da Oreste Tappi, Roma
Caro Grondona, poiché il latino è il campo principale delle mie attività, sento il suo latinorum (sciatto e recidivo) come una mancanza di rispetto per il mio lavoro. Le sembrerà esagerato, ma per me è così. P.S.: nonchalance si scrive tutto attaccato (e deriva dal latino non-calere, cioè non riscaldarsi). Ma l’italiano proprio non le piace?
da Vittorio Grondona – Bologna
Nelle mie frequenti trasferte a Napoli avevo notato che nelle tarde ore serali alcuni ragazzini svuotavano letteralmente i cassonetti dei rifiuti posizionati lungo le strade per poi rovistare con maggiore tranquillità il contenuto sparso ovunque sulla sede stradale e sui marciapiedi. Parlo di alcuni anni fa, quindi non so se le cose nel frattempo siano migliorate. Comunque vorrei consolare la signora Isabella Guarini: anche a Bologna se non è zuppa è pan bagnato. I rifiuti stanno sparsi ovunque, tranne che nei cassonetti. Sono situazioni queste successive al ricorso ad ogni costo al risparmio di personale nelle attività di pubblico interesse per le quali si è preferito l’affidamento ai privati senza prevedere peraltro dei controlli seri. Sono pertanto spariti gli spazzini comunali di quartiere che qualche anno fa circolavano più volte al giorno sullo stesso percorso coi loro arnesi del mestiere contribuendo concretamente a mantenere la città molto più decorosa di adesso. A conti fatti forse costavano addirittura di meno di questi monopoli privati strapagati e quotati in borsa.
Satira Preventiva di Michele Serra (grazie a Paola Bensi)
Lacostruzione del Partito democratico arranca. Ds e Margherita non hannoraggiunto un accordo: Fassino vuole l’ingresso nell’Internazionalesocialista, Rutelli nell’Ordine dei Domenicani
Ache punto è la costruzione del Partito democratico? A che punto è lacostruzione del Partito democratico? La stessa domanda va posta duevolte perché Ds e Margherita non hanno ancora raggiunto un accordo sulportavoce unico. La soluzione del doppio portavoce, sia pure in unafutura sede comune, è la più probabile, ed è già stata sperimentata, ingran segreto, una conferenza stampa con due microfoni ai lati oppostidella sala, e i due portavoce che si contendono l’attenzione deigiornalisti offrendo il rinfresco più appetitoso, indossando costumivariopinti e cercando di dare la risposta più rapida ed efficace,bruciando sul tempo il rivale. CONTINUA…
da Isabella Guarini
Caro CSF, da qualche tempo l’estate è particolarmente calda sia per il clima infuocato sia per le guerre che scoppiano tragicamente, non solo le vere ma anche quelle per l’esplodere di annosi problemi non risolti, come la raccolta dei rifiuti a Napoli. Non so più quante volte ho scritto del degrado in cui versa la città ciclicamente da decenni. Siamo costretti a vivere con il fetore e montagne di rifiuti per le strade, che sono l’habitat naturale per blatte, topi e zanzare. Un inferno riportato dalla stampa nazionale e internazionale, mentre la “intellegentia” locale, imitando lo struzzo, che di fronte a tanta monnezza forse non dormirebbe più con la testa nascosta, continua a lanciare progetti per la riconquista del Paradiso perduto. Speranza impossibile a realizzarsi. Infatti Goethe, in una lettera da Napoli, aveva definito la città un Paradiso abitato da Diavoli.Help!
da Muin Masri
Abdul un giorno mi disse: “Sono nato nella Terra Santa, ma avrei voluto una casa meno disumana. Il mio nemico è stato scelto dal Signore come eletto, ma non mi lascia pregare in pace. Il mondo mi ama e vuole liberarmi, ma ogni giorno aggiunge un nuovo anello alla catena della mia prigione. Sono nato in un giorno di coprifuoco. Mio figlio è stato partorito durante la guerra. Desideravo sapere che profumo ha la libertà e mi sono trovato per dieci anni in galera. Aspiravo a fare l´insegnate di storia e faccio il falegname. Niente mobili, porte o persiane, costruisco solo croci di legno di ulivo. E´ pregiato, sai, e ha un sapore così lontano, così famigliare… vorresti provarne una?”.
da Gianluca Freda
Caro Poggi, lei ha ragione. In effetti la foto del filmato (foto 1) è più nitida e si vede bene uno scarpone che respinge l’estintore lanciato da un manifestante, scarpone che risultava poco visibile nella foto (più scura) del sito da me indicato. Vorrei però far notare: a) nella foto 2 si può vedere che sono i poliziotti, più che i manifestanti, a portarsi in giro estintori per le strade di Genova. b) nella foto 3 si vede il ragazzo che lancerà l’estintore – poi respinto dallo scarpone – mentre si china per raccoglierlo. L’estintore non sembra appartenere ai manifestanti e si trova a terra proprio in prossimità del lunotto posteriore della jeep, che è già spaccato. Da dove è venuto? Con cosa è stato rotto il lunotto posteriore? E’ inverosimile pensare che per farlo sia stato usato, e poi gettato fuori, proprio l’estintore? In ogni caso, nel filmato a cui appartengono le foto, si vede bene che Carlo trova l’estintore per terra in quel momento e che non se l’era certo portato dietro. Per quanto riguarda la questione del taglierino dia un’occhiata qui: http://www.piazzacarlogiuliani.org/pillolarossa/modules.php?name=News&file=article&sid=106&mode=&order=0&thold=0
Signor Oreste Tappi, grazie per avermi corretto un evidente lapsus. Una cosa però non capisco: perché mai dovrei scrivere come vuole lei? Nessuno poi le impone di leggere il “latinorum” che odia tanto… Invece lei non solo lo legge, ma desidera nel contempo approfittare dell’occasione per fare pubblicamente sfoggio della sua cultura simulando nel contempo un’abile, ma antipatica non chalance. Mi usi pertanto una cortesia signor Oreste Tappi, per il futuro provi ad ignorare le mie locuzioni latine… Entrambi ne saremmo felici ed eviteremmo nel contempo di sparlare inutilmente.
da Vittorio Grondona
Un altro “sinistro” schiaffo alla miseria!
Il venerdì normalmente è un giorno di preghiera collettiva e di affari da concludere; i mussulmani sono fatti così, preferiscono pregare assieme prima di ogni accordo commerciale, si sentono più onesti e sicuri. Il prossimo venerdì, però, sarà diverso perché il sentimento generale sarà condizionato dalla guerra e dalle fosse comuni. Questa popolazione può supportare ancora a lungo la sottomissione, la miseria e le ingiustizie, ma ha il terrore di finire tutti insieme nelle fosse comuni come animali.In Oriente questo venerdì Sultani, Re, Governanti e Dittatori rimarranno rinchiusi nei loro palazzi aspettando tra speranza e paura che le piazze si svuotino e che la polizia faccia il proprio lavoro con rigore. In Occidente giornalisti e analisti scriveranno che gli arabi hanno bruciato bandiere e giurato vendetta e morte al mondo civile. Bin Laden e i suoi seguaci e Bush e suoi amici amano questi venerdì di fuoco e di preghiere.
da Alberto Arienti
Siamo qui ancora a raccontarci le fiabe piene di gente che sta in galera per avere rubato dei mandarini. Ma se c’è gente che ha ucciso ed è uscita dopo dieci anni! (A parte che col prezzo attuale della frutta…)