano i binari in tutti i porti…. Un tiro di gru e via di corsa a raggiungere le stazioni delle grandi città dove squadre di manovra e servizi terminali sbrigavano le incombenze necessarie per integrare il trasporto con la consegna anche a domicilio dei vagoni a tariffe controllate. Tutto filava a meraviglia, tanto è vero che perfino le derrate circolavano così, con treni programmati su tracce ben definite. Poi sono arrivati i tagliatori di teste che hanno dimezzato il personale ferroviario, alcuni ministri distratti che hanno fatto sotterrare i binari nei porti ed hanno autorizzato la costruzione di centri intermodali esclusivamente a ridosso delle Alpi favorendo il proliferare dei padroncini con grande sodisfazione delle case automobilistiche… (SEGUE OLTRE LE 500 BATTUTE)
da Isabella Guarini
Per me l’anzianità è riferita al servizio prestato, alla durata dell’attività svolta in un determinato settore. Se CSF decidesse di entrare in politica sarebbe un giovanotto, mentre D’Alema sarebbe bisnonno, Veltroni nonno e Berlusconi papà.
da Michele Lo Chirco – Cinisi
Caro CSF, mi permetta di utilizzare il blog per comunicare che il 30 aprile scadrà il mio ultimo contratto di lavoro, per cui dal 1 maggio sarò in cerca di nuova occupazione. A tutti coloro i quali avessero qualcosa da offrirmi, dico soltanto che ho 34 anni, sono laureato in Filosofia, ho un dottorato di ricerca in filosofia del linguaggio e della mente (sebbene abbia fatto una tesi di semiotica della marca), negli ultimi 4 anni ho lavorato come merchandiser (prima facevo l’aiutobibliotecario).
da Bruno Stucchi
Caro Ceratti, penso proprio che la sinistra, non potendo battere il Cav sul piano elettorale, abbia fatto di tutto per farlo fuori per vie traverse, come la via giudiziaria. Oggi ci riprova, ma con meno entusiasmo, perche’ a furia di descrivere B. come il male assoluto, ha finito per farlo passare per vittima. Ma chi ha detto che a sinistra sono piu’ intelligenti?
da Alessandro Ceratti
L’attacco di Berlusconi a Di Pietro mi sembra così freddo e deliberato da farmi pensare che sia il frutto di una precisa strategia elettorale. Ancora una volta Berlusconi si appresta per vincere ad utilizzare quella che è stato sistematicamente il punto debole del centrosinistra in questi anni: l’incapacità o meglio la non volontà di usare i problemi giudiziari di Berlusconi per colpirlo a fondo ed atterrarlo. La classe politica di sinistra, su questo punto vertiginosamente scollata dalla sua base elettorale, ha sempre mostrato incertezza nell’usare questa strategia, per motivi forse inconfessabili. Berlusconi lo sa, e giustamente ha deciso di evidenziare chiaramente l’incoerenza.
da Paolo Cape’
Continua a sentirsi quella che sta ormai diventando una leggenda metropolitana. I programmi di Berlusconi e Veltroni sarebbero, se non uguali, molto simili. Credo si confondano gli obiettivi enunciati (quelli sì, simili) con i metodi per raggiungerli. Leggo oggi, per esempio, che Berlusconi vuole eliminare tutti gli impianti di energia eolica per puntare tutto sul nucleare. Naturalmente non dice dove seppellirà le scorie radioattive. Andando nel merito delle questioni si capisce che i programmi sono molto diversi, Per fortuna.
da www.alessandrorobecchi.it
da Gianni Guasto
Sono spesso contrario alle periodiche ondate d’indignazione contro il fotografo Toscani. Ma questa volta, Toscani sbaglia anche secondo me: rappresentare due bambini, maschio e femmina, come aggressore e vittima, e per di più nudi, è una stupidaggine. Doppia, perché fa la felicità dei pedofili, che non solo apprezzeranno l’immagine, ma saranno lieti di constatare di non essere i soli a ritenere la sessualità infantile uguale a quella degli adulti.
da Vincenzo Rocchino, Genova
Ma mi faccia il piacere! Il suo linguaggio, è da scaricatore del porto (col dovuto rispetto per la categoria). La sua partecipazione come nientepopodimenoche “direttore artistico” è nel segno della incompetenza. Invece di definire gli utenti della RAI-TV, di una “qualità di merda”, seccato per gli ascolti in caduta libera, meglio farebbe a spiegare a noi, con quale coraggio e faccia tosta (se preferisce di merda) intasca i miliardi per cotanta incompetenza.
da Francesco Falvo D’Urso – Lamezia Terme
Finalmente, sono arrivato alla fine… del libro. Letto quasi in tempo reale, chilometro più chilometro meno. Scritto così bene che le parole filavano via felici nel cervello, al loro posto. Nonostante la leggerezza, l’ironia, la fatica, nonostante il coinvolgimento virtuale a questa avventura, alla fine resta una ghirlandina di nostalgia delle pagine lette e della storia raccontata: grandezza dei libri che sanno fare bene il loro lavoro di tornio dentro all’anima. Preziose le appendici e la postfazione. Domanda, ma alla fine vi siete un po’ innamorati?