da Pier Franco Schiavone
Larticolo di Salvini é razzista e becero. La cosa che mi fa incazzare è che sia razzista uno come Salvini che dovrebbe temere la presa per il culo perenne da quando i geniali caporioni della Lega hanno deciso di mandarlo in TV. Sbrindellato, con quella specie di verdastra appendice del cervello al collo, Salvini è semplicemente sgradevole, come tutti in razzisti, in più lui non brilla per competenza, basta vedere i suoi inutili interventi in televisione. Ha laspetto e le parole di un bambinone che ignora la storia di questo Paese che ha la sventura di averlo come cittadino. Salvini rappresenta lennesima prova dellinadeguatezza di Bossi come politico, dato che sceglie personaggi di tale risma. Mi piacerebbe capire poi da Urbani per quale strana ragione un atleta della nazionale di calcio debba mostrare il verde Gheddafi o simil padano, stiamo scherzando?
da Paolo Beretta
Qualcuno avverta Salvini che dal 1997 è attivo l’accordo di Schengen, per cui può tranquillamente prendere baracca e burattini e trasferirsi nella “sua” Repubblica Federale Tedesca. Lui sarà finalmente soddisfatto, noi ce lo saremo levati dalle palle e i tedeschi apprezzeranno sicuramente la sua vérve comica. Non ditegli però che, in Germania, il tasso di terroni è piuttosto elevato: potrebbe ripensarci e restare in Italia.
da Alberto Arienti
Tutte le opinioni sono da rispettare, anche quando non sono rispettabili. Ma quelle di Salvini sono opinioni? O sono solo provocazioni? Una volta chi aveva opioni simili si guardava bene dall’esprimerle perchè si vergognava, adesso sa che pagano (almeno presso un pubblico di “amatori”). Non abbiamo sdoganato un po’ troppa immondizia?
da Muin Masri
Caro CSF, per colpa della mia testarda morale mi trovo spesso a dovere subire me stesso fino ad entrare in una spirale autodistruttiva. Tra poco ci risiamo… All´inizio avevo preso una decisione irremovibile: questa Italia non merita di essere tifata. E incontro dopo incontro sbuffavo il mio disappunto a tutti quelli che si trovavano nei paraggi senza trovare nessun cenno di resistenza. Poi è arrivato quel lampo di Grosso e io mi sono di nuovo innamorato come un cane in perfetta solitudine. Domenica si sta avvicinando a grandi passi e io non so cosa fare: smentirmi o subirmi?
Chi sono gli spioni? I nostri 007, ma fanno il loro lavoro di spioni per la nostra sicurezza. Poi ci sono gli spioni per una manciata di caramelle, questi ultimi non hanno giustificazioni e qualche volta fanno i giornalisti. Tuttavia nemmeno gli spioni legali si comportano sempre come devono, a volte deviano e ci danneggiano. Gli spioni che hanno sequestrato lImam hanno agito illegalmente e ci hanno creato problemi, esponendoci a possibili atti di ritorsione, inoltre hanno danneggiato seriamente le indagini dei magistrati. I magistrati milanesi stavano indagando sullImam, lo stavano intercettando e, se coinvolto nel terrorismo internazionale, lavrebbero incastrato. Ma sono arrivati loro e hanno sottratto un elemento decisivo di prova alla magistratura. Chi sono i boccaloni? Tutti quelli convinti dai troppi film americani visti, e da Cossiga, che i servizi segreti possano commettere qualunque abuso. Insomma tutti quelli che equiparano la liberazione di un sequestrato, con qualche forzatura della legalità, al suo esatto opposto, il sequestro di un individuo.
da Rocco Ciolfi, Arce
Va bene Moggi che, poveraccio, c’aveva talmente tanti cazzi in piedi che gli sarebbe stato impossibile fare a meno del telefonino. Capisco pure il savoiardo: quando l’ormone scalpita per acquietarlo non stai lì a farti problemi, da buon aristostronzo alzi la cornetta e prenoti la moretta. E poi ancora Ricucci, Fassino, Fazio… Ma che due capi tra i più alti in grado del Sismi si facciano beccare col sorcio in bocca al telefono sa proprio dell’incredibile. Qui si va ben oltre il penale, qui si sprofonda nel ridicolo.
