da Vittorio Grondona – Bologna
Proprio oggi ne ho imparata una nuova. Spero che siano solo chiacchiere di radio scarpa, ma se malauguratamente fossero fatti veri saremmo veramente alla frutta della serietà. Alcune aziende, statali per lo più, pur di liberarsi dell’operaio o dell’impiegato anziano che ha già maturato l’età della pensione, aggiungono alla liquidazione l’ammontare di due o tre anni del bonus previsto da Maroni. Chissà quale statistica andranno ad alimentare queste persone… Si possono fare tutte le leggi di questo mondo, anche le più sceme come quella a cui mi riferisco, ma i tagliatori di teste se ne fregheranno sempre perché con i soldi degli altri possono superare tranquillamente ogni tipo di ostacolo alla loro strapagata missione.
da Carla Bergamo
Materazzi il boia è stato accusato di avere detto più cattiverie in quei pochi secondi di quanti ne potrebbe dire Le Pen o Calderoli in un comizio, e alla fine siamo scivolati sul solito, scontato maschilismo più becero e stupido. Ma probabilmente più perdonabile del razzismo. Perchè nel comune pensare è evidentemente peggio dire a uno “sporco negro” che dare della puttana alla mamma o alla sorella. Questo tipo di offese è infatti considerato “normale” sui campi di calcio. Ma se uno che so, del Togo, avesse detto all’unico bianco (Zidane?) della squadra francese “sporco bianco”, sarebbe stato ammonito? Cos’è il razzismo in verità? Anche qui si discute molto, anche se il più delle volte non si riesce a capire chi dice negro a chi, visto che le misture sono tante che alle volte basta un tono un po’ più chiaro per fare la differenza! Il fatto è che quando si insulta qualcuno, si va a cercare sempre il punto più debole, così al nero dirai qualcosa sulla sua razza, agli Italiani “magnaspaghetti”, oppure, come è stato detto a me, “popolo di berlusconini”, e via dicendo. Insomma, a me che Zidane sia “un grande campione” me ne fa un baffo. Come essere umano, invece, ha molto da imparare.
da Gianni Guasto
Da tempo mi chiedo se sia utile prendere in considerazione il contenuto specifico di ogni esternazione di Cossiga, piuttosto che la forma, che é quella dell’evacuazione, della tracimazione irresistibile: vero é che la carica di Presidente Emerito non può essere liquidata via con la diagnosi della mutua, ma non si può fare a meno di osservare che le sue sono piuttosto prepotenti emissioni, urla di “ci sono anch’io!” (segno che assurgere alle più alte cariche dello Stato può non essere sufficiente alla costruzione dell’identità), come quando va dal neoeletto Presidente della Camera a dirgli: sà, io sono il secondo marxista d’Italia. E chi se ne frega, si potrebbe rispondere se l’etichetta lo consentisse. D’altra parte, quando la scena é occupata da Cannavaro e dalla Melandri, rimanere in platea può essere un dolore atroce, insopportabile. C’é il rischio di evaporare.
da Vincenzo Rocchino, Genova
Caro Csf, i comportamenti da delinquente di Zidane (recidivo), seppure professionista campione della pedata (e della testata), e del supposto provocatore (a parole), di Materazzi, nel gioco del calcio possono starci, perché sappiamo quanto talvolta sale la tensione in campo e quanto diventa importante vincere; quello che a mio parere non ci sta sono certi comportamenti da sapientone, di chi pretende di “sapere cosa è successo in campo”, e perciò inevitabilmente cade nel ridicolo, come nel caso delle scusa dell’emerito Cossiga, alle ambasciate di Francia e Algeria. Fa un caldo boia. Meglio, potendolo, e chi se non l’emerito, lo può più di lui?, andarsene al fresco.
