( inviata da Virgilio Mancini )
Come dice il ministro D’Alema, bisogna avere rispetto per i casi di coscienza. Quello che non può aggiungere ( e lo facciamo volentieri in sua vece ) è che la coscienza, come la tiroide, è una ghiandola a rischio di ipertrofia. Con una differenza decisiva, però: che mentre i casi di ipertiroidismo mettono a repentaglio solo la salute dei loro portatori, i casi di coscienza sovente hanno il difetto di scaricare i danni sulle persone circostanti. E’ esattamente quanto si è rischiato in questi giorni: la coscienza di otto persone ipercoscienti minaccia di distruggere il fegato di una ventina di milioni di elettori di centrosinistra, i quali ( dopo quello che hanno passato nella precedente legislatura ) davvero non vorrebbero che il governo Prodi finisse in cocci per una disputa sulla quantità di derrate da spedire al contingente di pace italiano a Kabul. Parrà singolare agli otto amici in questione, ma pure noi abbiamo una coscienza. Solo che siamo, nel campo, dei normodotati, e dunque riusciamo a tenere sotto controllo le impellenze. Forse ci aiuta il cinismo. Forse il pudore.
da Vittorio Grondona – Bologna
Gli impegni vanno mantenuti. Sissignore. Proviamo però ad ipotizzare per un momento a cosa potrebbe succedere di imprevedibile fra venti anni circa. Oggi, l’unica cosa certa sull’alta capacità ferroviaria progettata in Val di Susa per il futuro ipotetico massiccio trasporto ferroviario delle merci, è l’attuale accordo internazionale. Sicuramente le larghe vedute dei managers tecnici che hanno portato avanti il progetto saranno di ottima qualità, ma rimane ragionevole un grosso dubbio sull’attendibilità dei dati di traffico ipotizzati a tale distanza temporale. Nessuno sa se tra venti anni ci sarà qualche altra Fiat da favorire politicamente ed economicamente rispetto alla rotaia o se sarà inventata qualche altra nuova tecnologia più idonea al trasporto delle merci tanto da rendere inutile od addirittura fastidioso l’indispensabile nuovo tunnel ferroviario del famoso corridoio 5. E’ facile sempre dire che ci siamo sbagliati. Qualche volta è necessario pensarci bene prima. Le passate irresponsabili politiche italiane pro gomma, nei porti hanno seppellito sotto il cemento le rotaie dei treni ed in numerose città quelle dei tram. Ora si parla di cabotaggio e di inquinamento…
da Carla Bergamo
Trovato il nuovo partito di Romanone Prodi, “Ce la puoi fare Italia”. Non male. Lo si può usare anche ai mondiali, senza confoderci con gli italforzuti. In fondo noi siamo proprio così, un poco indecisi anche nell’ottimismo.
Da Andrea Giacomoni, Ferrara
Sono indignato. La Piaggio usa una canzone di Gaber (libertà non è star sopra un albero, non è neanche il volo di un moscone…etc) per dirci che libertà è avere un motorino. Mi ci giocherei la moto che chi incassa i diritti d’autore frequenta una casa con tanta libertà e nessuna partecipazione.