da Claudio Urbani
Ringrazio l’avv. Arena, che, meglio tardi che mai, riconosce l’intervento in Irak è stata una: “iniziativa americana di aggredire l’Irak nel nome della democrazia.”, perché tale è stato l’intervento con prove fasulle come riconosciuto da tutti, un aggredire. Mi auguro che in Birmania la soluzione si possa trovare, al più presto e all’interno stesso, senza interventi con scuse di “armi di distruzioni di massa”
dall’avv. Lina Arena
Egregio dr. Beretta, nel momento in cui compro una stampante a colori o un nuovo PC o una chiave per memorizzare sento di essere immersa in un mondo civile, progredito, nuovo, moderno e lontano mille miglia da quello fatto da inchiostri, penne, matite colorate, gomme per cancellare e fogli da imbrattare. Non crede che questa modernità ci rende la vità più felice? Il suo primitivismo è degno solo d’essere vissuto da un san francesco che dedicava le briciole agli uccelli e le pacche sulle spalle agli affamati. In compenso pensava e predicava la follia del mondo celeste. Ci pensa ancora anche lei a questa vita passata sulle nuvole?
da Pino Granata
Nella nuova finanziaria si è trovato il modo di stanziare i fondi per pagare gli impegni internazionali presi dal precedente governo Berlusconi, il peggiore della storia d’Italia è meglio ricordare. Mi riferisco al miliardo di euro per la lotta all’Aids. Queste ed altre cose di Berlusconi , come per esempio il fatto che noi contribuenti paghiamo qualche milione di euro per gli uomini della scorta e per le auto blindate dell’ex-presidente del consiglio, mi fa venire in mente la memorabile frase di Ricucci per la quale il furbetto del quartierino passerà alla storia: “Ma allora voi volete fare i froci con il culo degli altri“!
Il caso dell’ex Birmania deve far riflettere quanti si sono scagliati contro l’iniziativa americana di aggredire l’Irak nel nome della democrazia. Come sarà mai possibile convincere un esercito di predoni che comanda su terre e su persone che i diritti umani sono inalienabili ed incomprimibili? Può questa gente, abituata al servaggio,capire che ogni individuo ha una cevello ed una volontà per capire e decidere delle proprie sorti? Nell’oggi, la guerra è diventata strumento di liberazione per i singoli. Le chiacchere aiutano solo i nemici della libertà. E’ tempo prezioso che si perde in un momento in cui la realtà è emersa in tutta la sua tragicità ed a scapito dei diritti di libertà delle vittime. (SEGUE OLTRE LE 500 BATTUTE)
da Alessandro Ceratti
Come sapete sono un “politico” e quindi conosco l’importanza di ogni voto. Ma il voto di Pino Granata, quello, sarei contento di perderlo. Detta così sembra solo un insulto, che non è mia intenzione fare. Per cui allego spiegazione. Innanzitutto Granata fa capire che è da 40 anni che vota per gli stessi, e che continuerà a farlo a meno che proprio non caschi il mondo. Se il mondo dovesse cascare è proprio a causa degli elettori come Granata che hanno sempre votato “a prescindere” inducendo indirettamente la degenerazione della classe politica che è sotto i nostri occhi. In secondo luogo nell’elenco degli insopportabili che fa Granata ci sono tutti salvo i più importanti. (SEGUE OLTRE LE 500 BATTUTE)
da Bruno Stucchi
Dalle agenzie:”Mille treni per i pendolari.” Mille? Mah, mi sembrano tanti. Pero’ una volta erano le baionette, ora sono treni. Qualche progresso e’ stato fatto.
L’amico Granata sottolinea il paradosso del Lodo Mondadori e relativi benefici berlusconiani: fossero i soli! Da anni tutto questo è documentato nei libri di quel “fastidioso” di Travaglio, ma quanti lo considerano? Per quanto riguarda l’informazione… chi segue i TG di Mediaset non passa giorno che si discute di quanto ci costano i “famosi voli”: ma avete mai sentito “comunicare” che da 65 milioni di € che ci costavano sotto il governo Berlusconi ora sono scesi a 20 milioni???
L’articolo dovrebbe far meditare e di molto. Le “famose 500 battute” sarebbero ampliamente superate. Solo un commento: meno male che non pagano l’ICI, altrimento quel 20% le opere di carità se lo sognerebbero!
Come tutti sappiamo fin dalle materne, il colore del saio dei monaci buddisti e’ giallo zafferano; come il risotto alla milanese. Non rosso.
Magari vuoi andarglielo a spiegare tu, ai monaci del ‘sanghati’, i buddisti birmani?
da Pier Franco Schiavone
Caro Granata, Flaiano diceva: la vita di società ha questo di buffo, che ognuno crede di recitarvi la parte principale. Se sostituiamo politica a società, abbiamo la risposta.