Io e lui. (csf)
RIZZO E STELLA, REPORTER VIRTUALI SU SECOND LIFEI giornalisti del Corriere raccontano le loro battaglie a colpi di penna contro «La Casta».Ospiti dell’isola di Style Magazine martedì 4 dicembre, ore 19
Cifre così iperboliche da sembrare virtuali. Miliardi di euro che passano dalle tasche dei cittadini a quelle della classe dirigente con la leggerezza di carta velina. Soldi, purtroppo, anche troppo reali. Dopo aver denunciato gli sprechi della politica con un saggio, La Casta, finito al centro del dibattito pubblico, e diventato il libro di gran lunga più venduto del 2007 (oltre un milione di copie), Sergio Rizzo e Gian Antonio Stella raccontano la loro inchiesta al pubblico «virtuale» di Second Life, il mondo tridimensionale che ha rivoluzionato Internet e conta una popolazione di oltre 8 milioni di «alter ego» sparsi in tutto il mondo. I due giornalisti del Corriere della Sera oggi alle 19 si trasformeranno in avatar, i personaggi animati in 3D che popolano Second Life, e compariranno nell’Isola virtuale di Style Magazine, il mensile del Corriere della Sera. Spiegheranno come hanno scoperto che mantenere il Quirinale costa più di Buckhingham Palace, e come è possibile fondare una comunità montana (incassando una vagonata di soldi pubblici) a 39 metri sul livello del mare. Soprattutto, ci diranno se ora, dopo tante polemiche (e promesse) sta cambiando finalmente qualcosa. Per raggiungere l’isola, si può partire dal blog di Style Magazine, www.styleonsl.com.
da Paolo Beretta
Pierini, possiamo vedere la cosa da due punti di vista. Se parliamo a livello concettuale, allora anche i contributi pensionistici sono un debito, visto che al momento del pensionamento dovranno essere corrisposti dall’INPS come, appunto, pensione, così anche una qualsiasi persona che accende un mutuo contrae un debito, ma all’inizio i soldi entrano, da cui il nome di entrata. L’unico modo che avrebbe l’INPS per avere entrate senza debiti sarebbe quello di produrre un utile ma, dato che non è una fabbrica, non può farlo. Quelle che l’INPS chiama entrate, quindi, sono semplici movimenti di cassa. Le aziende devono corrispondere i soldi del TFR all’INPS, quindi nessun trucco. Se invece parliamo a livello contabile, non ho certo la competenza per approfondire la cosa anche se una chiacchierata con chi la competenza ce l’ha, mi ha confermato bene o male il mio punto di vista. Però se in contabilità devo scegliere tra un suo parere (o di Boeri o Giavazzi) e quello di Padoa Schioppa, mi perdoni ma scelgo quest’ultimo. Sia detto assolutamente senza offesa.
da Pier Franco Schiavone
RAI 3 è effettivamente una sorta di enclave, ma dov’è la satira? Luttazzi, su La7, fa satira, la Littizzetto fa simpatiche invettive contro tutti. Su RAI 3 c’è un bravissimo direttore del TG di sinistra, e allora? Al TG2 c’è un direttore neofascista e al TG1 uno che non si capisce, io almeno non capisco, dove va a parare. Quali sono i dibattiti in cui si parla male del centrodestra su RAI 3? Io vedo solo dibattiti con tutti gli schieramenti presenti. Su RAI 3 si fa una TV appena passabile, ma non è colpa della sinistra se sulle altre due reti, accanto ad alcuni professionisti e programmi di tutto rispetto, affidano un programma in prima serata ad una come la Clerici o un programma di approfondimento a Gigi Moncalvo o fanno le fiction su Padre Pio e sui papi. Su RAI 2 fanno fare due programmi di punta alla Ventura e mandano lo Zecchino d’Oro in prima serata! Goldoni!! Che TV guardi, Goldoni!!
da Silvia Palombi
E va bene, il blog è ‘tornato’ serio. Per una come me che deve fare la seria tutto il santo giorno tra giornali, notizie, distribuzione libraria, testi e arte, antimafia e pace era meglio quando si cazzeggiava un po’ di piu’. Ma mi adeguo. Ma, reduce da un breve ma intenso pellegrinaggio tra i cartelli di Bidente e Gualdo, mi tocca tornare ai piedi: stamattina radio popolare informava che un paesino dell’hinterland milanese ha deciso che e’ importante far capire ai bambini che si puo’ andare A PIEDI anche in citta’, quindi si stanno organizzando per far andare a scuola i cuccioli lungo percorsi protetti ma a piedi. Sarebbe bello che riconoscessero da chi hanno avuto l’ispirazione pero’ l’essenziale e’ seminare, per me. Ah e prima che mi dimentichi: Ceratti non fare il furbo: quella copia del fondamentale Dimmidammifammi che hai sottratto dai miei scaffali onusti di libri devi restituirmela.