da Gianni Guasto
Volevo ben dire: ai tempi dellabufala Telekom-Serbia, il nome di -si fa per dire- “copertura”attribuito a Prodi (Mortadella), mi aveva dato l’impressione che glispioni di casa nostra avessero smarrito la loro leggendariaintelligence.Ora, dal momento che mai dallo pseudonimo “Betulla” sareiriuscito a risalire al nome di Renato Farina per mezzo della sempliceintuizione, mi devo ricredere sull’acume dei medesimi.La differenzatra uno pseudonimo che funziona e uno pseudonimo trasparente é lastessa che passa tra un’identità che si vuol mantenere coperta, ed unache si vuol far conoscere a tutto il mondo. Quindi, in entrambi i casi,i Servizi hanno eseguito bene il compito che “qualcuno” (nome incodice?) aveva loro loro assegnato. Bravi.
da Biagio Coppola
Son convinto, e credo di non essere ‘lunico, che quella partita ci costò la coppa Julies Rimet. Nel 1970 eravamo più forti del Brasile, checché se ne dica, loro avevano un attacco stellare ma noi dietro, in difesa, avevamo un muro invalicabile (Albertosi Burnich Facchetti Cera e Rosato) e senza nulla togliere ai calciatori di oggi vorrei sapere chi si poteva permettere il lusso, per esempio, di lasciare in panchina tale Gianni Rivera ? In quel pomeriggio assolato di metà giugno ai 2 mila metri di Città del Messico i nostri ragazzi diedero il massimo lasciandoci in eredità una partita che non sarà mai dimenticata ma che, purtroppo, li spompò talmente che col Brasile risultarono letteralmente groggy.Calma, dunque, con i paragoni tra quella nazionale e quella di oggi.Tra ‘laltro il livello medio delle squadre quest’anno è davvero mediocre non fosse alyro che non si vedono in giro non dico dei Pelè ma qualche Gerson Tostao Jairzinho ecc.
da Claudio Urbani, Roma
Molto interessante l’art. di Salvini, sono opinioni e come tali rispettate, se poi condivise questo lo decide singolarmente ogni lettore. Chiaramente moltissime cose, anzi quasi tutte, personalmente le condivido, ma non come divisione geografica: sono tutte negative solo se sono al disotto del Po? Lasciamo i gusti alimentari, anche a me piace moltissimo il risotto, ma non che la mafia la ‘ndrangheta e la sacra corona unita come fenomeno malavitoso non sia assolutamente da condannare, ma la “mala del Brenta”? Ed il tifo violento e becero, solo quello napoletano, ed ad esempio quello bergamasco ben noto, non è altrettano da censurare? Il calcio corrotto è solo quello dei Rolex -che per inciso corruzione non era-? Il processo di calciopoli, se vogliamo dirla tutta vede squadre ben al disopra del Po! Se un fatto è negativo è negativo sempre, a qualunque latitudine, da chiunque sia fatto, nord sud centro ed altro. Mi auguro anche io che un atleta padano possa esibire qualcosa di verde e sia applaudito, ma che sia anche applaudito l’atleta con qualsiasi altro simbolo o colore, ad esempio giallo-rosso di “Roma Ladrona”
da Giorgio Trono
Dopo essermi sciroppato per una ventina di volte di fila i due gol dell’Italia che Sky manda in onda ininterrottamente, dopo aver sentito commenti di amici, parenti ecc. che vivono da Bari a Oslo da Vienna a New York credo di poter dire che finalmente anche noi e per noi intendo i minori di 30 anni, abbiamo la nostra Italia-Germania da raccontare ai nipotini. Per gli under 30 l’Azteca più che uno stadio era un pallone di calcio e l’esultanza di Tardelli non poteva rimanere impressa all’età di sei anni o meno. E nella ubriacatura collettiva non potrò mai dimenticare l’urlo lanciato dallo zio Bergomi, che alla fine non ce l’ha fatta più a trattenersi: ANDIAMO A BERLINO!