da Claudio Urbani, Roma
Se non ci sono interventi a condanna dei gesti degli hezbollah o di hamas questo depone a favore dell’imparzialità di questo blog: non si leggono neanche interventi di condanna su Israele!
da Pier Franco Schiavone
Non me ne vogliate, ma si sta dimostrando che di medioriente sappiamo poco. Auspico qualche intervento chiarificatore. Ceratti, puó darsi che hezbollah e Hamas siano pistolini ma dimentichi che dietro ci sono Iran e Siria e gran parte del mondo Arabo. Granata afferma che siccome la sinistra Israeliana appoggia il suo Governo (non l’estrema sinistra però che è scesa in piazza) allora è chiaro che Diliberto ha torto (mah!). Beretta, cosa vuol dire che Israele è nata com’è nata? Gli Ebrei hanno pieno diritto di vivere in quelle terre dove i loro padri hanno vissuto per migliaia di anni o vogliamo sostenere il contrario? Gli Hezbollah non devono esistere come milizia armata, lo dice una risoluzione ONU, perché in uno stato sovrano non possono essere tollerate milizie armate avulse da un Governo legittimo. Mauri poi supera tutti, adesso abbiamo scoperto un diabolico piano che prevede l’invasione islamica non attraverso la diffusione dei versetti ma attraverso il matrimonio con gli infedeli, o Mauri sa pochino della storia dell’Islam. Infine mi piacerebbe sapere chi ha detto ad Arienti che tra i Mussulmani immigrati in Italia ci sia una forte componente eversiva, siamo impazziti? Dove ha preso questi dati? Credo che nemmeno al Viminale si azzardano a dire cose simili. Qui si rischia un conflitto mondiale e noi diciamo parole in libertà.
da Alberto Arienti
Sinceramente a me Goldoni pare apocalittico, più che realista. Quanto a Freda, il suo buonismo a volte sfiora il patetico. Come si fa a negare che esista un problema di integrazione islamica. Non per colpa dei singoli, certamente. Ditemi quale altro gruppo etnico-religioso ha una forte componente eversiva? I buddisti? Gli induisti? I testimoni di Geova? Gli animisti?
da Muin Masri
Libano, Israele o Palestina, chi tifare? Dopo il G8, ora anche il mondo se ne sta discutendo.
Di Paolo Beretta
Si può discutere sul fatto che entità come gli hezbollah esistano in quanto Israele, nei decenni scorsi, è nata come è nata e si è comportata come si è comportata. Certo non è giustificabile lo stillicidio di missili che gli stessi lanciano quotidianamente sul territorio israeliano, ed il fatto che la comunità internazionale abbia ignorato a lungo il problema non ne aiuta la risoluzione. D’altro canto, è anche vero che Israele ha sempre reagito puntualmente bombardando le postazioni hezbollah, e fin qui niente da dire. Allora, quando Israele passa dalla parte del torto ? Quando cambia bersaglio, passando da postazioni missilistiche ad obiettivi civili (aereoporto di Beirut, 52 morti di cui 15 bambini, autostrada Beirut-Damasco, ecc.). Purtroppo, il buon senso non abita né in Libano, né in Israele. Spero di sbagliarmi, ma la vedo brutta.
da Pino Granata
Stefania Craxi in un articolo pubblicato oggi da Il Giornale, definisce il 16 Luglio di trent’anni fa il giorno più nero del Comunismo. Quel giorno suo padre Bettino Craxi fu eletto sgretario del PSI. Mi duole sinceramente dover ricordare alla Signora Craxi che il 16 Luglio non è l’anno nero del Comunismo, ma quello del Socialismo. Anche se col senno di poi, devo ricordare alla Craxi che Napolitano è il presidente della Repubblica e che gli eredi del PCI sono al governo, anzi sono il partito di maggioranza all’interno del governo e che il PSI è ormai tristemente scomparso seppellito da un’ondata di scandali.Dico questo con profonda tristezza , sentendomi io orfano del grande PSI.
da Silvia Palombi
E mi riprende lo stesso dolore, dentro, di quando ho visto il saccheggio del museo di Baghdad, il crollo dei Buddha di Bamyan. Mi stanno scippando un pezzo di vita, i nomi nei quali sono cresciuta, le città e le terre sulle quali avrei voluto andare a inchinarmi per toccarne la terra. Viaggi che non ho fatto e mi sono stati rubati per sempre. Non vorrei sembrare Liala ma mi sento proprio così, niente più Mesopotamia, niente più lago di Tiberiade, Betlemme, Damasco, niente più Galilea. Ci stanno cancellando il passato da dietro al culo, adesso ci privano anche della possibilità di andare a cercare le nostre origini. Io non voglio un mondo dove si possa viaggiare solo in Danimarca, con tutto il rispetto naturalmente.
da Alessandro Ceratti
Al confronto tra Palestinesi e Israeliani potrebbe adattarsi questo paragone. E’ come se ci fosse un ragazzino sbarbato e deboluccio (qui al nord si direbbe: un “pistolino”) che ha a che dire con pezzo di marcantonio da due metri. Non si può sapere chi ha ragione e chi ha torto, non si può dire se qualcuno dei due sia una brava persona o un teppista, rimane solo il fatto che il “pistolino” spessissimo prende di mira il marcantonio, lo insulta, se può gli fa lo sgambetto, se gli riesce gli assesta pure un cazzotto con tutta la forza che ha. Il marcantonio ogni tanto c’ha pazienza, ogni tanto no (negli ultimi tempi sempre meno) e quindi procede a impartire una dose di botte non indifferente, di quelle che fanno male. Il pistolino ovviamente non ne esce bene, strepita, urla di dolore. Forse si è persino rotto il braccio. La cosa per un po’ finisce lì. Morale? La morale è che se il pistolino fosse intelligente la pianterebbe di cercar grane, indipendentemente dal fatto che possa avere ragione da vendere.
Urbani mi ha fregato la battuta sulle toghe rossonere Guasto quello sulla cacca al Parlamento, che ci sono venuta a fare nel blog stamattina?