da Rino Olivotti
Caro Claudio, l’onnipresente Ceratti con la sua formidabile cultura mi fa pensare : in circa cinquant’anni di attività ho messo al mondo sei figli. Ho adoperato i sitemi artigianali che mi erano stati concessi ma credo che avrei potuto tranquillamente superare il numero dei pargoli se solo avessi voluto farlo, ed al tempo stesso avrei potuto procrearne di meno senza aspettare leggi ad hoc. Sempre con sistemi leciti, e con la morale a posto. Adesso Ceratti, e non solo lui, pontifica da par suo sull’ aborto, sulle donne, sulla liceità di certe scelte ecc. E allora, forza con una nuova esplosione di cultura, ma per favore da addetto ai lavori, altrimenti lasci parlare a chi in questi problemi ha dovuto metterci mano con coscienza e sacrificio. Saluti a tutti
da Biagio Coppola
Inutile scandalizzarsi per l’elenco di consulenti meticolosamente illustratoci da Sebastiano Massina, è solo una delle facce della stessa medaglia: La fabbrica dei consensi. Consensi costruiti sulla distribuzione dei favori a chi ti paga in termini di voti e di questi tempi a-ideologici è l’unico modo per poter pensare di essere rieletti . Bassolino docet! Infatti solo avendo il potere da gestire aumenta la possibilità di essere rieletto. Salvo poi qualche piccolo incidente di percorso come l’affaire “munnezza” e a quel punto mi sa che anche i tuoi ti abbandonano come i topi la nave in fiamme.
da Claudio Urbani
Caro Grondona, CSF, il nostro magnifico cerbero del blog, ha troncato alle 500 battute. Non posso giudicare quindi pienamente la tua risposta e mi debbo limitare al cuoco. Se ordino una gustosa carbonara e lo chef la massacra con la sua incapacità, non mi limito a dire che fa schifo, ma che sarebbe dovuta essere mantecata con maggior cura e attenzione, ma soprattutto per il tempo giusto… ma penso che ci siamo capiti.
da Vittorio Grondona – Bologna
Caro Claudio Urbani, avevo preparato una diversa risposta perché una certa idea per contribuire ad una risoluzione più funzionale ed ecologica dei problemi di smaltimento dei rifiuti ce l’avrei pure io, (…) Allora ho pensato di cavarmela con un esempio. Quando vado in un ristorante e mangio bene, pago con soddisfazione e non penso nemmeno lontanamente al lavoro del cuoco. Mi è piaciuto e in quel ristorante ci ritornerò. Viceversa, se mangio male penso subito che il lavoro del cuoco è da schifo ed in quel ristorante non ci tornerò mai più. Non posso mica prendere il posto del cuoco, io!… Vede signor Urbani, la politica è fatta di sottigliezze che bisognerebbe raccogliere per tirarle fuori al momento del voto. (SEGUE OLTRE LE 500 BATTUTE)
da Pippo Mei
http://www.tuttoggi.info/articolo-393.php
da Isabella Guarini
Caro CSF, ho acquistato La Stampa per leggere l’intervista al “principe Caracciolo” nel contesto del giornale, altrimenti non l’ avrei apprezzata interamente e sarebbe stata un ritratto senza sfondo. Per questo, giovedì dieci gennaio, ho dovuto acquistare quattro quotidiani. Mi piace la dimensione della La Stampa, maneggevole ed essenziale. Ho apprezzato anche la composizione tipografica delle pagine, più semplice e rilassante rispetto a La Repubblica che ha assunto una pesantezza eccessiva per un quotidiano. Su questo avrei altro da dire ma l’intervista a un “principe napoletano” prevale vista la tragedia in cui versa l’ex capitale a cui il principe Caracciolo è legato da antico lignaggio. Sarà per questo che si mostra sempre con la puzza sotto il naso, mentre racconta,con sconcertante semplicità, di come egli abbia agito sempre per il suo peculiare interesse, anche quando è andato in armi sulle montagne, come si addice a un principe di razza per esser sempre superiore agli altri, specialmente in democrazia. Se fosse stato per lui Mondadori o Rizzoli non sarebbero mai ascesi a ruolo di Editori, vista la loro provenienza plebea. Eppoi, principe! Possibile che la Sinistra non le abbai insegnato niente sulle donne.
da Pino Granata
La nota agenzia internazionale di rating Standard and Poor’s ha definito le performance economiche del Belpaese positivanente impressionanti. Era da quando fu assegnato alla Lira l’Oscar , il governatore della Banca d’Italia era Carli, che all’Italia non arrivavano riconoscimenti del genere. Una notizia da prima pagina , secondo me, che dovrebbe avere portare grandi benefici all’economia italiana. Sono sicuro che la notizia sarà rilegata in qualche pagina dei giornali senza nessun rilievo. I giornali amano dare solo cattive notizie. Berlusconi ed i suoi diranno che Standard and Poor’s è comunista e che è stata pagata da Prodi e C.
da Gianni Guasto
Dai giornali: il discorso di Benedetto XVI sul degrado di Roma “é stato strumentalizzato”. Ma la strumentalizzazione non é forse una forma di (voluto) fraintendimento? Quindi, il Papa “é stato frainteso”. Dove ho già sentito queste parole?
da Donato Troiano
Aspettavamo l’intervista ed è tornata. Lecchino chi?. Sarà settimanale?
Sarà mensile (csf)
SATIRA PREVENTIVA di Michele Serra (grazie a Paola Bensi)
Il dibattito sulla riforma elettorale è a buon punto. Dopo lunghe trattative, sono stati selezionati venticinque sistemi di voto, a ciascuno dei quali verrà abbinato un fantino. Su tutto il resto l’iter è ancora da stabilire. Ma vediamo, tra i sistemi in lizza, quali sono i più interessanti.
Alsaziano È una soluzione di compromesso tra il sistema francese e quello tedesco. Come si ricorderà, Veltroni era favorevole al francese, D’Alema al tedesco. Dopo febbrili trattative tra i rispettivi staff, Veltroni, come segno di buona volontà, si era convertito al tedesco, ma nel frattempo D’Alema, per gli stessi motivi, era passato al francese. Si è dunque deciso, per superare l’impasse, di proporre un mix tra i due sistemi: presidenzialismo e doppio turno alla francese, ma con l’istituzione dei Länder e orologi a cucù in tutti i seggi elettorali. Il professor Sartori si è detto contrario.CONTINUA…