da Gianni Guasto
A proposito dell’episodio, indecente ma non inatteso, della “cacca in Parlamento” (una “mano” -si fa per dire- ignota ha imbrattato di feci il corridoio della Camera antistante all’ufficio dell’IdV), colpisce il riflesso autodifensivo del Palazzo: sarà stata “certamente” una persona anziana, colpita da un episodio di incontinenza. Fortuna che il fatto non é capitato al Senato, a meno di un mese di distanza dalle evacuazioni di Vittorio Feltri sulla “democrazia dei pannoloni”, depositate lì (cioè sul giornale) sia per sconfessare il sostegno dato alla maggioranza dai senatori a vita, sia nell’inutile e patetico tentativo di sfottere il Presidente Scalfaro (che Dio ce lo conservi il più a lungo possibile e in buona salute), reo di aver presieduto il Comitato del No, che ha poi vinto a mani basse il referendum. Patetici: la cacca in Parlamento non é la conseguenza di episodi di incontinenza dovuti all’età, ma, al contrario, il frutto di un giovanilismo goliardico e ruspante, capace di affascinare più di un conduttore di talk-show. L’eroico Autore dell’audace colpo non é anziano, non ha trascorsi nella Resistenza o nella Costituente, ma a scuola era di certo il re dei gavettoni, ed eccelleva nella gara di rutti. Ma un talento del genere in Parlamento é sprecato: vedrete che appena verrà identificato (ho il sospetto che ciò avverrà molto presto), avrà un ruolo assicurato nella prossima Isola dei Famosi.
da Pino Granata
Israele è l’unica democrazia di tutto il Medio Oriente e sta combattendo una difficile guerra contro il terrorismo antioccidentale e gli Stati come la Siria ed l’Iran che l’appoggiano. A pronunciare queste parole non è George W. Bush, ma il cocco della Sinistra italiana ovvero Zapatero. Che poi in Italia si debba lasciare la difesa di Israele alla Destra è una cosa per me inconcepibile, mentre a Sinistra si tace spudoratamente sul fatto che i nemici di Israele e dell’Occidente fanno ricorso solo al terrorismo.
da Vincenzo Rocchino, Genova
Caro Csf, prima o poi potrebbe essere la volta buona: e perciò non perde occasione per suggerire una amnistia per tutte le nefandezze consumate “in campo sportivo” (sportivo? Si fa per dire) di cui noi siamo venuti a “conoscenza” solo recentemente, ma che gli addetti ai lavori conoscevano benissimo da lungo, lungo tempo. Chissà cosa significava il tentativo di Berlusconi di ingaggiare Moggi? A pensare male, direi che volesse ingaggiare Moggi per il “suo” sistema (specialmente).
da Pier Franco Schiavone
Mi permetto di dissentire da Freeman. La Melandri ha accompagnato gli azzurri perché è ministro dello sport. Forse poteva evitare di salire sull’autobus ma sembra che se non lo avesse fatto non avrebbe potuto raggiungere il Circo Massimo dove aveva diritto di stare perché invitata. Non amo la Melandri, non dimenticherò mai la figura barbina che fece con la Moratti, ma in quest’occasione il suo comportamento non mi sembra censurabile. Forse ha forzato il suo ruolo ma una debolezza le si può perdonare. La Melandri sarà antipatica, ma è innocua, a me preoccupa molto di più Paola Binetti, non so se Freeman stia pensando di aprire un osservatorio anche su questo personaggio (ne sarei felicissimo, lo dico fuori d’ironia). Una curiosità, poiché lavoro per un altro Paese mi capita di sentire molte persone straniere, una mi ha chiesto: chi era quella bellissima signora al lato di Prodi, la moglie? P.S. Ho iniziato a venerare Materazzi, Kyrie Eleison
da Alberto Arienti
Zidane ha sbagliato a parlare. Per dire le banalità che ha detto, parlandocome un uomo d’onore da macchietta, avrebbe fatto meglio a tacere. Nonparliamo poi del suo compagno di squadra Gallas che ha praticamente invitatoa picchiare Materazzi!
