da Silvia Palombi
Aumentano le vetratone che spiattellano uffici, sportelli bancari,negodi di generi merceologici diversi, ristoranti, non c’e’ piu’ unparrucchiere che rispetti il sacrosanto desiderio di riservatezza diuna persona in restauro. Mi rendo conto che i passanti non si mettonocome la piccola fiammiferaia coi nasi schiacciati sui vetri ma se fossiun bancario vorrei potermi grattare in pace il naso e non mi piaceaffatto espormi al pubblico ludibrio dal parrucchiere. Qualcuno ha unaspiegazione sensata di questa voglia ossessiva di trasparenza?
da Emilio Pierini
Chi praticamente esulta per aver preso 5 anni di carcere…Chi pretende solidarietà dalla sua coalizione dopo aver insultato una procura della Repubblica…Chi, rinviato per l’ennesima volta a giudizio, urla contro la solita giustizia giacobina……Basterebbero tre cose del genere in un ventennio per far raccapricciare un paese normale, portarlo ad una fisiologica rivoluzione. Da noi sono accadute in 72 ore. Chiamatemi incivile, ma io non ho resistito ed ho strappato la tessera elettorale.
da Tiberio Faedi, Brescia
Caro Schiavone ma, con tutto il rispetto per una signora, la Melandrinon ci poteva pure rimanere in Kenya? Siamo proprio sicuri sicuri cheserve una Melandri a questo paese?
Sandra Mastella è una signora afffascinante ed intelligente. Clemente Mastella è un signore molto simpatico e un politico abile. Sandra l’ho intervistata qualche anno fa. Clemente, se ben ricordo, l’anno dopo. Tutti gli anni, da allora, a Natale, nonostante nelle mie interviste Clemente venga spesso bistrattato, mi arrivano dei buonissimi torroncini, detti i torroncini di Mastella, che io sgranocchio con voluttà. Il papa è un essere umano è in quanto tale ha diritto alla parola. Lui, non l’ho mai intervistato. Da lui, a Natale, non mi arriva niente. Ma non è per questo che non mi piace. Non mi piace per quello che dice, che pensa e che fa. Ma Sandra, Clemente e il papa sono persone con diritti come tutti gli altri. Come diceva continuamente un mio vecchio amico, l’editore di Abc Francesco Cardella, su questo non ci piove. Premesso questo, ognuno ha le sue battaglie gradite ed io non riesco ad appassionarmi più di tanto alla battaglia sul diritto di parola del papa. Lottare perché il papa possa parlare è come lottare perché Berlusconi si possa arricchire. E’ giusto, ma dobbiamo veramente impegnarci? Il papa parla parla parla ed i media amplificano amplificano amplificano. Tutti i giorni, a tutte le ore. Il papa non sta mai zitto e tutti gli italiani sanno perfettamente quello che pensa. Dire che il papa è stato zittito è come dire che Barlusconi è povero. Cioè: non è vero. Il papa parla più di Pannella. Nessuno si lamenta se ogni tanto qualcuno strappa il microfono di mano a Pannella. Il Dalai Lama è venuto in Italia e nessuno (o quasi) ha voluto riceverlo, dandogli uno straccio di visibilità, che avrebbe utilizzato per far capire agli italiani chi egli sia e quali lotte porti avanti. Nemmeno il papa, sì, proprio quello silenziato, ha ricevuto il Dalai Lama. Nemmeno il papa l’ha fatto parlare. Non ricordo molte voci di protesta, molti riferimenti a Voltaire, da parte di quel mondo che oggi si lamenta perché il papa non ha potuto parlare alla Sapienza. Insomma, mi dispiace che il papa sia risultato sgradito, ma contemporaneamente non me ne frega niente. Io sono perché tutti possano parlare, è il sale della democrazia. Ma sono anche perché tutti possano esprimere il dissenso. E in fondo solo di dissenso si è trattato. Niente di più anche se Buttiglione, a Porta a Porta, si è permesso di chiamare terroristi i dissidenti e di sostenere che i professori firmatari della famigerata lettera sono la parte più ignorante del mondo accademico. Se poi il papa non ha voluto affrontare la contestazione è solo un problema suo.E veniamo a Clemente e Sandra. Io trovo pena per quello che sta succedendo ai coniugi Mastella. Ma essi appartengono a quella casta dei politici che ci ha abituato a scoprire troppo spesso che ne fanno di tutti i colori. Quindi aspettiamo di vedere che cosa c’è nelle indagini dei giudici napoletani. E nel frattempo forza Sandra, forza Clemente. Dimostrate che siete puri come degli angeli. Ma non fate come ha fatto Clemente, discorsi al Parlamento, non fate, come ha fatto Clemente, ricatti al Governo, non dite, come ha detto Sandra, che ce l’hanno con voi perché siete cattolici. Non ci sono catacombe in Italia.
