da Marcello Ugliano, Potenza
Ho letto il suo intervento su Io Donna a proposito della scomparsa, più auspicabile che reale, dei nomi savoiardi dalla toponomastica nazionale, in cui veniva citato il paese di Savoia. Forse non tutti sanno che in origine tale paesino si chiamava Salvia e fu ribattezzato dopo il purtroppo fallito attentato ad Umberto I dell’anarchico Giovanni Passannante, nativo di Salvia. Passannante trascorse gli ultimi anni della sua vita murato vivo in una cella sotto il livello del mare all’Isola d’Elba, e il suo cervello è tutt’ora esposto al Museo Criminologico. Da alcuni anni sono in corso iniziative per restituire a Salvia il suo nome originale.
da Gigi Forzese
Mi domando: se questa legge indulto salva Previti,quorum o non quorum,due terzi o non due terzi, l’avesse presentato il governo Berlusconi,la sinistra dall’opposizione lo avrebbe votato?Molto probabilmente no,non sarebbe quindi passata e il giorno dopo si sarebbe brindato ad una grande vittoria civile.Voltagabbana!
da Paolo Beretta
Sono abbastanza impressionato da quello che ho letto e visto. Condivido le preoccupazioni di Freda e mi auguro, anche se ci credo poco, che tutta la vicenda venga rivista dalle autorità. Caro Claudio, posso anche essere d’accordo con te su Capuozzo, quello che però mi lascia perplesso è: come mai lo stesso Capuozzo + cameraman hanno avuto accesso al luogo del misfatto senza particolari problemi, mentre Paoni viene massacrato di mazzate e gli vengono sfasciate le macchine fotografiche? Visto che non credo alla tesi che Paoni avesse l’alito cattivo, qualche dubbio mi viene.
Non c’ero, non lo so, ma prima di dire cose così gravi vorrei avere testimonianze e prove un po’ più serie (csf)
Carta Canta di Marco Travaglio – Repubblica.it
“Bisogna innanzitutto combattere la corruzione, fenomeno ancora vivo, come prova il 42° posto che l’Italia ha ottenuto nel 2004 nella classifica di Transparency International, l’autorevole Ong indipendente che si batte contro i fenomeni di corruzione . Daremo maggiore attenzione sia ai reati connessi all’attività amministrativa, come la corruzione, sia alla criminalità economica, che falsa le condizioni di concorrenza e di mercato. Il Codice Etico è uno strumento che vuole garantire nella sottoscrizione di accordi commerciali il rispetto dei diritti umani, sindacali. e la lotta alla corruzione, quale percorso fondamentale in materia di responsabilità sociale delle imprese e di dimensione sociale della globalizzazione”.(“Per il bene dell’Italia. Programma di governo 2006-2011” presentato dall’Unione e sottoscritto da tutti i segretari di partito del centrosinistra nell’aprile 2006).
“L’Ulivo decide di non cambiare. La proposta di legge sull’indulto approvata definitivamente in commissione Giustizia il 18 luglio non sarà modificata in aula. Il provvedimento di clemenza di 3 anni comprenderà anche i reati contro la Pubblica amministrazione, dalla corruzione alla concussione all’abuso d’ufficio, e i reati finanziari, societari e fiscali”.(Ansa, 20 luglio 2006).
“Se non lasciamo nel testo la possibilità di far beneficiare dell’indulto anche Cesare Previti, Forza Italia non voterà con noi questo provvedimento. E vorrei ricordare a tutti che il quorum per farlo passare è di due terzi”.(Pierluigi Mantini, capogruppo dell’Ulivo in commissione Giustizia, Ansa, 20 luglio 2006).
di EUGENIO SCALFARI (Repubblica)
…dichiaro che condivido invece al cento per cento la posizione di Di Pietro sul provvedimento di indulto preparato dal ministro della Giustizia, sul quale la Camera discute oggi e probabilmente voterà domani. Sono molto stupito che quel provvedimento abbia il sostegno di tutti i gruppi del centrosinistra, compresa quella sinistra radicale che spacca il capello in quattro sulla necessità che il governo sia “discontinuo” rispetto alla politica e alla legislazione ereditate da Berlusconi…Tutto l’articolo
da Marco Colantuono, Torino.