da Peter Freeman
Caro Csf, ognuno la veda come la vuole. Però mi si permetta di osservare che, con la destra al governo, se Gasparri o Santanché o Urbani o Silvio B. fossero saliti su quel pullman e si fossero esibiti in quel modo i commenti sarebbero stati feroci. E non facciamo finta che non sia vero, perché è così, invece.P.S. Io Zidane continuo a venerarlo. Amen.
da Alessandro Spanu, Mogoro (OR)
Ma che ci faceva CSF a pranzo con Emilio Fede al “Jolly” di Milano 2 ? Apostasia ?
da Carla Bergamo
Ascoltate le interviste di Zidane e di Materazzi, e rivistomi il labbiale finale, quello che mi è parso di capire è che l’Italiano ha associato un po’ volgarmente la maglietta alla sorella e alla fine a mandato il Francese a fá un c…, più volte. Ora, provato che Materazzi non ha fatto alcun riferimento razzista o politico, mi dico: chi sono i veri razzisti, se non quelli che hanno pensato subito a una frase di questo tipo? Nel frattempo il Materazzi è passato da vittima a colpevole, e buona parte della stampa ha avuto un atteggiamento “razzista al contrario”, evidenziando immediatamente il fatto di Zidane essere “figlio di emigranti algerini”, dando quindi per scontato che Materazzi avesse detto cose orrende. E adesso, visto che si tratta di semplici offese maschiliste (sic), che si fa con il bel Materazzi, che non è nemmeno padano? Lo castriamo? Gli togliamo la medaglia? Si, perchè in fondo, m’immagino che sui campi di calcio sia tutto un “Grazie”, “Prego”, “Ma le pare!”, “Mi saluti la mamma…e la sorella”. Tanto rumore per nulla.
L’ha detto Freccero, mica io. Durante l’intervista Zidane ha rivelato il suo immenso fascino; ah, quella giacca militare appoggiata sulle spalle! (da leggere con lieve accento transalpino: ah, quela sciacca miltár aposciata su le spaal) Zidane evoca Camus. Zidane ha risposto con un soffio all’intervista, che elegonsa! (l’ha detto Freccero, mica io) È un personaggio letterario, Zidane, abbatte gli avversari a craniate, mica come quel coatto di Totti che sputacchia come un gatto raffreddato. Zidane è charmant, viene dalle banlieu, figlio di quell’Algeria raccontata da Pontecorvo, mica dall’hinterland milanese. Che differenza di storie, il figlio del figlio del deserto e il compagnuccio della parrocchietta. Non c’è lotta. Gli occhi verdi e magnetici del bellissimo Zinedine e la faccia da fiulót di Materazzi, il provocatore che si chiama Marco, come l’Evangelista, che volgare. Zinedine alias Zizou alias Yazid, invece, eh, un’altra cosa. Nomen Omen. Il genio assoluto del calcio, con la sua epica craniata ha voluto significare: scendo dall’Olimpo e torno uomo. Motus in fine velocior, verrebbe da dire, o, se volete, chi tanto in alto sale cade sovente precipitevolissimevolmente.
Mauri non ti capisco, la Lega non cerca scontri di civiltà? E quando Calderoli dice che il suo maialetto non vede l’ora di fare pipì sul terreno riservato alla Moschea? Penso che l’espansione dell’Islam non sia un male in se, del resto anche i cattolici hanno fatto proselitismo, a volte sovrapponendosi e a volte sostituendosi alle religioni precedenti. Non credo che gli Islamici pensino che il mondo sia pronto ad accogliere le rivelazioni di Muhammad. A cosa mirino effettivamente i terroristi islamici lo sappiamo in parte, ma certo l’Islamizzazione è l’ultimo dei loro intenti. D’altra parte noi non credenti abbiamo il diritto di contrastare la pervasività di tutte le religioni con la ragione, la verità scientifica, l’affermazione delle libertà civili, ma contrastare non significa impedire, se uno ha voglia di diventare buddista, Induista o Mussulmano sono affari suoi. Gli immigrati provenienti da Paesi Islamici che tu temi come i nazisti, spesso non conoscono né la democrazia, né il Vangelo né tantomeno il Corano. Decidiamo con calma come regolare i flussi ma intanto integriamo quelli che ci sono senza chiedere abiure e vedrai che problemi non ce ne saranno.