da Pino Granata
Esiste un caso Berlusconi, altrochè. Visto che ormai pare chiaro che si andrà alle urne entro quest’anno, subito dopo il referendum sulla legge elettorale, è fondamentale che prima che si vada a votare dobbiamo sapere se Berlusconi è colpevole per tutti i reati per cui la magistratura lo accusa o no. Io non dico che Berlusconi sia colpevole, può darsi che sia innocente, ma io credo che gli elettori abbiano diritto di sapere se stanno eleggendo un delinquente o una persona onesta. Quindi prima che si vada alle urne la magistratura porti avanti i processi in stand by, un minimo di decoro è indispensabile, credo che gli Italiani siano stufi di vivere nella più totale incertezza.
da Pier Franco Schiavone
La cosa che più mi irrita dell’Italia di oggi è una classe politica di idioti. Se gli USA entrano in recessione (ormai ci siamo) vi entreremo anche noi ma nessuno ne parla; abbiamo ministri neodemocristiani che pretendono mozioni di fiducia perché colti nell’esercizio di un potere volgare e anacronistico; abbiamo un papa reazionario, che passa per grande intellettuale, a cui si accodano i politici di destra e di sinistra, ragliando, questi si, solidarietà pelose; abbiamo la crisi di un’amministrazione locale che ci ridicolizza nel mondo e i politici responsabili non se ne vanno, né i cittadini scendono coi forconi nelle piazze per cacciarli; abbiamo una regione, il Veneto, che fa una pubblicità all’estero per distinguersi da un’altra regione Italiana, la Campania, e nessuno batte ciglio. Galan andrebbe denunciato per incitamento all’odio razziale, ma la Campania andrebbe commissariata.
da Spartaco Guerrieri
Per esperienza diretta posso dire che non è assolutamente credibile affermare che in Sicilia un uomo comune (figuriamoci un politico navigato) possa favorire un suo conoscente senza sapere se stia o meno favorendo un semplice vicino di casa o un narcotrafficante. Se Cuffaro ha procurato dei favori a singoli mafiosi (più o meno noti) sapeva esattamente di procurare favori alla mafia. E poi non era lui che diceva di catalogare tutti i suoi amici nel suo computer? Chissà cosa aveva scritto alla voce “Michele Aiello”: boy scout ?
da Vincenzo Rocchino, Genova
Lo dice il Decreto del Presidente della Repubblica del 30 marzo 1957, n. 361 (mai abrogato). Si trova nel supplemento ordinario alla Gazzetta Ufficiale n.139 del 3 giugno 1957. Se non bastasse, esiste il testo unico delle leggi recanti le norme per la elezione della Camera dei deputati (articolo 10 T.U. 5 febbraio 1948, n. 26, art.8). Spero che qualcuno voglia ricordarlo a Napolitano.
da Isabella Guarini
Caro CSF, chi come me è nato nel Sud d’Italia e lì vive, dovrebbe conoscere lo stato della politica dal dopoguerra. È noto che i partiti politici, specialmente nelle province interne della Campania, sono gli eredi delle forme rappresentative fondate su notabilato e clientele, immobili dai tempi di De Sanctis, del Fascismo fino ai giorni nostri. In una intervista televisiva, un anziano signore, dal volto rugoso segnato dalla fatica al sole, ha dichiarato che era vivo perché l’Onorevole lo aveva fatto operare. Con quello che ci costa il sistema sanitario nazionale! Intelligenti pauca verba.
Satira Preventiva di Michele Serra
Dopo la dura reprimenda del papa agli amministratori romani, accusati di non provvedere adeguatamente all’ordine pubblico e al decoro dei quartieri, la Santa Sede ha reso noto i prossimi incontri di Benedetto XVI.
Bankitalia Il papa non condivide la pressione sui bond e giudica insufficienti le misure antispeculative su Cct e pacchetti immobiliari. Lo farà presente ai vertici di Bankitalia, che riceverà anche allo scopo di chiarire che i ‘collar’ sui mutui a 15 e 20 anni non sono adeguati alla stretta del mercato. Il governatore di Bankitalia, per ringraziarlo dell’interessamento, gli farà dono del prezioso Borsalino color avorio indossato da Rockefeller all’inaugurazione di Wall Street nel 1922.
CONTINUA…