da Oreste Tappi, Roma
Per me, insegnante banalmente buonsensaio, la cosa principale è che con un mese di stipendio di Materazzi e di Zidane ci si potrebbe migliorare la scuola, così almeno non si sentirebbe più Carlo Verdone (io l’ho visto a Blob) magnificare uno striscione “popolare” che diceva “Aridatece la Gioconda”, perché avrebbe imparato che la Gioconda ce l’hanno i Francesi perché a Parigi ce l’ha portata Leonardo in persona impacchettata sotto braccio, e si sarebbe chiesto il perché. E tanti sventolatori del tricolore italiano saprebbero che esso deriva da quello francese, e perché.
da Massimo Minelli
Se si sta male in Italia io farei (come spero di fare giorno per giorno) qualcosa per stare un po’ meglio ogni giorno, non aspettando 4 o 12 o 24 anni che altri (che fra l’altro in questo caso umanamente disprezzo assai) ci portino una vera ed effimera gioia. Siamo messi male se dobbiamo sempre aspettare messia a portarci il Verbo. Inoltre mi fa abbastanza schifo vedere che gli italiani si ricordino di essere stati emigranti (con pregi e difetti) solo quando pare a noi, salvo poi essere razzisti, volgari, violenti e arroganti verso coloro che entrano nel nostro paese per necessità simili se non più dure dei nostri connazionali espatriati. Perché non ricordarsi delle badanti ucraine che puliscono il sedere ai nostri anziani? Dei manovali maghrebini o negri (va bene, sono abbastanza poco corretto) che nei cantieri e sulle impalcature rischiano la pelle per costruirci le case? Dei cinesi o degli indiani che raccolgono per noi pomodori e pesche? (…)
da Claudio Urbani, Roma
Alle 8 di sera?!?!? E gli altri 10 milioni di telespettatori, compreso Lei? La sindrome di “Roma Ladrone” è scesa tanto a sud, oppure è sano qualunquismo?
Non qualunquismo di Grondona ma disattenzione di Urbani. Rileggi con maggiore attenzione il post e capirai perché. (csf)
Abbiamo visto (per forza) alla Tv e sui giornali quanta gente ha osannato il successo della nazionale di calcio. Dicono oltre il milione di persone. Tutti in piazza di lunedì, giorno lavorativo e quindi non retribuito. Tutti figli di papà o tutti disoccupati? Tutti padroni o tutti ministri?…
da Mauro Mauri
Caro Schiavone, la differenza tra chi ragiona come te ed un leghista intelligente e democratico è che il “buon leghista” esagera ed alza il tono consapevole di ciò, mentre quelli come te, tipico esempio di persona di sx che esprime, seppur in modo gradevole e simpatico, un concentrato di banali demagogie, hanno la pretesa di avere la ragione per il proprio DNA di sinistra. La presunzione porta ad errare: se ad un leghista gli dico “che cazzo dici” mi risponde in base al fatto che gli cito, se lo dico ad un demagogista -ed a sinistra ce ne sono troppi- mi risponde in base alle sue spesso vetuste teorie che magari non c’entrano nulla con l’argomento. La Lega NON auspica il rischio di conflitto di civiltà, anzi, lo teme e vuole evitarlo, ponendo a paragone i fessi che a suo tempo snobbarono l’avanzata nazista, i padri degli odierni sprovveduti che reputano l’avanzata islamica nel pianeta uguale all’azione di evangelizzazione, saltando le modalità ed il periodo storico differente. Come paragonare i Mondiali di Calcio al trofeo Birra Moretti solo perché c’è di mezzo un pallone. PS: sai da che parte politica stanno i laici che provengono dai paesi musulmani? Perché? Comunque W Bersani W Fassino W Di Pietro
da Isabella Guarini
Coro CSF, effettivamente Freeman ha ragione ad osservare la continua presenza della bionda Ministra del Calcio in pubblico. Penso che interpreti quel desiderio inconscio di regalità, di cui si sente il bisogno dopo tanto abbassamento di tono dello sport, e non solo.Nelle monarchie, in genere, il ruolo di ambasciatrice è svolto dalle principesse di casa reale. Nelle repubbliche spesso sono le first ladies a coadiuvare il consorte presidente. Da noi c’è la signora Melandri, nata in America e divenuta Ministro in Italia, nei governi di sinistra.