da Virgilio Mancini
Dopo l’abominevole strage di Cana, anche Condoleeza Rice si è resa conto che un cessate il fuoco è urgentissimo, troppo tardi però. Potevi risolvere la questione a Roma cara Condi, non l’hai fatto e hai sbagliato. Adesso tutto il mondo deve esercitare pressione sul governo israeliano affinché cessino questo tipo di operazioni. Israele sta conducendo questa guerra in maniera criminale e penso che si può tranquillamente affermare che il massacro di ieri sia stato un atto di terrorismo di stato. Forse adesso i tifosi” di Israele la smetteranno di tediarci con le loro inutili e dannose faziosità sui principali quotidiani italiani.
da Alessandro Ceratti
Ragazzi, noi della Lista di Pietro quello che potevamo fare l’abbiamo fatto. Adesso fate voi quel poco che potete fare. In particolare ricordarsi di queste cose quando decidete per chi votare. Perché se no fareste esattamente come le centinaia di parlamentari di centrosinistra: pervicaci nella loro ostinazione. Capaci di borbottare e lamentarsi salvo poi agire operativamente come i deputati agiscono da decenni: facendo i loro porci comodi, promuovendo i loro piccoli e grandi inciuci. Avete notato poi come è cambiato l’atteggiamento dei media nei confronti di IDV? I primi giorni lo scandalo era tale che si riferiva compitamente della protesta di Di Pietro. Poi è rapidissimamente diventato un rompicoglioni, una scheggia impazzita che mette a rischio la maggioranza per un po’ di visibilità da primadonna. Vi assicuro: Di Pietro, noi dell’Italia dei Valori avremmo volentieri fatto a meno di questa visibilità.
da Vincenzo Rocchino, Genova
“Lo sconto di pena sarà revocato se chi ne ha usufruito commette, entro cinque anni dalla data di entrata in vigore della legge, un delitto non colposo per il quale riporti la condanna a pena detentiva non inferiore a due anni”; come dire: potete continuare a delinquere, ma solo un po’. Caro Csf, i commenti li ho fatti nel mio precedente post. La cambiale firmata da Berlusconi a Previti, è stata pagata dal governo Prodi. Il prof. ci sta meravigliando davvero!
da Vittorio Grondona – Bologna
La furbizia di una persona è tanto più grande quando riesce a far fare agli altri quello che vuole. Gira che ti rigira il Cavaliere è riuscito finalmente nel suo intento. Casini da buon democristiano ha capito e si è associato nel nome di Dio. L’ingenua sinistra si beccherà le inevitabili critiche e ne pagherà amaramente le conseguenze. Così è la politica, se non si è capaci di farla bisognerebbe avere il buon senso di lasciarla fare ai professionisti. Buon lavoro Giustizia!… Per te non è cambiato niente, farai comunque i processi e prenderai atto solo alla fine che avrai lavorato per niente. Anche tu ordine pubblico, ora sai che il tuo coraggio e la tua abnegazione non contano proprio nulla per chi ti comanda. In tutto questo paciugo spero almeno che oltre ai grandi delinquenti faranno veramente uscire dal carcere anche qualche ladro di mandarini. Non ci metto però la mano sul fuoco, per i poveracci i cavilli burocratici sono sempre infiniti… E’ sufficiente aver rubato due mandarini in date diverse ed ecco che il colpevole continuerà a marcire in galera. State all’erta creditori di Parmalat e compagni, con giustizie di questo tipo prima o poi in galera ci metteranno voi!..
