da Pier Franco Schiavone
Cari stronzi, dice in sostanza, io sono io e voi non siete un cazzo. Questa è letteratura, non sono parolacce, Mughini in realtà non fa letteratura, lui scende a livello della baruffa raccontata da Goldoni. Scende nella piazza mediatica e si mette a starnazzare contro quelli che, pur non essendo un cazzo, si permettono di criticare i, sedicenti, VIP. Mughini non coglie la conseguenza del suo essere personaggio televisvo. Egli si fa ridicolizzare, in una sorta di piazza, appunto, dal pubblico che lo apostrofa ma non si scompone, siccome lo pagano, e bene, si limita a digrignare i denti e ad esprimere il massimo della sua ironia: imbecilli! Chi lo critica è subumano, non so voi ma io vi leggo un retropensiero fascista; Mughini dice: voi che non siete nulla, perché non apparite, perché non siete VIP, non siete parte dell’elite, non potete permettervi il lusso della libertà della parola, voi la mattina, davanti allo specchio, meditate sulle vostre vite di nullità e accumulate rancore contro di me che vi distruggerei in un confronto. A Mughini non viene nemmeno in mente per un attimo che lui è l’ultimo dei pensieri di chiunque non sia un suo amico o familiare. Semplicemente, chi lo critica, si diverte, perché lui rappresenta un personaggio attaccabile nella sua vacuità, nella sua sostanziale inutilità.
lettera di Daniele Luttazzi a Dagospia
Da qualche tempo, Arbasino si diverte a prendere in giro i comici “full time anti-Cavaliere” prefigurando la loro disoccupazione in un futuro “senza Cavaliere”. Come se, prima di Berlusconi, in Italia non esistessero comicità e satira. Arbasino può dormire sonni tranquilli: non mancheranno soggetti, anche dopo Silvio. L’argomento di Arbasino ricorda quello increscioso di Sciascia sui “professionisti dell’antimafia” ed è altrettanto insopportabile. Cosa vorrebbe, che stessimo a sopportare in silenzio lo sfascio? Fra Berlusconi e i comici, Arbasino sfotte i comici. Bravo!
da Giorgio Guiotto
Voi odiate il Berlusca, proprio come chi vi rappresenta. Desumo che odiate anche chi non vota come voi. Ma leggete quello che scrivete? Prendete in giro chi non la pensa come voi, scherzate sui bambini bolliti e sui morti di piazza Tienammen. Ironizzate sui costi di tali pratiche omicide, insomma siete preoccupanti, dovreste farvi analizzare, che problemi avete?
Giorgio, una volta per tutte, quando scrivi “voi”, a chi ti riferisci? A tutti coloro che scrivono su questo blog? Se è così vuol dire che tu non ne fai parte? Solo a coloro che non la pensano come te? Ti dispiacerebbe in questo caso essere più preciso. Questo è un sito al quale collaborano persone di sinistra e di destra e di centro. Caratterizzato da un reciproco tentativo di rispetto. E quando c’è qualche polemica non si generalizza ma si fanno i nomi. Ti dispiace seguire questa regola? (csf)
da Paolo Beretta
Per gestire un negozio di ortofrutta, Prodi è sprecato. A Berlusconi non farei gestire neanche la Banca a Monopoli. Contento ?
da Gino Fino, Ceprano.
Dopo aver fatto il lifting, ed aver ammesso di far uso del fard, Silvio parlando di Luxuria: “Io ho stima di Lei, tant’è vero che nel privato ci diamo del tu”.
da Paola Bensi
http://www.adottaundeficiente.com/
http://video.google.com/videoplay?docid=4776181634656145640&pr=goog-sl
ROMA (Reuters): “Abdur Rahman è felice di essere arrivato in Italia: si è convertito al cristianesimo dopo aver letto la Bibbia.” Nascondetegli “La Vera Storia Italiana”!!! (almeno fino al 10 aprile…)
da Egidio Morretti – Pescara
Immaginiamo che io sia un leghista. Come tale avrei sperato, a parte il mio utopico pallino per la pena di morte, che si fosse cominciato a sparare sulle navi al largo di Bari. E invece? File di clandestini agli uffici postali! (non potremmo arrestarli e rispedirli a casa?). Immaginate che io sia un ex missino. A parte la mia vecchia, ahimé utopica, passione per la pena di morte, non potremmo impiccare i ladri? E invece? Amnistie e depenalizzazioni! (non potremmo tagliargli le mani?) Sono molto deluso da questa destra, spero che il prossimo governo di sinistra sia, rispetto all’attuale, più a destra.
da Antonio Leonforte, Roma
Non vorrei sbagliare, ma credo di aver letto sull’Espresso che molti dei manifestanti di Tienammen sono stati uccisi con un singolo colpo alla nuca, e che ai familiari è stato poi presentato il conto con il costo della pallottola e della mano d’opera. Quando si tratta di uccidere, il regime di Pechino bada bene alle spese, e non mi risulta che la bollitura sia il metodo più economico per compiere stragi.