CartaCanta di Marco Travaglio – Repubblica.it
“Sono destituite di ogni fondamento le illazioni del Washington Post (che sosteneva che i servizi segreti italiani erano perfettamente al corrente del sequestro dell’imam di Milano Abu Omar, ndr). Si tratta di notizie false e il governo italiano è in grado di dimostrarlo. La cosa non è mai stata portata a conoscenza del governo e delle istituzioni nazionali. Conseguentemente non è ipotizzabile che sia stata autorizzata mai qualsiasi operazione di questo tipo, né il coinvolgimento nella stessa di apparati italiani”.(Carlo Giovanardi, all’epoca ministro dei Rapporti con il Parlamento, alla Camera dei deputati, 30 giugno 2005).
“Cosa dobbiamo fare per far capire che con il sequestro di Abi Omar non c’entriamo per nulla? Non esiste, lo ripeto per l’ennesima volta, alcun coinvolgimento del governo in vicende delle quali né io, né i miei sottosegretari, né alcuna istituzione italiana sono stati mai né avvisati né informati da chicchessia. Smentisco nel modo più assoluto ogni falsa ricostruzione e respingo con sdegno ogni tentativo di falsare la verità”.(Silvio Berlusconi, all’epoca presidente del Consiglio, 7 dicembre 2005).
da Gianluca Freda
Leggendo gli interventi di Goldoni si ha sempre la sensazione di avere a che fare con un signore autosegregatosi nelle proprie elucubrazioni teoriche, che sussulta e chiama i carabinieri non appena un messaggero della realtà prova a suonare timidamente il campanello di casa. Chissà su quale prontuario relazionale Goldoni ha letto delle difficoltà di integrazione degli islamici. Io conosco musulmani di infinite nazionalità (Tunisia, Algeria, Turchia, Bangladesh…) e, a occhio, mi sembrano tutt’altro che culturalmente isolati. Posso dire che conoscerli mi ha anche arricchito culturalmente, il che significa poco, visto che si può dire la medesima cosa dell’amicizia (o inimicizia) con qualunque persona. Posso anche dire che quando incontro uno di loro per strada o al parco mi fermo volentieri a fare quattro chiacchiere. Viceversa, quando incontro uno dei molti Goldoni miei conoscenti, fingo sempre di avere un appuntamento con il pediatra della bambina e di essere terribilmente in ritardo. Lo faccio per evitare i loro frequenti discorsi sulle difficoltà di integrazione degli immigrati islamici. E’ un argomento di cui i Goldoni amano parlare spesso e lo fanno, quasi sempre, da soli.
da Giorgio Goldoni
Se fosse fondato sulla realtà fattuale il tentativo di presentare il fenomeno in modo positivo (siamo addirittura alla “immigrazione, fenomeno culturale che ci arricchisce”) sarebbe da apprezzare.Nella realtà, e in particolare dove la percentuale di immigrati supera già la soglia pericolosa del 10% degli abitanti, essa genera (e genererà sempre più ) rifiuto e negazione (la gente comune dice spesso:” li mandano qui da noi, non possiamo farci nulla, ma nessuno può obbligarci ad amarli”). C’è naturalmente immigrazione ed immigrazione: le nostre numerose comunità filippine ed ucraine non avranno nessun problema di integrazione, ma il riflettore mediatico è puntato solitamente sull’immigrazione islamica, e qui serve il coraggio di dire che essa non può/vuole integrarsi. Non servono inutili convegni che parlano di aria fritta, l’opinione pubblica dovrebbe parlare con toni veritieri di libertà religiosa, di condizione femminile; dovrebbe inoltre aiutare quei pochi che, con grande rischio, provano a rompere i tabù.
da Gianni Pozzi, Marina di Carrara
Vittorio Grondona s’indigna che Giuliano Amato si sia indignato per la pubblicazione delle intercettazioni telefoniche di cui sappiamo. Cosa succede allora se anch’io m’indigno che Vittorio Grondona si sia indignato che Giuliano Amato si sia indignato ecc …. ? Qui a forza di indignarsi delle indignazioni altrui non si finisce più.
da Giovanni Trombetti
Caro Perego, prima di dare del fighetto a qualcuno, bisognerebbe informarsi.Radio Popolare che tu indichi tra coloro i quali snobbano le manifestazioni nazional popolari come i festeggiamenti per i mondiali, ha, come per ogni evento calcistico rilevante, dato vita alla trasmissione “Bar Sport”. Non ti sto a spiegare che cos’è, se ti va fatti un salto su http://www.radiopopolare.it/trasmissioni/bar-sport/.La trasmissione va in onda da più di 20 anni e le partite dei mondiali vengono proiettate in un delirio totale dal PalaMazda. Poi c’è molto altro a Radio Popolare: per quelli come te tutto molto snob e sinistrofighetto.
