da Silvia Palombi
Numi del cielo, LUI sbandiera messaggi privati per poter prendere ledistanze pubblicamente da me e dall’idrolitina e si è messo crudelmentea darmi del lei! Cuore di selce! Cosa ho mai fatto per meritarmiquesto? Potevi dirlo subito che preferivi la frizzina.
Dio mio, tra una prostituta al Flora, un deputato dimesso, un sesso orale, un bacio al colosseo, in questo tripudio di sessualità irriverente e vietata, io penso che dovremmo porre fine al delirante dibattito sulla frizzina (csf)
da Isabella Guarini
Non c’è bisogno di niente altro che di buon senso. In sintesi, il modo con cui ogni persona esprime la propria sessualità appartiene alla sfera privata, anzi privatissima, ma se dall’esercizio privato derivano inconvenienti pubblici, come il malore per abusi, fino alla morte, allora si ricorre all’ospedale e ai carabinieri, di conseguenza. La persona che ci tiene al proprio privato non si esibisce con puttane pubbliche, mettendo a rischio la propria funzione di rappresentante pubblico. Inoltre,, parliamo sempre di morale e non d’igiene, perché il sesso a pagamento è sempre rischioso per la salute. E questo un Parlamentare dovrebbe saperlo.
Isabella, suvvia… “la persona che ci tiene al proprio privato non si esibisce con puttane pubbliche”? Moretti ti avrebbe sgridata. Ma come parli? Le parole sono importanti! (csf)
da Alberto Arienti
Stabilire che tipi di baci si siano scambiati i due incriminati, è un po’ come stabilire il numero dei partecipanti ad una manifestazione: i manifestanti sparano di solito numeri 10 volte superiori alla polizia. I terzisti fanno la media.In questo caso la media non aiuta, ma forse il buon senso si: con l’eccitazione ed i calzoni che scendono al pube, forse qualcosa aveva fatto capolino prepotentemente…
da Federica Pirrone, Milano
Cosimo Mele, sbadato parlamentare del “regno dell’ipocrisia-UDC”. Da anni rafforza la propria identità cristiana con un iter etico che passa per il divorzio, il gioco d’azzardo, le tangenti. Ora è la volta dell’adulterio. E’ una prostituta, ma lo intuisce solo davanti al conto. La donna va in overdose, però droga non ne ha vista. Erano due, ma non se n’è accorto. Che sfortuna: per colpa del malore di una puttana, sua moglie piange, è in imbarazzo coi figli, e si deve dimettere dal partito. Dal parlamento no, che c’entra, lui risponde solo a famiglia e partito. Mica ai cittadini che rappresenta. A quelli che gli pagano lo stipendio da parlamentare, con cui fa i regalini alle sex worker quando le porta in suite al Flora. Ché non va in camporella, Mele. Di questo non si vergogna, anzi, si sente un eroe: tanti l’avrebbero lasciata crepare, invece lui, che è uno sveglio, l’ha aiutata pur avendo capito subito di rischiare la faccia. In pratica, si sente orgoglioso perché non è un delinquente.
da Emilio Pierini
Siamo perfino alla solidarietà a Mele. Ma sì certo saremo solidali con lui allorchériprenderà parte ai Family Day o allorché voterà magari contro le coppie di fatto,o appoggerà progetti di leggi per combattere la prostituzione. A nessuno, in queicasi verrà in mente di ricordare da quale pulpito viene la predica…Mi dissocio totalmente da queste aperture ipergarantiste.Poi ai più sfugge che il nostro eroe si è sì dimesso, ma dal partito e non da parlamentare.Chiedo a chiunque voglia intervenire d’ora in poi sull’argomento una previa dichiarazione di non essere andato mai con una prostituta (csf)
da Antonio Leonforte, Roma
Volevo avvertire questa vivace comunità che, vista la piega degli ultimi avvenimenti (Bindi, Letta, Pannella/Bonino, ora perfino Di Pietro), ho deciso anche io di candidarmi (ma dovrei dire “non sottrarmi al dovere di”) alla segreteria del Partito Democratico. Ho molto riflettuto, ed ho concluso che se avessi atteso oltre sarebbero finiti i posti a sedere. Mi scuso infine con Pino Granata, che non avevo minimamente intenzione di offendere nel mio ultimo post (ammesso che la sua garbata reazione si riferisse a me). Spero che la leggerenza non mi costi il suo voto. Come first lady vorrei Luca di Ciaccio, a patto che accetti di farsi arrestare insieme a me davanti al Colosseo nel corso di una innovativa iniziativa di marketing politico. L’amico De Franco assessore al decoro urbano con delega al conteggio delle deiezioni canine.
da Mario Lorenzi
La notizia del giorno sono le dichiarazioni dell’on.Cesa sulla solitudine dei parlamentari.Non ho parole,ma non mi stupisco più di niente,ora scoprono perfino che esiste l’ ipocrisia , ora invocano un aumento per il ricongiungimento delle famiglie lasciate al paese e in attesa spasmodica delle lettere con il piccolo assegno per il pagamento del negozio di generi alimentari.Non se ne può più,non vedo l’ora di leggere il commento di clsabelli sul mitico ,negativo,Cesa.
da Alessabdro Ceratti
Vedo che il tenore di tanti interventi dei nostri bloggisti a proposito del ?caso Mele? è del tipo: ?si tratta di faccenda che attiene alla vita privata e, come tale, riguarda solo l’interessato?. Io non sono d?accordo, perché, anche se senz?altro il comportamento del parlamentare non è reato, questo non significa che non sia una notizia. A meno che non si ritenga che le uniche notizie riguardanti i parlamentari che possono legittimamente essere pubblicate dai giornali debbano essere quelle riguardanti i loro atti criminosi (e le notizie non mancherebbero). Detto questo, ovviamente, riservo la mia indignazione per casi maggiormente meritevoli (e non mancherebbero).
da Vincenzo Rocchino, Genova
Cara Paola, ho l’impressione che “Santa Romana Chiesa”, con le sue prese di posizioni, abbia costretto più di una volta noi cittadini, a battaglie di civiltà per godere di leggi ad essa sgradite come il divorzio, l’aborto, le staminali, eccetera. Ho sempre apprezzato i tuoi post per lucidità e competenza; non vorrei, stavolta, averti fraintesa nel passaggio di cui sopra.(?)
Cosimo Mele, deputato Udc, va con le prostitute. Come milioni di italiani. Però il deputato Mele, preso con il sorcio in bocca, dà le dimissioni e il presidente dell’Udc Lorenzo Cesa, le accetta spinto dai suoi democristiani scandalizzati. Ha fatto bene Cesa? Ha fatto male? Come dimenticare che Lorenzo Cesa è reo confesso di avere trattato tangenti? Anche Cosimo Mele è rimasto impelagato in storie di tangenti. E l’Udc evidentemente lo sapeva quando lo ha accolto proveniente dalle fila degli appassionati di Raffaele Fitto. Erano circa sei anni fa. Allora, lungi dal cacciarlo, il partito di Lorenzo Cesa, reo confesso di avere trattato tangenti, partito come tutti sanno intransigente con chi ha avuto a che fare con la giustizia, partito nel quale uno dei leader è Toto Cuffaro, gli disse: “Ma prego, si accomodi, questo è il suo partito”. La corruzione non scandalizza un cattolico. Il sesso, invece…