da Alessandro Ceratti
A Cusano Milanino facciamo i conformisti e aderiamo anche noi al blocco.Devo ammettere che non saprei dirle in che sede viene effettuata ladecisione, a me nessuno ha chiesto niente. Chissà… il sindaco forse hadato una disposizione. Comunque è ovvio: l’utilità del blocco dellemacchine è pressoché nulla dal punto di vista dell’inquinamentoatmosferico. L’utilità potrebbe essere di tipo educativo: insegnare a unsacco di persone che fare senza l’automobile è possibile. C’èprobabilmente un’altra utilità, “istituzionale”: bloccare le auto puòrisultare utile per evitare le sanzioni europee per lo sforamento deilimiti. Si fa vedere che si sono presi dei provvedimenti. Comunque nonsi sorprenda, signor Foraggi, quasi sempre i provvedimenti di tipoecologico sono di tipo palliativo e assolutamente inadeguati alla realtàdei fatti. Sono moltissimi coloro che amano crogiolarsi nell’ipocrisiaimmaginando per esempio distese di impianti fotovoltaici, o combustibili“biologici”, o agricoltura ogm-free. Basta studiare un attimo e ci siaccorge che sono stronzate, come il blocco delle auto.
da Marco Foraggi
In questa domenica di pioggia io, che tutti i santi giorni vado a lavorare in bicicletta, sono costretto a starmene recluso a casa (la domenica è l’unico giorno in cui la macchina mi sarebbe utile, per andare fuori milano, o a trovare amici che non sono proprio a due passi). Oggi sono proprio arrabbiato per questo, soprattutto sapendo che questo blocco non ha nessuna utilità. Ma voi che ne pensate? Mi piacerebbe sapere da Ceratti nella sua qualità di assessore all’ecologia cosa hanno deciso a Cusano Milanino, e perchè.
da Primo Casalini, Monza
Giovanna Rosa ha ragione, nel suo post Nostradamus: 281 giorni, 281 pagine del programma. Tempo perso, sfido trovare qualcuno che l’abbia letto, se lo si trova, richiedere subito l’intervento di Guasto. Bisogna fabbricare le persone, altroché i programmi. In rete c’è di tutto, compresi i cimiteri, che sono i siti dei partiti politici: una bellissima lapide, l’home page (basta spendere qualche soldo) e dietro il fiore secco di qualche copia/incolla, le lacrime finte della vedova consolabilissima, le visite una volta all’anno, che a non parlare di csf, nel blog più sfigato c’è una mossa maggiore. E Dacia Valent fa bene, a mettere il link al sito (?) dell’Unione: dietro la lapide, il nulla. Intanto, a Monza, l’Università Popolare Monzese ha più di mille iscritti che si aggirano per il mondo, studiano le lingue, vanno per mostre, chiamano Cacciari e Galimberti a raccontarcela ma di questo ai nostri programmisti, che persone non sono, non frega nulla. Le persone esistono, basta lasciarle respirare.
da Domenico De Franco
Caro Freda, sei fottuto! Ceratti mi ha inviato una prova inoppugnabile dello sbarco sulla luna: la foto in cui lui medesimo fa una passeggiatina.
da Massimo Mai
Non ha tutti i torti l’avvocato quando parla di liberalismo, peccato che in questo paese un minimo di riforme (proprio un minimo eh) in questa direzione le abbia fatte solo la sinistra, mentre la destra per cinque anni è stata impegnatissima a difendere monopoli. Per la destra italiana essere liberali significa poter evadere le tasse impunemente. Si riempiono la boocca di concorrenza, di libero mercato, purchè sia uguale a lavoro precario. Poi fanno leggi come la Gasparri che blindano il mercato impedendo la concorrenza per legge. Davvero liberali.
dall’avv. Lina Arena
Affabile padrone di blog, sono stata comunista. O meglio sono stata bordighista. Oggi batto le mani ai liberali e non tento di accedere ai posti di comando perchè sarei inaffidabile.Lo riconosco e lo dichiaro.Tuttavia questo mio trascorso di vita non mi impedisce di guardare all’economia da un punto di vista diverso e senza dimenticare la perversa ostilità dei comunisti all’economia di mercato.
