da Pino Granata
Isabella Guarini dice che alla Sinistra non basta rendere ineleggibile Berlusconi per vincere le elezioni ad oltranza. Mi permetto di dissentire. Questa Sinistra vince le elezioni solo perchè compete con Berlusconi. Se il centrodestra avesse un candidato come Sarkozy o la Thatcher, state sicuri che perderemmo. La classe media non vota su presupposti ideologici, ma solo per difendere i suoi interessi. Il Centrosinistra in realtà è incapace di fare delle proposte progressive e si limita a governare alla giornata. Usa la leva fiscale ad oltranza e con ciò si attira l’odio perenne della piccola borghesia. Le continue minacce di controlli fiscali sono un incubo per i piccoli imprenditori che già hanno i loro problemi. E poi i controlli fiscali non si minacciano, si fanno e basta.
da Vincenzo Rocchino,Genova
Le osservazioni di Paola Altrui non fanno una grinza. E allora perché ci troviamo in questo “equivoco”? Ma è semplice: questa Italia è ancora troppo permeata di fascismo; piace l’uomo furbo che frega il fisco, che non vuole sentire di regole e di democrazia, capace di arricchirsi non importa come, capace di inventarsi un partito dal ridicolo nome di una incitazione da stadio, che disfa lo stesso partito nel tempo del battito di un’ala e che rinnega immediatamente dopo averlo detto o fatto. Intanto milioni di sostenitori (che personalmente ritengo fanatici irresponsabili) sono impazienti di votare ancora per chi, per oltre 14 anni, ha anteposto i suoi interessi personali a quelli di chi oggi viene chiamato popolo.
da Bruno Stucchi
Osama Ben Laden parla ancora del Cav, di Aznar, di Blair…Da quanto tempo non legge piu’ i giornali?
da Vittorio Grondona – Bologna
Siccome non riesco a scrivere quello che penso sul TFR in 500 in battute, vorrei fare almeno sapere che non sono d’accordo sulle opinioni riportate di Tito Boeri e Francesco Giavazzi (non Gavazzi) in merito alla contabilizzazione dei soldi carpiti “da subito” ai lavoratori con una furbata pazzesca di marchio sindacale/governativo. Sono soldi veri quando entrano e saranno veri (forse) quando usciranno fra trent’anni se ce ne saranno rimasti. Due diversi momenti di contabilizzazione, qundi. Caro Paolo Beretta, i soldi sono al sicuro, anzi troppo al sicuro in quanto il lavoratore che si licenziasse o fosse licenziato prima della pensione, non beccherà in anticipo più nemmeno una lira per gli anni di lavoro svolti fino al momento della sua prematura disoccupazione. Non avrà ancora raggiunto l’età giusta… Nel frattempo tiri pure la cinghia fino alla prossima assunzione.
da Emilio Pierini
Caro Beretta, chi ti scrive lavorando in campo amministrativo, ha ben inteso la misura sul TFR. Prima le aziende accantonavano i nostri soldi, ora i nostri soldi li accantona l’Inps. Spero che non ci sia nessun dubbio sul fatto che i soldi sono appunto sempre nostri e, come tali, non possono essere portati come attività dallo Stato. Come dice Boeri infatti, “si chiama entrata l’accensione di un debito verso i lavoratori”. E questo, ti piaccia o no, è un trucco contabile.
da Paolo Beretta
Caro Pierini, sul conflitto d’interessi non posso che, ahimè, darle completamente ragione. Non ci sono scusanti al riguardo, così come non ce ne sono nel coniare neologismi come “berettiano” quando uno contesta puntualmente affermazioni non proprio campate in aria ma quasi. Come lo dovremmo chiamare, questo atteggiamento ? “Pieriniano” ?
E’ una idea di Alessandra Casella, una tv via web tutta dedicata ai libri. Nella prima giornata, oggi, Marco Buticchi, Andrea Vitali, Ken Follet, Flavio Oreglio, Paco Ignazio Taibo II, Franco Battiato, Antonio Rezza e tanti altri. Interviste, recensioni, notizie e soprattutto l’intervista “viceversa” tra me e Giorgio Lauro. Imperdibile. (csf)
da Isabella Guarini
Ma pensate davvero che basti rendere ineleggibile Berlusconi per far vincere la sinistra in eterno, senza opposizione e senza alternanza. Ogni buon democratico dovrebbe augurarsi che sia sempre possibile cambiare governo quando ci si accorga che quello in carica non funziona come dovrebbe o che, per resistere, è costretto a dare poltrone di governo a partiti eletti con percentuali massime da 1 a 5.
da Claudio Urbani
Devo dare atto al gent.mo Pierini, di aver fatto una acuta osservazionesul popolo del centrosinistra:” Se 177 € son dati da Berlusconi si èscontenti, ma se dati da Prodi no” Insomma, la stessa cifra li rendeinfelici o felici. Bisogna allora invidiare il popolo del centrodestra,perché se era felice allora, gli stessi 177 € lo rende felici oggi!
Siccome ci dimentichiamo non solo di Casini, ma anche di tantissimi altri, il conflitto di interessi non si farà mai.