da Corrado Vigo
Brutto sentimento l’odio, anzi pessimo. L’odio ingenera liti, incomprensioni, cattiverie, malvagità, ed in alcuni paesi anche guerre.Non si odia. Ma per questo non si deve per forza amare.Non si è d’accordo. Questo sì. Si combatte per le proprie ragioni, ma l’odio è davvero eccessivo.Forse l’odio dovremmo riservarlo solo a chi fa del male ai nostri familiari, ma del male serio, come privarli della vita senza motivo.Non si odia, lo ribadisco, fa male a tutti. E principalmente al nostro cuore.
da Alessandro Ceratti
Sollecitato, cerco di spiegare a Grondona il “pensiero democratico” diDi Pietro. La cosa è piuttosto semplice: le scelte politiche di DiPietro non dipendono in nessun modo da una collocazione politicaideologicamente presa una volta per tutte e impossibile da rimettere indiscussione. In poche parole: molti parlamentari e ancora più elettorisi dicono “di sinistra” e questa condizione inesorabile condizionapreliminarmente qualunque altra scelta. Ne deriva consenso pregiudizialeverso le iniziative di questa parte politica e tolleranza indistintaverso le eventuali pecche, magagni errori che essa compie. (…)
da Pier Franco Schiavone
Grondona, potrei spiegare anch’io Di Pietro, non da militante ma da Molisano. Innanzitutto Di Pietro non ha pensiero politico; non ne ha perché non ha avuto il tempo di elaborarlo. Ha sempre lavorato come un ciuccio o studiato a memoria i testi di diritto per fare concorsi. Di Pietro non brilla per cultura, è certamente dislessico, è molto interessato a fare carriera, ma non per fare soldi, bensì per riscattare la sua origine contadina. Quello Molisano è un popolo straordinario, di cui si parla poco perché è un popolo minuscolo, ma con un difetto, l’elevarsi, per un Molisano, è quasi una religione.(…)
da Emilio Pierini
In questi giorni di crisi del governo e di conta dei deputati e senatori, pochi hanno fatto notare una cosa a mio parere interessante : se il centro sinistra alla camera ha una sua netta maggioranza deve ciò al “premio” scattato per aver preso più voti. Tali voti in più gli derivano dai 500 mila consensi elettorali dell’Udeur. No Udeur no premio di maggioranza, no fiducia al governo. Stessa sorte al Senato dove proprio la Campania fù la regione decisiva. Insomma Prodi deve il suo incarico ai Campani ed all’Udeur tutta. Peccato li abbia ringraziati con tonnellate di rifiuti e relativa diossina.
Campani uguale Udeur? (csf)
da Federica Pirrone
All’elenco di Schiavone aggiungerei anche il blogghista..Della serie, diamo voce a chi ha tante parole, ma non ha voce..
da Silvia Palombi
Il subcomandante scrive “Sistemando i link mi sono reso conto che ormai ho intervistato tutti. Cos’altro mi riserva la vita?” Io dico che a intervistare i personaggi noti sono capaci, intervista noi per giove! dimostra al mondo che non hai paura di niente.
da Muin Masri via Silvia Palombi
Ci ho da sempre la Palestina nel cuore, adesso che abbiamo in famiglia uno di loro mi preoccupo a ogni accidente un po’ di più. E allora gli ho scritto. Sta bene, studia, dice che torna nel blog quando ha la laurea in tasca. Queste parole sono per noi “ti abbraccio forte e salutami tutta la bella gente da csf! – m.”. E a marzo da Laterza esce un nuovo romanzo: “Amori bicolori”, quattro scrittori stranieri uno dei quali è lui. Tocca comprarlo…
da Francesco Nardi
La notizia scientifica era questa: “L’atomo diniano si spacca. Il Senatore D’Amico, da oggi detto anche Quark, voterà la fiducia a Prodi”. Ma ora si è spaccato anche l’atomo mastelliano: è pandemia.
Il primo: uno dei miei primi post fu dedicato a Renzo Foa (che chiamai: usurpatore di cognomi) e mi chiedo ancora come mai da cotanto padre sia venuto fuori uno che appoggia Berlusconi. La tua chiosa fu: Foa è sempre stato così, non è un voltagabbana! Perché lo difendesti, mentre ora gli dai del voltagabbana? Cos’è successo nel frattempo? Secondo, non è vero che hai intervistato tutti, mancano, per esempio, tra gli scrittori, Camilleri (ma è vero che fu fidanzato con la Guzzanti?), Umberto Eco, il giovane Piperno; tra gli sportivi il meraviglioso Trapattoni, il giovane Donadoni o uno come Zoeggeler; tra gli attori il vecchio Foá (sublime la sua poesia dedicata a Dario Fo: Dario dice: Io Fo; ma in fondo lui che fa? Io almeno Foá) e giovani come Scamarcio e Capotondi; tra i politici Veltroni, Prodi e una nuova intervista a Capezzone per capire dove gli hanno collocato il microchip. E poi gli stranieri, quasi mancano nelle tue interviste. ‘Nzomma, ce n’è! Suvvia, non t’adagiare sugli indiscutibili allori, rimboccati le maniche e stupiscici.
Che esistano i diniani a me pare già una cosa eccezionale, ma che i diniani si dividano in diniani che votano per Prodi e diniani che votano contro Prodi è veramente un mistero glorioso. Ma dobbiamo ancora meravigliarci di qualche cosa in questi giorni? Sono i giorni in cui un ministro cerca di far cadere il suo governo per motivi di famiglia. E dice anche: “Ho dato una lezione di stile”. E dice anche che prendersela con un segretario di partito equivale ad un attentato alla Costituzione. E nel frattempo il senatore Turigliatto, comunista, dice che lo mettono sotto torchio perché è di sinistra e conferma di essere una persona coerente e voterà per far cadere il governo Prodi. Per riprendermi dalla depressione causata dal rimbombo delle notizie che arrivano dal Palazzo me ne vado a fare una decina di km di fondo (alternato? pattinato? ah il grande dilemma!). Ma prima passo dal giornalaio e scopro che è uscito il quotidiano Liberal, se ne sentiva veramente l’esigenza, pieno zeppo di firme di gente che ieri era di sinistra ed oggi sta con la destra, da Ferdinando Adornato (INTERVISTA), a Renzo Foa (INTERVISTA), a Stefania Craxi (INTERVISTA) e penso che nel mio piccolo ho dato un piccolo contributo all’approfondimento del tema dei voltagabbana ma non è servito veramente a niente. Di ritorno dal fondo leggo giornali, di oggi e dei giorni scorsi. Mi piace l’idea che Carla Bruni (INTERVISTA), la prossima signora Sarkozy, abbia già firmato il suo primo servizio fotografico da spogliata. E mi piace anche leggere che Miccicché (INTERVISTA)e Prestigiacomo (INTERVISTA)se la prendono con i cannoli di Cuffaro (INTERVISTA)perché “la primavera della legalità si sta risvegliando in Sicilia”, bella frase che però non chiarisce dove stessero i due esponenti di Forza Italia quando la legalità in Sicilia era in pieno autunno. E come non godere del dibattito sorto su Chavez? E’ gay? Sposa Naomi? Mastica coca? Ma non basta. Alcuni (anzi molti) sostengono che sia stato Veltroni a mettere in crisi il governo Prodi. Io lo avevo previsto un mese fa ad “Uno Mattina” e adesso gongolo. Sono un vero politologo. (csf)
PS: Sistemando i link mi sono reso conto che ormai ho intervistato tutti. Cos’altro mi riserva la vita?