da Dan Galvano, Basilea
Ieri è stato dato il via al processo show di Rosa e Olindo. Figuriamoci se Vespa e Mentana si facevano sfuggire un’occasione cosi’ ghiotta. Domani dal parrucchiere o dal salumiere non si parlerà d’altro. Hanno mai dedicato, Chicco Mitraglia e il figlio di Mussolini, piu’ di una puntata sul Kenya? O sulle primarie USA? O sul crack finanziario in Francia? E perchè questa dovizia di dettagli e particolari sulla strage? Cui prodest? Mi sfugge qualcosa. Sembra che il virus da informazione “à la Studio Aperto” si sia propagato letalmente a tutto il giornalismo televisivo italiano. A quell’ora molto piu nobile il cazzeggio di csf a Bombay…
di Alessandro Robecchi (grazie a Paola Bensi)
Non a tutti i mortali è dato il privilegio di rivivere due, tre, quattro volte la stessa vita. Confesso che quando ho visto in tivù Rotondi, con intorno alcuni amici di Rotondi, che esternava su quello che ha intenzione di fare la Dc di Rotondi, mi sono sentito un po’ come Highlander… questa scena l’ho già vissuta nel ‘600. O era il ‘700? Non mi ricordo in quale vita precedente, fa lo stesso. Invece era del ‘600 – credo di non sbagliare – l’esposizione del sangue di San Gennaro contro la peste. Ieri il sangue si è sciolto contro la monnezza della Campania. Uno può accettare di vivere in un posto dove non cambia niente, d’accordo, ma dove non cambia niente da quattro secoli, non sarà un po’ troppo? Ho rivisto con una certa tenerezza i Repubblicani, che credevo estinti, così come ho apprezzato un certo ritorno di fiamma di quella sana, virile e ardita volgarità dei fascisti. Il senatore di An Strano dichiara al il Giornale di essersi fatto “una bella scopata, dalle 11 alle 11.30”. E dichiara a Repubblica: “Stamane ho fatto l’amore. Terminato alle 12.15”. Non ne sentite il vago profumo littorio, l’essenza distillata di casa delle libertà, un fetore dannunziano con il Suv al posto del biplano? E anche questo, però: già visto, già vissuto. Tutto si ripete uguale. Bossi parla di fucili. Grande scandalo, ma sarà la decima volta. Legge Gasparri, già vista. Bossi-Fini, già vista. La legge elettorale elegantemente chiamata Porcellum (a proposito di prestigio all’estero), già vista. Tutto è esattamente come prima, come in una nostra vita precedente. Nel mezzo, nell’intervallo tra una vita e l’altra, molti complimenti da Standard & Poor e dalle agenzie di rating: piacciamo alle banche, non c’è che dire. Già viste anche, e forse peggiorate, le piccole inquietudini da piccoli italiani: come arrivare alla fine del mese?, domanda che secondo l’Eurispes si fanno due terzi delle famiglie italiane. Dato drammatico, che aveva sui giornali meno spazio del kamasutra col cronometro del senatore Strano. Uff! Già visto pure questo.
di Maria Novella Oppo (grazie a Paola Bensi)
Tra gli effetti negativi della crisi di governo, c’è anche il fatto che è tornato a imperversare in tv Maurizio Gasparri. Al momento di scrivere lo abbiamo già visto in ben 5 diverse collocazioni televisive. A Omnibus (ore 8), non faceva che ridacchiare. D’altra parte, bisogna aver pazienza: ha l’età psicologica delle elementari e non ha neanche frequentato la scuola materna. E perché rideva? Perché un altro partecipante al dibattito aveva condannato la minaccia berlusconiana della marcia su Roma. Per Gasparri il fascismo (vittime comprese) è il massimo del divertimento. E, dopo questa performance mattutina, abbiamo dovuto rivedere il disonorevole di An ad ogni tg e risentirlo recitare la battuta secondo la quale prolungare la vita delle Camere sarebbe solo accanimento terapeutico. Certo, per lui, molto meglio ammazzare il malato a manganellate e abbattere anche l’ospedale. Purché Berlusconi possa continuare a fare i suoi interessi e magari, chissà, avere di nuovo bisogno di un cretino come ministro.
da Corrado Vigo
Chi vincerà fra Masi e Brasi in questa tornata elettorale? Il Presidente Napolitano, procede con cautela, ma c’è chi vuole correre, in un senso o nell’altro. Unico guaio? Nessuno è più interessato a fare un governo adesso. Berlusconi è sicuro di vincere, ma dimentica che fino a nemmeno un mese fa all’interno della CdL c’era fuoco e fiamme. Prodi non lo si sente più. Va avanti Veltroni. Con chi? Si capisce poco. Tutti gli altri stanno fremendo, si agitano, scalpitano, ma alla fine contano poco, anche se spesso l’ago della bilancia lo comandano loro. Non si comprende bene se la legge elettorale non si vuole fare, o se non la si è voluta fare apposta. Il mondo, nel frattempo, ci guarda.
da Isabella Guarini
Caro CSF, le mosche al naso sono da scacciare perché fastidiose, qualunque sia la loro ragione.Nel caso del sacerdote che fa outing della sua paternità in televisione è certamente un fastidioso esibizionismo lo specificare le attenzioni prestate al bimbo nella propria privacy. Ne derivano imbarazzanti conseguenze dal fatto che si possa contravvenire al patto sacerdotale, senza averlo sciolto. È un po’ come i parlamentari che, dopo aver tradito in un modo o nell’altro il mandato parlamentare, non si sciolgono dalla poltrona.
da Silvia Palombi
Prodotto dall’italiana Sidra è finalmente in vendita il ciuccio tempestato di brillanti. Prezzo 2.400,00 eurini, consigliato per bambine da zero a tre anni. Si prevede un incremento dei rapimenti delle piccine. Si propone il TSO per l’acquirente.
da Alessandro Ceratti
Sto leggendo il libro-intervista di Claudio a Cossiga ricevutogentilmente in dono da una malga-campista. La domanda è: come mai ognitanto ti rivolgi a Cossiga dandogli del lei e ogni tanto dandogli del tu?
Un segreto che porterò nella tomba (csf)
da Claudio Urbani
“Mi meraviglierei – osserva il leader azzurro ( Berlusconi)- secominciassero delle trattative ad personam nei confronti di singolisenatori, con offerte piu’ o meno aperte di ministeri o presidenze dicommissioni”.Giusto! Il copyright è protetto per legge!
da Giuliano Vergnasco, Torino
Non so se Bertinotti abbia o meno consegnato l’Italia in mano a Berlusconi o meno, quello che so per certo e’ che rappresenta al meglio questa sinistra (sedicentecomunista) che non puo’ fare altro che stare all’opposizione da cuipuo’ lanciare tutti gli strali e tutti i no che desidera senza maisporcarsi le mani (perche’ governare significa anche quello). Invece diprendersela con Veltroni forse sarebbe il caso che a sinistrainiziassero a pensare di non essere poi diversi dai Mastella o dai Dinidi turno, d’altronde Rossi e Turigliatto non li ha mandati inparlamento Veltroni.
da Domenico De Franco
Caro Schiavone, le nocche sulla porta fanno TOC TOC, le campane invece fanno DIN DON.