da Vittorio Grondona – Bologna
Ho da sempre ritenuto che affrontare un faccia a faccia con Cossiga fosse un’impresa difficile per chiunque. Per farlo è indispensabile possedere una buona dose di innata spudoratezza e un senso dell’umorismo assolutamente non comune. Quindi complimenti a CSF che come sempre, da quello che si dice in giro (io ancora non ho letto il libro), pare che anche questa volta se la sia cavata egregiamente. Le risposte del Presidente emerito sono sempre imprevedibili. Se gli parli di Repubblica, lui tira fuori fantasie sulla Monarchia, se gli parli di un fatto di cronaca, lui lo sa diverso da come lo conoscono tutti. Praticamente la sua arma è lo spiazzamento dell’interlocutore, in modo tale da riuscire a mettere il suo personaggio sempre in primo piano. Non volevo dirlo, ma lo dico lo stesso: le chiacchiere promozionali mi fanno pensare ad un simpatico colloquio squisitamente pazzesco. Alla fine entrambi avranno “ragione” e il lettore, spettatore incredulo, si sarà sicuramente divertito.
da Alessandro Ceratti
Ho provato il giochino geografico (bellissimo, grazie Gian Paolo) e modestamente sono arrivato al decimo livello (su dodici) con un punteggio di 379.794.
da Pino Granata
Si era svegliato con un cerchio alla testa. Aveva bevuto molta grappa la sera prima per vincere il gelo che paralazziva Lavarone e dintorni. Aveva sognato molto quella notte. Era stato chiamato per dirigere il Corriere e dava del tu a Berlusconi e ad Ad Agnelli. Ma il sogno più bello era quello di Carla Bruni che lo toccava e gli faceva intendere di più. A quanto pare non tutti i sogni finiscono all’alba. Alcuni durano tutta la via. A Sabbè , svegliate!
da Biagio Coppola
Noto, con una sottile punta di amaro piacere, che in qualcuno si sta instaurando il tarlo del dubbio sulla genesi del neonato PD. I più scafati in politica lo sanno che è una mera operazione di potere addizionare due culture, due religioni, per farne una sola. Io , da ateo, me ne son guardato bene dall’aderirvi, e quello che sta venendo alla luce è quanto di più squallido possano fare due leader che in comune hanno solo la bramosia del potere dato che interessi e ideologie, teoricamente, sarebbero in antitesi. Il nano di Arcore si alleerebbe anche col diavolo pur di non perdere le prossime elezioni e difendere le sue aziende che, se date un occhio ai grafici di borsa, son due anni che perdono quota. Il paladino dei buonisti, di contro, ambisce al soglio di Romano, pacatamente, serenamente, come direbbe Crozza e non si fa scrupoli di buttare alle ortiche oggi i PACS e magari, domani, abolire la 194 per non offendere il pastore tedesco.
da Paolo Beretta
E lei, caro Serpieri, eviti sia le inutili precisazioni e di essere pedante. Che lo scontro di Speciale col governo fosse notizia estiva mi tange men che nulla. Il fatto è che il peculato di Speciale non ha niente a che fare con la sua destituzione, punto. Casomai ne rafforza, a posteriori, la validità, e resta comunque il fatto che, come giustamente puntualizza Arienti, se il Ministero delle Finanze vuole cambiare il guidatore lo fa, chiuso. E non c’è altro da dire.
Eravamo al Flore, in Saint Germain des Près. Lei era davanti a me e mi guardava, io parlavo e lei parlava, io la guardavo, poi lei cominciò a toccarmi e mi disse: “Ho un seno piccolo”… io sudavo…lei mi toccava…io dicevo balbettando: “Che fai tocchi?”. Intervista a Carla Bruni (Sette, 11 maggio 2000)
da Silvia Palombi
Visto che non si ammettono critiche sarò breve: ….#…%.??..@.§…!!
da Pier Franco Schiavone
Caro Granata, dalle mie parti, in Molise, si dice: gabbia aperta, uccello morto! Se lo sapesse il Berlusca la richiuderebbe di corsa quella patta.
da Claudio Urbani
Il TAR del Lazio ha sentenziato che Speciale è stato destituito in modo improprio e non che il Governo non aveva diritto a sostituire il comandante della GdF! A tal propsito sono illuminanti le parole dello stesso avvocato difensore di Speciale.” Nessuno contesta il diritto del governo a sostituire il comandante generale della Guardia di Finanza – commenta il legale di Speciale, Filippo Satta – ma questo si fa secondo regole, procedure e forme consolidate. Si fa con ragione, e invece la vicenda è apparsa come qualcosa di molto strano”. Ci mancherebbe altro che un militare “abbia diritto” ad un comando. Quali sono poi le motivazioni “reali” della destituzione di Speciale, le si possono ricavare da discorso di TPS , come riportate integralmente in questo link: http://www.teatronaturale.it/articolo/3734.html. Quanto pubblicato da Repubblica, sull’uso improprio di aereomobili della GdF da parte di Speciale e dei suoi referenti politici, qualcuno potrebbe definirlo di routine, parlarne aria fritta, ma questo sembra solo il caso di quando siano coinvolti membri della CdL…
da Luca Serpieri
Non costringetemi a essere pedante, obbligandomi, per rispondere alle vostre obiezioni, a inutili precisazioni. Beretta dice che le notizie sul presunto peculato di Speciale sono in giro già da un po’, sin da settembre. Vero, anche lo scontro di Speciale con il governo non è cosa nuovissima, se ne parla da questa estate, cioè poco prima di settembre.