da Carlo Perego
Vero! C’è una sinistra (sinistra?????) snob e fighetta, area Manifesto, Radio Popolare, etc.etc. che snobba tutto ciò che è nazionalpopolare -loro sono sinistrofighetti, o meglio fighettopopolari- e se non la pensi come loro ti emarginano. Anche a Cuore c’era gente che se la tirava…(non CSF aka Barbapapà) E poi vogliono rappresentare le masse! Ma mi faccia il piacere…direbbe il grande Totò! Per le questioni islamiche, caro Schiavone, proprio non ci azzecchi, anzi, non ci catti mica, come si dice in Brianza. Scriverò con calma, anche a sintetizzare la questione è estremamente complessa e magari Barbapapà mi sega la mail.Vedaremm
Per Carlo, ma non solo: ricorda di rispettare le poche regolette per la pubblicazione che trovi QUI, anche per quel che riguarda il titolo contenuto nel corpo della mail e non solo nell’oggetto. Non garantisce la pubblicazione, ma aiuta.
da Vittorio Grondona – Bologna
Pare che la musica della banda reale e gli ola degli stadi abbiano svegliato il nostro nuovo Ministro degli Interni facendolo sobbalzare dal torpore di cinque anni di semi silenzio. L’On. Amato conviene sul fatto che per incastrare i delinquenti servano anche le intercettazioni telefoniche, ma non è d’accordo sulla loro divulgazione attraverso la stampa. Scommetto che se fossero state pubblicate le conversazioni di delinquenti comuni se ne sarebbe stato ancora buono e quieto, lasciando tranquillamente fare… Ultimamente però è la crema nazionale ad essere interessata e allora ecco che scatta il suo dissenso. Se ne esce esterrefatto con la frase di stile cofferattiano: “Questo paese si è abituato all’illegalità”… Io invece penso che quando è un uomo pubblico ad uscire dai binari della legalità debba essere necessariamente pubblico e trasparente anche il suo comportamento. Anziché indignarsi della pubblicazione di notizie che riguardano i VIP, divulgate correttamente dopo la loro uscita dal segreto istruttorio, il Ministro farebbe meglio ad indignarsi del marciume che di giorno in giorno viene a galla nel mondo dell’alta società, dello sport, della finanza e della politica del nostro Paese. Sono queste vergogne che squalificano l’Italia, non la pubblicazione di telefonate sceme ed oscene, ma nello stesso tempo altamente significative della prepotenza e dell’arroganza con le quali il potere gestisce le cose pubbliche che riguardano tutti i cittadini.
da Virgilio Mancini
Mi dispiace caro Granata, ma a mio avviso il fatto che uno stato elegga i propri parlamentari in maniera democratica non lo autorizza a comportamenti antidemocratici. Se per assurdo domani la Grecia invadesse il Togo, lei sosterrebbe la prima perché è una democrazia, mentre il secondo non lo è? Per me il ragionamento non fila, quindi massima condanna sia per gli atti di Hezbollah ma anche per gli altrettanto esecrabili eccessi di legittima difesa israeliani ( siamo a 60 civili morti ). Per quanto riguarda l’Occidente poi, per me è solo un punto cardinale: io sono romano, italiano ed europeo e non sempre gli interessi di Usa ed Israele coincidono con i miei, non vedo quindi perché dovrei sostenere acriticamente questi due stati.
Leggendo giornali come Liberazione o il Manifesto all’indomani della vittoria degli Azzurri al Mondiale ho colto un certo snobbismo e una puntina di disprezzo per tutte quelle persone che domenica notte si sono riversate in strada per festeggiare l’evento. Perché Rina Gagliardi o Piero Sansonetti invece di scandalizzarsi per i cori sulla mamma di Zidane ( come se alle manifestazioni politiche se ne sentissero di più innocenti ) non sono usciti di casa anche loro? Avrebbero visto figli di immigrati cantare l’inno nazionale a squarciagola, giovani ballare felici intonando canzoncine goliardiche, turisti che si complimentavano, tutti uniti. Certo, c’era anche qualche scemo, c’erano anche quelli che hanno approfittano del casino per fare scritte neo-naziste, che hanno cantato cori inneggianti al duce, che hanno esposto striscioni con parole d’ordine del ventennio e così via, ma siamo davvero così schizzinosi da vomitare su un milione di persone di ogni provenienza, idea politica o ceto sociale per colpa di quattro imbecilli?
Non funziona nemmeno quando il vincolo è quello di Romana Chiesa… Io direi di piantarla di far finta di essere d’accordo. Facciamo una buona legge elettorale, senza premi di maggioranza, e poi che succeda quello che vuol succedere. Io sono convinto che con un buon proporzionale torneranno gli equilibri che ora sono andati a farsi benedire…