Gli anni sabbatici sono sempre pieni di impegni. Procede l’organizzazione della marcetta su Roma, la Masetti-Cura di Vetralla che vedrà alla partenza oltre al sottoscritto anche Giorgio Lauro e Giulia. Sono arrivate molte richieste di partecipazione parziale alla quale ovviamente rispondiamo sempre di sì (potremmo d’altronde opporci a chi ci chiede di camminare insieme a noi?). I camminatori aggiunti che si sono finora fatti avanti ( per camminare o per riceverci nelle loro case sul percorso) sono Primo Casalini, Barbara Melotti, Silvia Palombi, Gian Paolo De Tommaso, Alessandro Ceratti, Luca Di Ciaccio, Chiara Libero, Massimo Cirri, Roberto Chiodi, Lorenzo Girardi e altri che non ricordo). Abbiamo perfino trovato l’editore che, saputa la cosa, ha preteso i diritti per il libro. Potevamo dire di no? Ma allora, sabbatico che? Qui si lavora, si continua a lavorare più di prima. Io continuo a rifiutare gentilissime offerte per scrivere ma non basta. Infatti ho accettato un lavoro televisivo. Era troppo interessante. Scrivere, preparare e condurre una serie di dieci puntate sul movimento del ’77 per Rai Sat Extra. Ho cominciato già a lavorare ma mi serve il vostro aiuto. Qualcuno di voi ha documenti visivi o anche audio (registrazioni, foto, video) su quei tempi? Manifestazioni, interviste, ritratti di leader…Si accetta di tutto (csf)
dall’avv. Lina arena
Sentire D’Alema o Veltroni o la Melandri parlare di economia di mercato, di merci, di crescita dell’economia, di sviluppo della società come se parlassero un Tremonti o un Monti viene da ridere . Si prova solo pena e disprezzo nell’ascoltare i guru del comunismo italico che hanno lottato per il socialcomunismo fino all’89 e poi, con una giravolta da mefisto, si sono scrollati i cocci del muro di Berlino ed hanno parlato alla maniera della Merkel senza aver fatto professione di liberalismo e ammenda per il passato disonorevole di comunisti. Sono solo penosi, ridicoli e soprattutto inaffidabili. Il liberale lo deve fare solo chi crede nel liberalesimo. Non può essere credibile chi fino all’altro ieri ha lottato per il socialcomunismo. Capisco che si tratta di disoccupati della politica che hanno trovato una buona occasione di guadagno ma hanno perso la faccia e la dignità. Adesso bisogna togliere loro il diritto alla pensione. Non la meritano. Sono solo sfaticati e arraffatori di mercedi. Sono solo emeriti bugiardi.
Avv. amore mio, va tutto bene, sono con lei, comunisti che parlano di mercato? Ma per carità, che schifo. Ma lei non è stata comunista? Che fa, mi parla di mercato? (csf)
Alessandro Robecchi sul Manifesto
È sempre un errore lasciarsi trasportare dall’emozione nelle faccende politiche, ma conosco gente, anche bravi compagni, che pur di non vedere di nuovo Gasparri al governo andrebbe a invadere l’Afghanistan a mani nude. È sempre un errore lasciarsi trasportare dall’emozione nelle faccende politiche, quindi la prossima volta che Mr. Genius dice «se andiamo sotto, tutti a casa», siete autorizzati a staccargli la spina. Fatte queste doverose premesse, gli scenari che si aprono sono nuovi e interessanti. Governo di larghe intese. Come ha già detto il compagno Follini serve un nuovo centrosinistra. La presenza di Follini garantirebbe una rappresentanza delle grandi masse lavoratrici. Il ministero della famiglia sarà diviso in due, ci saranno due ministeri della famiglia e andranno tutti e due a Casini (due famiglie, due ministeri). Governo di larghe imprese. Ipotesi caldeggiata da Confindustria, ma inapplicabile finche ci saranno ancora larghe imprese in mano statale. Dopo la privatizzazione di Alitalia il nuovo governo potrà decollare, nel caso, licenziando qualche milione di italiani. Governo per la legge elettorale. Siccome la legge elettorale è stata scritta da Calderoli sotto acido, nemmeno i licheni del pianeta Altair IV andrebbero a votare in quel modo. Si vara dunque un governo di larghe intese che litiga sei mesi. Il risultato sarà una legge elettorale disegnata per far vincere un governo di larghe intese (vedi punto 1). Governo dei saggi. Si cercano freneticamente dei saggi o perlomeno dei normodotati, ma la classe politica della sinistra si trova improvvisamente a corto di nomi. Governo a sorteggio. Una grande lotteria abbinata al festival di Sanremo deciderà il prossimo capo del governo. Febbrili trattative per gli abbinamenti ma anche grossi rischi. Con Rossi e Turigliatto abbinati ad Al Bano si rischierebbe una crisi del Festival. Interim vescovile. Grazie all’astensione di Giulio Andreotti carrozzato Pininfarina, la Cei ha offerto al governo italiano una soluzione veloce e indolore: un governo monocolore formato solo da vescovi. I porporati-ministri saranno tutti sposati ed eterossessuali, per cui la pratica sui diritti delle coppie di fatto verrà automaticamente archiviata.
da Claudio Urbani
Sicuramente deve essere uno dei credi fondamentali di Berlusconi. Manessuno si è scordato Tremonti, eletto nelle lista Dini passato poi aForza Italia; il senatore Grillo, appena eletto nel centrosinistra esubito acquisito, il cui voto fu fondamentale per non far eleggereSpadolini presidente del senato; nel 2001 accolse a braccia apertel’unico senatore eletto nella lista di Di Pietro; Di Gregorio, sempre diDi Pietro – ma dove li sceglie?- eletto nella commissione difesa delSenato con i voti del Polo e quindi abile arruolato. Ora tuonascandalizzato per passaggi dal Polo a sinistra??? Boh…