ROMAGNA ADDIOCarlo, guida ambientale di Rimini, Marco, giovane pensionato romagnolo ex magazziniere di Gabicce Mare, Paolo, la nostra cambusa vivente di Padova, Carla, maestra di matematica finanziaria di Forlì, Franco, esperto di trattori finlandesi di Cura di Vetralla, Alessandro, blogghista del mio blog, giovane dipietrista assessore comunale di Cusano Milanino. Oggi siamo in otto, un piccolo plotone di camminatori in transumanza. CONTINUA…
da Corrado Vigo, Trecastagni
Forse il fatto che molti che sono nei paesi limitrofi del Trentino vogliono cambiare provincia, discende dal fatto che i Trentini hanno un senso del dovere maggiore di quello di altre province? O che essendo assimilabili agli autriaci o ai tedeschi fanno funzionare assai meglio le cose, che invece nel resto dell’italia vanno malissimo? Io… da siciliano, non cambierei mai la mia regione, ma il modo di governarla, sì!!! E subito! Mi ritrovo sicuramente nel modo di pensare e di fare dei Trentini, e non in quello generalizzato dei Siciliani, che “aspettano che qualcosa succeda” dall’alto, senza nulla fare… (ovviamente è un mio pensiero, anche discutibile, ma un mio pensiero).
da Vittorio Grondona – Bologna
Il latino come lingua della liturgia ha sicuramente dei pregi indiscutibili, primo fra tutti l’universalità. E’ veramente suggestivo pregare ovunque nello stesso modo e con le stesse parole. Dopo la decisione del Papa di ritornare alla celebrazione della messa in latino mi sta girando nel cervello la domanda: in quale lingua Gesù ha detto la prima messa? Secondo me sarebbe stato poco esaltante se l’avesse officiata in una lingua sconosciuta ai presenti. Una traduzione sarebbe stata comunque necessaria per farla capire, e le traduzioni, come è noto, non sono mai fedeli al cento per cento. Forse nemmeno quella in latino delle parole di Gesù lo potrebbe essere stata.
da Vincenzo Rocchino, Genova
Ci sono luoghi dove anche le sciagure, come i terremoti, possono tornare utili. A Napoli, per esempio, quello dell’ Irpinia, fu utilissimo alla camorra. Ci fece un sacco di soldi e continua a farne oggi con “l’emergenza” rifiuti, che dura da almeno 10 anni. Quella di Napoli non è emergenza, é uno stato di fatto, guai a chi cerca di cambiare qualcosa. Qualche mese fa, abbiamo potuto vedere il servizio di Report sui rifiuti di Napoli: gli addetti allo smaltimento erano stati comandati di NON esercitare il loro servizio! (pagati per non lavorare). Secondo la stampa di oggi (Repubblica) negli ultimi dieci anni, 780 milioni, ogni anno, sono stati divorati con i risultati che tutti possiamo vedere e sentire… sotto il naso.
da Emilio Pierini
Dopo nove giorni torno dalla Germania. Mia moglie è tedesca (Freiburg – Foresta Nera) così almeno una volta all’anno (con mio grande piacere) tocca a far visita ai crucchi…..
Prima scena : ad un km da dove abitano i miei suoceri c’è un campo dedito alla floricoltura molto particolare. Vi si possono trovare dei fiori bellissimi. Tu ti rechi in questo campo, lasci una piccola offerta in un box che trovi ai lati della strada e ti prendi i fiori che vuoi. L’offerta viene destinata dal comune alla manutenzione dello stesso campo. Ve lo immaginate in Italia?
CONTINUA…
da Carla Bergamo
Chiedo scusa, ho lasciato per strada i milioni… ossia, è 3,92 MILIONI di Euro e così via per tutti gli altri. Perdonatemi, ma non ho molta dimestichezza con i milioni.
Mio nonno, agricoltore di antica data, e fra i più lungimiranti della Sicilia che fu (era del 1895), ne comprò una. A casa fu una festa. Mi ricordo che prima della Divisumma, i pomeriggi erano scanditi dai conti. Mio nonno s sedeva nella sua scrivania e faceva conti; ogni pomeriggio, sabato incluso. Quaderni, blocchetti, e in tasca piccoli notes, di cui noi nipoti andavamo fieri. La divisumma fu un successo: solo lunghe strisce, nelle quali le cifre venivano poi “spuntate” a matita. A casa la Divisumma c’è ancora, ed è funzionante. Un pezzo di storia, certamente, per la nostra famiglia, anche se adesso è relegata in un angolo, è impolverata e seminascosta da riviste e giornali.
SUL CRINALE, DUE UOMINI E UN CANEZoppo, occhi bianchi insanguinati, coda mozza e tozza, pelo arruffato, praticamente nano, qualcosa che dovrebbe essere uscito fuori da un’orgia tra un samoiedo, un pastore tedesco ed un bassotto. Passiamo davanti alla sua bella cuccia di legno, in località Lago di Corniolo, lui mette la testa fuori, ci guarda, ci viene incontro, ci annusa e decide all’istante di venire con noi. CONTINUA…
da Silvia Palombi
Il Giurì della pubblicità ha bocciato lo scoiattolo scoreggione antincendio della Vigorsol. Il popolo del web è insorto. Adesso c’è un sito dal quale si può scaricare la flatulenza della simpatica e intraprendente bestiola. Dalla Perfetti una bella notizia: presto il peto sarà scaricabile come suoneria per i telefonini. E i rutti? E i conati di vomito? E le pipì delle mucche?
da Bruno Stucchi
Pare cha anche Maffettone supporti il VW-pensiero. Gia’, ma chi e’ Maffettone? (Pero’ ha un bel nome, riempie la bocca).