Premetto che non sono un gran tifoso, prima del mondiale non sapevo neanche che esistesse Materazzi o che il buon Zidane nel gioco di testa (e di tacchetti) si fosse già espresso ai livelli di questo mondiale. Ma sinceramente non riesco ad accettate questo vittimismo supino. Che piaccia o no, sempre negli incontri i contendenti cercano di innervosirsi a vicenda: perfino Emmanuel Lasker, grande campione di scacchi, cercava di infastidire gli avversari fumando sigari puzzolenti e sbuffando il fumo in faccia all’avversario. la giusta affermazione “*se esistono le regole, vanno applicate.” *dovrebbe valere sempre ma non mi risulta che Poulsen sia stato squalificato (e un sacco di altri calciatori). Solo adesso si è scoperta la giustificazione della provocazione, da parte di un signore che non ha neanche voluto consegnarci la coppa, da un francese che ha incassato soldi italiani ma sempre disprezzandoci e da un altro signore che ancora si rode dal 1970. La schiena diritta si vede da tante cose, mi sembra invece che in base a non so quale ragionamento la FIGC e la massa dei giornalisti condividano il giudizio della FIFA. Invece l’Equipe, giornale francese, disapprova la FIFA e avanza il sospetto che sia solo una rivalsa di dirigenti partigiani e delusi. Aspetto di vedere un sacco di provocatori squalificati. Fino ad ora, di squalificati ho visto solo altre persone.
da Muin Masri
La gente è tutta uguale, ha solo idee diverse. Le persone non puzzano, ma sudano. Si può dimenticare tutto, ma non la propria madre e il suo profumo di pane. Gli uomini si vergognano quando piangono perché pensano a se stessi, invece le donne no perché piangono il mondo. Si può fare a meno di guardarsi allo specchio, cambiare i vestiti, fare la doccia tutti i giorni, ma non di una matita e di un foglio. Gli uomini hanno appreso dalla religione solo come celebrare i matrimoni e i funerali. Gli animali sanno l’amore senza che nessuno abbia mai insegnato loro il Vangelo. Le mamme non smetteranno mai di cantare la ninna nanna a bassa voce. Il male uccide senza motivo, il bene cerca giustificazioni per i suoi crimini. Aspettare una vita seduto vicino al fiume per vedere il cadavere del tuo nemico scendere verso l’inferno può essere beffardo perché rischi di vedere la sua anima farti le linguacce salendo in paradiso.
da Gianluca Freda
Caro Marco Riccini, il link alla “sequenza dell’estintore” è www.avvelenata.it/g8/carlo.html (avevo dimenticato la “l” finale). Si vede benissimo l’estintore fuoriuscire dal lunotto posteriore della jeep dei carabinieri. Del resto, solo abbandonandosi alla disinformazione ripugnante della TV si può credere che un ragazzo se ne vada in giro per le strade di Genova portandosi un estintore al guinzaglio.
da Gianni Guasto
Non ci sarà nessuno stato Palestinese. Mai. Perché é troppo tardi per realizzarlo, perché non resta più terra libera da assegnare con confini certi. Tutte le road maps, tutti i muri che segano in due le case, le famiglie e le vite, tutti i piani che disegnano uno stato palestinese sbriciolato in bantustan, o incapsulato dentro Israele come la Repubblica di San Marino lo é in Italia, sono una penosa presa in giro per tutti, arabi e israeliani. La politica del fatto compiuto, nel sogno inconfessato dai più e proclamato da una minoranza, di un Grande Israele, con la politica dei fatti compiuti, della disseminazione e della crescita a dismisura dei settlements (che poi non si possono più abbandonare, né lasciare indifesi) ha condotto Israele in un vicolo cieco, e forse é irrimediabilmente passato il punto di non-ritorno. Il futuro é un incubo senza fine, e in fondo ad esso cé, nel migliore dei casi, uno stato unitario, che non sarà più lo Stato Ebraico del sogno sionista, ma auguriamocelo- la patria di più etnie e di tre Religioni. Ma questa é probabilmente una pietosa illusione. (…)
(da Affari Italiani)