da Paolo Beretta
Caro Grondona, prendo atto che mi abbia inviato una spiegazione sul TFR eche Claudio abbia sforbiciato. Càpita che succeda, ma d’altro canto comepadrone di casa è suo diritto. Vorrà dire che se passo da Bologna, città chemi sarebbe sempre piaciuto visitare, ci chiariremo sul TFR magari davanti aduna buona tazza di caffè, sempre che lei sia d’accordo. Nel frattempo, sullafaccenda Luttazzi mi trovo d’accordo con la sua posizione. Tra uno starnutoed un colpo di tosse, un saluto a tutti.
da Silvia Palombi
La domenica noi della sezione Togliatti di via Palermo facevamo la diffusione dell’Unità, quante scale! Il Garibaldi era un quartiere unico e accogliente e corso Como una via popolare, autentica, umana; alcune donne da dietro la porta di casa dicevano mio marito non c’è, alcune aprivano uno spiraglio, altre spalancavano e compravano una, a volte due copie del giornale. Quando c’erano le elezioni ci si trovava all’alba in sezione coi thermos, i panini, i cestini e le biciclette e si andava a rifocillare scrutatori, presidenti di seggio e rappresentanti di lista. Quanto alla Smemoranda da collaboratrice storica ripenso alle riunioni meravigliose delle prime agende, a volte a casa di Gino e Michele a volte nella sede di DP. Eravamo contenti e fiduciosi, adesso un po’ meno.
da Paola Altrui
Questa volta concordo pienamente con Isabella Guarini: il diritto di voto implica il potere di scegliere coloro che assumeranno, a nostro nome e per nostro conto, decisioni destinate ad incidere in modo determinante sulla nostra vita. Di conseguenza, tale diritto dovrebbe essere riservato a coloro che risiedono stabilmente nel nostro Paese, concorrono al suo progresso economico e sociale, finanziano con le proprie tasse il funzionamento (o il malfunzionamento) dello Stato. Ciò non significa recidere i legami con i nostri connazionali all’estero o negare la loro “italianità”, bensì riaffermare lo stretto rapporto di reciprocità ed interdipendenza fra diritti e doveri, decisioni e responsabilità.
da Paola Ragone
Sono anni che sento i miei colleghi insegnanti, soprattutto quelli di lettere, dire con sicurezza attendavamo prendavamo mettavamo. Per anni mi sono ostinata a sobbalzare e storcere il naso. Ora in un post comparso in questo blog apprendo che si dice anche vendavamo. Non resta che prenderne atto: il mio italiano è antico e la seconda coniugazione è morta.
da Pino Granata
Autobombe a Bagdad, Algeri e Beirut. Centinaia di morti. La strategia di ricorrere ai kamikaze come arma politica è ormai un fatto innegabile. L’Occidente guarda al fenomeno con noncuranza, quasi il fatto non ci riguardasse e questo è preoccupante perchè se appena si allentassero i controlli antiterroristici, i prossimi obiettivi potrebbero essere le città occidentali. Anche l’atteggiamento dell’opinione pubblica è quella del lasciar fare , tanto si ammazzano tra di loro. Io ho paura a vivere in un mondo che è diventato incontrollabile e che non ha nessun rispetto per la vita umana e dove le madri sono fieri dei loro figli kamikaze.
da Claudio Urbani
Illuminante l’articolo sul sito di Repubblica, soprattutto per chi hanostalgia del Cavaliere:http://www.repubblica.it/2007/12/sezioni/politica/berlusconi-indagato/berlusconi-indagato/berlusconi-indagato.html
da Domenico De Franco
Egr. sig. Olivotti, oltre alla statistica citatata dal sig. Ceratti, potrei citarle un’altra serissima ricerca scientifica, secondo la quale tra chi ha un cognome con un vegetale all”interno (tipo l’On. Pera, Mastro Ciliegia, e …Olivotti, appunto)uno su due ha un’intelligenza logico-matematica decisamente inferiore alla media. Se intuisce il perchè, allora lei appartiene all metà up.
da Marco Foraggi
Confermo di essere a conoscenza del sondaggio citato da Ceratti sull’intelligenza degli italiani. E’ un sondaggio serissimo condotto da uno degli istituti di ricerca più quotati. Sempre dello stesso istituto un altro scottante dato che contraddice tutto questo can can sul calo del potere d’acquisto: ila ricerca dice che il 50% degli italiani è più ricco della media.
da Roberto Pellicciari – Reggio E.
Secondo me, Ceratti, se la sta ridendo sotto i baffi…….
Dal sito de “La Repubblica”: “Si stanno tenendo oggi a Senerchia, in provincia di Avellino, i funerali di Massimiliano, ex ufficiale di 32 anni, reduce da una missione in Kosovo. Il giovane era ricoverato da alcuni mesi in ospedale a Napoli dopo essere stato colpito da una leucemia”. A rendere nota l’ultima vittima da possibile contaminazione da uranio impoverito e’ una segnalazione al sito vittimeuranio.” Morti sempre tenute sotto silenzio!p.s. L’uranio impoverito viene sempre ricordato solamente negli spettacoli di Daniele Luttazzi.