da Muin Masri
Samira aspetta e, come tutte le spose, nell’attesa si fa bella, si profuma,si mette il lungo abito bianco. Si siede davanti allo specchio per pettinarei suoi capelli che con il tempo sono diventati grigi. Sì, perché Samira non lo sa o non vuole sapere, ma il suo Munib non c’è più, è stato ucciso in un giorno che non era nè di guerra nè di pace, ma mezzo e mezzo: era una giornata di ritiro. Lui le aveva promesso che sarebbe ritornato appena finita la guerra a Beirut. Lei lo aspetta nonostante siano passati ventiquattro anni dal loro giuramento. Ieri qualcuno dei suoi famigliari, approfittando dalla sua momentanea assenza, ha preso il vestito e lo ha fatto in mille pezzi. Samira, tenace com’è, non si è data per vinta. E’andata immediatamente da Nadia, la vecchia sarta del quartiere, la migliore, quella del primo vestito, che ora non ha più gli occhi per cucire, ma che, con pazienza e con l’aiuto delle altre donne, ne ha fatto uno più nuovo e moderno. Samira aspetta il suo sposo e, come tutte le spose, nell’attesa dorme con il suo vestito bianco.
da Isabella Guarini
Caro Ceratti, con la globalizzazione in corso ritengo necessario il risporverare le radici della nostra lingua, il latino, il greco, specilmente per mio dialetto, o il francese e lo spagnolo. Il latino è più somigliante all’italiano perciò più facile da ricordare a memoria. Io penso che parlare di pace sia superfluo se ne hanno scritto i poeti di tutti i tempi, basta rileggerli. Ascolta Ovidio nei Fasti come evoca la pace, immaginando di stare presso l’Ara Pacis, quella di Augusto a Roma, non quella di Meier : “Frondibus Actiacis compos redimita capillos/Pax, ades et mitis in orbe mane!” Unicuique suum ovvero “A ciascuno il suo” è il titolo di un romanzo di Sciascia, che a voi della lista Di Pietro dovrebbe piacere molto!
No comment.
No, no. Comment! Chi aveva qualche dubbio sulla superiorità della sinistra sulla destra si renda conto che siamo riusciti in pochi mesi a fare quello che Berlusconi non era riuscito a fare in cinque anni: liberare Previti. Per di più facendo finta che fosse inevitabile per sfoltire le carceri e dimostrare un po’ di clemenza nei confronti di molti poveri diavoli. Cosa palesemente falsa. (csf)
Marco Travaglio per l’Unità
Caro direttore, dopo aver difeso Renato Farina prezzolato dal Sisde e avermi qualificato «squadrista» sul Foglio di Giuliano Ferrara (già celebre per aver definito «omicida» l’Unità), Adriano Sofri ha riempito ieri alcune colonne dell’Unità medesima per insolentire, senza più far nomi, non solo il sottoscritto, ma tutti coloro che, anche sull’Unità, hanno contestato l’estensione dell’indulto ai reati finanziari, fiscali, societari, contro la Pubblica amministrazione, contro la vita e la salute dei lavoratori. segue
da Walter Vanini, Carona (Bergamo)
Che l’orizzonte politico e culturale della Lega non fosseparticolarmente ampio credo fosse ormai noto. E il protratto silenzio degli esponenti leghisti all’indomani della sonora bocciatura della devolution al referendum risulta più che eloquente. Insomma tanti anni di travaglio politico padano hanno prodotto solo la secessione, addolcita poi in devolution per opportunità politica all’interno della casa delle libertà. Ora dopo il secco no degli italiani a questa aberrazione, il lungimirante esecutivo padano si ritrova a brancolare nel buio senza uno straccio di idea. A meno che l’intellettuale del gruppo, l’ex ministro Calderoli, abbia un’illuminazione,anche una sola. Ma la vedo dura.
Ammappete! Il sig. Tappi riprende per il suo latinorum Grondona (uninoffensivo “obtorto collo”) e Isabella Guarini, con evidente sprezzodel pericolo, si produce in un UNICUIQUE SUUM, tutto maiuscolo perchésta addirittura nel titolo. Ma pure Grondona non demorde. Fa finta diniente e zac, ti lascia piombare tra le righe un “con non chalance”. Nonso se nell’indulto appena approvato sono condonati anche francesismi elatinorum, però io, anche sono della Lista Di Pietro, dichiaro la miaassoluta disponibilità ad incorporarli.