da Francesco Falvo D’Urso
Signor Goldoni, “non c’è satira e discussione politica sulla terza rete”(?), e il Guzzanti/Rutelli, Guzzanti /Prodi Guzzanti/D’Alema se li è scordati? E ammesso che sia lottizzata a sinistra sia Rai3 che Radio3, vuole paragonare quella qualità alle altre reti? Ha mai seguito Fahrenheit, Hollywood Party, il Terzo Anello, o i programmi di lirica? Cos’hanno di disdicevole e lottizzato? Mi può indicare un modello culturale e di satira di destra tali da promuovere un’anima civile in questa nazione? O mi sfugge qualcosa fatta al Bagaglino o la sapiente professionalità di Vespa? Se non altro hanno stile e garbo nel leccare il culo ai propri protettori a differenza di Vespa, di Mimun, di Fede e persino di Rossella!
da Giorgio Goldoni
Fu il boicottaggio mondiale che obbligò il Sud Africa ad abolire l’apartheid nel 1991. Oggi c’è un paese chiamato Arabia Saudita che non discrimina le razze, ma i sessi. Le donne saudite non possono votare, guidare, essere curate in ospedale o viaggiare senza il permesso scritto di un “guardiano” di sesso maschile. Non possono studiare le stesse cose che gli uomini studiano e a loro sono proibite certe professioni. A loro vengono negati molti dei diritti che un tempo erano negati ai neri in Sud Africa. E l’Arabia Saudita fu uno dei sostenitori dell’abolizione dell’apartheid. L’ultraortodossa interpretazione saudita dell’Islam pretende una rigorosa separazione dei sessi. Qualche governo ha condannato debolmente l’Arabia Saudita, ma possiamo star certi che quest’ultimo paese parteciperà alle prossime olimpiadi come se nulla fosse. Due pesi e due misure? Certo, dal momento che in quel paese ci sono le più grandi riserve di petrolio della terra. (SEGUE OLTRE LE 500 BATTUTE)
da Emilio Pierini
Molto semplicemente, caro Urbani, per come la penso io, 177 euro non compensano l’aumento del litro di latte sia quando governa Berlusconi che quando governa Prodi. Perchè la demagogia non ha mai colore. La demagogia è mero pane per gli stolti.
da Vincenzo Rocchino,Genova
Il Nazionalsocialismo per Benedetto XVI è stato talmente insignificante e poca cosa, da non meritare neppure una menzione contro (ma neppure a favore).
Urbani ha ragione da vendere. Potrei essere tacciato anche io di essere preveggente. Ma esaminiamo l’effetto dell’azione del Ministro: l’inchiesta e’ stata tolta al magistrato per una prassi in uso (alla richiesta del trasferimento il procuratore capo di Catanzaro ha avocato l’inchiesta), i suoi collaboratori sono stati tutti trasferiti ergo, l’inchiesta e’ praticamente morta. Ecco forse è più corretto dire così : è stato fatto di tutto per far morire l’inchiesta. Non so perché, ma mi ricorda qualcun altro…
da Pier Franco Schiavone
In democrazia non si deve permettere l’elezione di personaggi che in qualche modo, grazie ai loro interessi nel pubblico e/o editoriali, diretti o indiretti, siano in grado di drogare, per così dire, la contesa elettorale ma anche di volgere a proprio vantaggio il potere acquisito con l’elezione o con la nomina ad un’alta carica politica. Infatti si può fare il ministro senza essere eletti. Sarebbe sufficiente che questa posizione fosse spiegata ai cittadini per risolvere il problema del conflitto d’interessi senza alzate di scudi. Il fatto è che queste cose alla gente non sono spiegate. Adesso dico qualcosa che forse irriterà, chi scrive su questo blog o, in generale, chi abbia una cultura media, dimentica, non frequentandole, che in Italia vi sono una ventina di milioni di persone tra analfabeti e semianalfabeti, cioè persone facilmente manipolabili. Chi non ha strumenti culturali per distinguere il grano dal loglio è indifeso. (SEGUE OLTRE LE 500 BATTUTE)
di Marco Travaglio – Unità (grazie a Emilio Pierini)
Marco Follini, a vederlo così, dev’essere proprio una cara persona. Sempre felpato, aggraziato, flautato. Fin da quando, ancora in fasce, Babbo Natale e Mamma Dc gli portarono in dono sotto l’albero la sua prima poltroncina: un posto ben infiocchettato nel consiglio di amministrazione della Rai. Lui vi si accomodò senza far rumore né dare fastidio, anche perché il suo sederino d’oro era ammortizzato con soffici pannolini Lines, anzi Follines. Con la stessa grazia l’altro giorno s’è morbidamente assiso sull’ultima poltrona in ordine di tempo: quella di «responsabile per le politiche dell’informazione» del Partito democratico. La sua fu un’infanzia difficile. Mentre i suoi coetanei andavano all’asilo, con il cestino e il grembiulino, lui si faceva portare in viale Mazzini sul passeggino blu con la sirena, spinto da Biagio Agnes. Mentre i compagni di scuola si baloccavano con Big Jim e si scambiavano le figurine Panini, lui giocava ai palinsesti. Mentre gli amichetti dell’oratorio guardavano i cartoni di Heidi e Mazinga, lui li mandava in onda.CONTINUA…
da Gian Paolo De Tomasi
Sky, sulla guida di dicembre che invia a casa ai propri abbonati, pubblicizza con questo titolo la propria programmazione di film hard: “preparati per l’anno a venire”. Dite che può essere proposto per le nomination di miglior titolo dell’anno? È geniale.
L’onnipresente , grande lottizzatore della RAI chiamato Berlusconi? Urbani si vada a vedere il Terzo Canale della TV di Stato rigorosamente lottizzato in favore della sinistra già svariati lustri orsono (il nome TeleKabul non vi ricorda niente?). Tutti i direttori dei telegiornali regionali di Rai 3 sono appendici della Quercia (abbreviazione per DS, PD ecc.). Non c’è satira e discussione politica sulla terza rete, se non contro il centro e la destra. Se poi passiamo ai programmi radiofonici di Rai 3, con buona pace del camminatore Valzania, la lottizzazione tocca tutto, dai programmi scientifici della tarda mattinata ai programmi culturali. Mancano all’appello le previsioni del tempo, perchè dire:”piove, governo ladro” non è politicamente corretto.
da Gianni Guasto Gentile signora Guarini, non é vero che chi auspica l’ineleggibilità dei detentori di conflitti d’interessi, lo faccia nella speranza di “vincere per sempre”. Su di un punto sono d’accordo con lei: se a vincere fosse sempre la stessa parte, ciò non sarebbe auspicabile per il Paese, e neppure per la parte stessa. Qui a Genova, ad esempio, il fatto che il centrosinistra sia egemone da molti anni é fonte di problemi per il centrosinistra stesso, perché quando manca un avversario combattivo e dotato di argomenti é più facile sedersi sull’autoreferenzialità. Ma la vittoria del centrosinistra é resa inevitabile dall’assoluta inconsistenza di una destra goffa, becera e sostanzialmente poco presentabile. Il conflitto d’interessi di Berlusconi é proprio questo: é il saccheggio dello Stato diventato sistema, e rivendicato con proterva arroganza nel tentativo di stravincere attraverso la sua legalizzazione o almeno la sua depenalizzazione. (SEGUE OLTRE LE 500 BATTUTE)