da Barbara Melotti
Qui . E non aggiungo una parola.
da Alessandro Ceratti
L’anno sabbatico di Claudio volge al termine. Continua invece la mia vita sabbatica.
dall’avv. Lina Arena
Una felice intuizione della mia amica Alfonsa Vita mi ha fatto divertire e riflettere sull’immutabilità dei tempi: e se Sarkozy fosse caduto nella rete di una novella Contessa di Castiglione chiamata Carla Bruni? Troppi particolari conducono al sospetto. Un contratto firmato dalla Bruni con la FIAT per la reclame dell’ultimo tipo di macchina e le vicende dell’ALITALIA. Immaginate la grana per Sarkozy non appena la Renoult dovrà subire la pubblicità della FIAT con la Bruni, oppure la Citroen oppure l’AIR FRANCE. L’Egitto glielo faranno sognare e gli prospetteranno l’inganno della Bruni nella veste della Contessa di Castiglione del 2008. In fondo l’immagine di Napoleone III calza a pennello e Sarkozy può esser caduto in un dolce tranello.
da Pier Franco Schiavone
C’è chi dice che se Bassolino e Jervolino si dimettessero, consegnerebbero la Campania e Napoli in mano alla destra; e allora? A parte il fatto che i Campani hanno il diritto di eleggere chi pare loro, c’è qualcuno in questo momento che farebbe più danno di loro (e di Pecoraro Scanio)? Quando visitai Napoli ai tempi del cosiddetto rinascimento, fui colpito dal clima nuovo. Bambini che adottavano monumenti e facevano allegramente da guida, giovani e garbati volontari che ti venivano incontro nei musei e persino in strada per offrire gratuita collaborazione, una ritrovata serenità tra la gente e molto altro. Un mio amico poliziotto, vincitore di un concorso, rinunciò allora a trasferirsi a Milano. Poi cos’è accaduto? Forse sono subentrati in Bassolino un senso di potenza e impunità dovuti a tutta quella gratitudine, non so, so solo che Napoli solo per risollevarsi dal disastro d’immagine impiegherà decenni, se finisse oggi
da Francesco Falvo D’Urso – Lamezia Terme
Visto che questo “bimbo no sta mai fermo” (CSF), una proposta farei a Sabelli Fioretti: A Piedi, potrebbe diventare un film: con Diego Abatantuono nella parte di Claudio e Neri Marcorè nella parte di Giorgio, regia di Pupi Avati. In alternativa una fiction in 12 puntate su La7 o un reality show su Raidue con i due veri protagonisti, condotto da Monica Nannini: partenza da Cura di Vetralla e arrivo a Scilla, con il concorso dei telespettatori a suggerire il percorso più interessante o difficoltoso e testare le abilità dei concorrenti, nonché quella del Garmin. Sarebbe divertente vedere quanti seguaci del “Padreterno” correrebbero in aiuto e quanti per salutare con la manina in tv.
da Emilio Pierini
Lo so che forse la mia è una affermazione fuori luogo; ma vorrei capire per quale motivo in ogni servizio dei Telegiornali di questi giorni relativo alla problematica “monnezza” a Napoli, si vedono immagini di ragazzi che girano in due in motorino senza casco. Perchè quella parte d’Italia si crogiola beatamente nelle eccezioni palesemente tollerate delle leggi dello Stato Italiano ? A prescindere dal fatto che dalle mie parti passano a ritirare l’immondizia, io, tutti i giorni, con la massima scrupolosa attenzione, divido l’umido, la carta, la plastica ed il vetro dal resto dei rifiuti domestici. A Napoli se imponessimo un comportamento del genere sulla problematica rifiuti, quanti lo rispetterebbero ?
da Silvia Palombi
Cioè lui dice di comprare La Stampa e io, con un’acquiescenza deplorevole, ubbidisco e compro La Stampa. Però, anche se non possiamo dire che ti sia fatto desiderare, un bentornato ci vuole proprio. Che bell’intervista al bel Caracciolo, era ora. Certo il pezzo di Barenghi… Ma quella camicia a Malga Campo mica l’hai sfoggiata… Comunque adesso hai finito di sfarfallare, adesso si guadagna la pagnotta, per qualche giorno, almeno fino alla partenza per l’Argentina.
da Bruno Stucchi
In Francia vogliono abolire la pubblicità nelle trasmissioni della TV statale. Per l’Italia sarei più deciso: abolire la TV di Stato.
da Corrado Vigo
In Francia Sarzoky vuole eliminare la pubblicità dalle tv di stato. Da noi il canone potrebbe essere eliminato, considerata l’enorme quantità di pubblicità. Invece resta, si trasforma. Da canone Rai diventa tassa di possesso del televisore. Poi i tempi cambiano, la tv si può vedere col personal computer, ed allora? La tassa va pagata anche per quelli. Inutile arrabbiarsi. Questa è una tassa “UNA TANTUM ANNUALE” che il Governo, qualunque esso sia, non vuole perdere. I soldi servono e li vogliono. E su ciò si glissa con estrema facilità. Per ogni famiglia € 106,00 e basta. Moltiplichiamo l’importo per il numero di famiglie ed è presto fatto. L’ISTAT scrive che nel 2006 le famiglie sono 22.000.000. 106 € x 22.000.000= 2.332.000.000 di euro. Una somma imponente, anzi esagerata. E che vogliamo che la eliminino? UTOPIA!
da Serafino Brighenti
Ieri, 8 gennaio, sono andato presso la lussuosa sede centrale dell’ACI di corso Venezia a Milano. Intendevo pagare il bollo auto 2008, ma un cartello all’ingresso informava che “causa aggiornamento del software le riscossioni dei bolli sono sospese”. Un impiegato mi ha spiegato che la cosa dipende da Roma, dura da inizio anno e non è previsto il ripristino del servizio fino alla prossima settimana, forse. L’ACI per la stragrande maggioranza dei cittadini è solo sinonimo di riscossione della tassa di proprietà. Qualcuno mi sa dire quale altra funzione socialmente utile viene svolta da questo carrozzone mangiasoldi che decide di aggiornare il software operativo proprio nel periodo di massima punta dei pagamenti? Per fortuna ho poi potuto provvedere al pagamento presso un tabaccaio informatizzato, allo stesso costo e in soli 5 minuti.