da Emilio Pierini
Il Messaggero di ieri (02/12/2007) riporta una intervista di Mario Ajello a Mastella cui applica l’emblematico seguente titolo : “Mastella: Parisi mi ha convinto, meglio il referendum. Dà ai partitini più potere per condizionare.”- Ecco, a quei due o tre sprovveduti rimasti che pensavano che Mastella intendesse la politica come il perseguimento del bene comune, l’uomo di Ceppaloni ricorda il vero core business della sua attività : il perenne ricatto insito nel suo agire che giustifica e motiva la sua sopravvivenza.
da Paola Ragone, Roncadelle
Oggi ho fatto una bella gita in montagna, l’aria in alto era pungente ma tersa, il mondo laggiù, lontano e invisibile, nascosto da un fitto velo di foschia. Poi tocca tornare a valle, rientrare in auto, nel traffico, accendere la radio e cercare un notiziario. Chissà cos’è successo di notevole mentre ero via. Ed ecco il giornalista, di radio2 per la precisione, che mi accoglie con questa notizia, in apertura per sottolinearne l’importanza: il signore a cui qualche mese fa hanno massacrato la moglie e il figlio ha avuto un rapporto sessuale con un’amica della moglie, a funerale non ancora celebrato. E chissenefrega. Giochiamo a chi è più schifoso: chi lo fa o chi lo racconta alla radio? Sogno il giorno in cui uno speaker dirà: il giornale radio oggi non andrà in onda perché non abbiamo niente di rilevante da dirvi.
da Vittorio Grondona – Bologna
Non è certo il timore del ritorno del Cavaliere che si vota a sinistra a prescindere. Se Berlusconi, per esempio, facesse pure gli interessi dei meno abbienti e non solo i suoi e quelli dei suoi amici, anche i poveracci gli darebbero fiducia, nonostante i suoi innumerevoli conflitti. Supponiamo di essere tutti, poveri e ricchi, davanti ad un pozzo pieno di quattrini col permesso di agguantare tutti quelli che possiamo. Nel nostro Paese succede che i ricchi sono liberi davanti a quel pozzo e possono arraffare a man bassa, mentre viceversa le malvagie politiche hanno legato le mani ai poveri costringendoli a rimanere sempre solo con acquolina in bocca. Ecco perché si vota a sinistra. Perché da quella parte c’è qualcuno che almeno promette di darsi da fare per slegare le mani ai più bisognosi in modo che anche questi ultimi siano messi in condizioni di competere coi ricchi per tentare a pari condizioni di intascarsi qualcosina.
da Claudio Urbani
Ammesso e non concesso che il Terzo Canale Rai sia così di sinistra come descritto, è come sostenere che Mediaset sia antiberlusconiano perché “Striscia la notizia” ogni tanto satireggia su Berlusconi. Il bacino di utenza del terzo canale, per questo basta vedere i dati Auditel, è una vera briciola in confronto alle altre due Reti Rai. Per questo l’occupazione con gli amici si è concentrata su Rai 1 e Rai 2. Ad ogni modo basta soffermarsi l’incarico della Bergamini: direttore del Marketing Strategico. Selezionare i programmi e lasciare eventualmente i migliori a Mediset, quindi maggior ascolto e maggior introiti pubblicitari: non suggerisce nulla?
da Isabella Guarini
Andreotti ha sempre detto che il potere logora chi non l’ha. Ed è certamente vero dal momento che l’abbiamo visto fresco e arzillo in Bombay. L’ ipotesi che la sinistra al potere si logori a causa della destra incapace di fare opposizione da alternanza non mi convince. Preferisco Aristotele che definisce tutti i regimi corruttibili con un punto a favore della democrazia che offre l’opportunità di sostituire gli eletti. Allora siamo noi, analfabeti della politica, che non utilizziamo la possibilità di interrompere le catene d’affari, che si annidano nel topos parlamentare di sinistra, centro , destra.