da Gian Paolo De Tomasi (Busto Arsizio)
Ho un caro amico, che ha votato Berlusconi alle ultime elezioni, il quale ha beneficiato delle seguenti leggi: 1. ha recentemente ereditato un patrimonio di una certa entità pagando nulla di tassa di successione 2. il figlio, in età di naja, non partirà per l’abolizione della leva obbligatoria 3. paga una buona quota percentuale in meno di tasse, credo traducibile in un paio di migliaia di EuroEppure non riesco a capire concettualmente la sua acredine nei confronti del Silvione nazionale. Oggettivamente ha avuto solo benefici da questo governo che non avrebbe avuto da uno di centrosinistra (o almeno non tutti, credo), eppure non passa giorno per incolparlo (caro prezzi, neve, traffico, litigi di maggioranza). Boh…
da Alberto Arienti
Si direbbe che il cattolico Ceratti sia più sensibile alla salute dell’embrione che a quella di Borghezio…
da Vincenzo Rocchino, Genova
“Gli italiani non risparmiano più” dice il Sole di quest’oggi! Da non crederci. Per un Paese nel quale “tutto va bene”, secondo il premier ricapelluto di fresco, è soltanto una vile e falsa affermazione, un segno evidente del catastrofismo inventato da questa sinistra che tende a portare soltanto miseria sciagure e morte (o qualcosa del genere). Intanto favoriamo i ladri depenalizzando per legge le pene per il falso in bilancio; continuiamo col programma dei condoni fiscali e cerchiamo di rendere impossibile l’uso della 194! E andiamo avanti…
da Pino Granata
Ormai Berlusconi ci ha abituato a tutto, ma non è accettabile che l’attuale presidente del consiglio faccia dichiarazioni del genere di quelle che leggo sul Corriere di questa mattina. Dice infatti il nostro: “il fascismo non è mai stato una dottrina criminale, ci furono le leggi razziali, orribili, ma perchè si voleva vincere la guerra con Hitler. Mi domando se si rende conto dell’enormità delle cose che dice. Secondo me , no ed è per questo che non dovrebbe stare un momento di più a governare il “nostro” Paese.
da Michelangelo Moggia
Non è la prima volta che Borghezio viene aggredito, mi viene in mente un episodio (un po’ più simpatico) accaduto qualche anno fa su un tram a Torino. Un tizio si avvicina all’europarlamentare e gli chiede: “Scusi lei è l’onorevole Borghezio?” Alla risposta affermativa di quest’ultimo gli sferra un pugno in faccia e scende. Apprezzabile l’accertamento dell’identità per non colpire un innocente. Comunque sia l’episodio di questi giorni, che è senz’altro da condannare, dimostra ulteriormente, se ce ne fosse bisogno che Borghezio non brilla per intellingenza. Salire su un treno carico di noglobal incazzati è un po’ come andare all’Olimpico in curva sud e gridare a squarciagola: “Forza Lazio”.
da Gianni Guasto
Mettiamola così: gli atti di squadrismo non si giustificano mai in nessun caso, e da qualunque parte provengano. Detto ciò, mi riesce difficilissimo provare sentimenti di solidarietà per un violento come Borghezio. Ho abbastanza anni per ricordare i tempi in cui fu arrestato perché distribuiva volantini che inneggiavano all’assassinio del Giudice Occorsio, reo di aver perseguito gli stragisti di Ordine Nero, e ricordo bene di averlo sentito pronunciare da un palco l’istigazione ad andare a cercare gli extracomunitari “con i bastoni”. Per questo non posso assolutamente perdonare chi, aggredendolo, si mette al suo stesso livello.
da Serafino Brighenti
Mi conforta che Vincenzo Rocchino si sia espresso più o meno come me in merito al Porta a Porta di lunedì sera. Il suo aggettivo “vomitevole” è perfettamente in carattere con la nausea da me provata. Il fatto che le critiche relativamente più aspre a Berlusconi siano state mosse da Vittorio Feltri è emblematico. E che perfino CSF abbia trovato “sufficientemente abili e pungenti” i rimbrotti di Sorgi e Della Valle la dice lunga sulla sudditanza della stampa italiana nei confronti dello strapotere economico e politico in mano a Berlusconi. Un serio contraddittorio, e con ben altri argomenti, avrebbero potuto sostenerlo solo gente di ben altra tempra, come capitò a Ballarò qualche mese fa. Ma da Vespa, finché non sarà certissimo che l’elettorato boccerà definitivamente il cavaliere in doppiopetto, non ci si può aspettare di più.
da Matteo Tassinari
Mi dispiace ma io non riesco a provare nessuna solidarietà nei confronti di Borghezio. Come non riesco neppure a dire poveretto e non avverto dispiacere. Cosa devo fare? Devo menarmela per questo? Piuttosto scrivo che se l’è cercata col lanternino, la situazione creatasi in treno. Ma l’avete mai sentito durante i suoi vaneggiamenti nazisti?Ora non dimentichiamo tutto solo perchè tre imbeccilli hanno “menato” le mani. C’era da aspettarselo prima o poi. E aggiungo che è ancora poco quello che gli hanno fatto se lo misuriamo con la violenza non delle parole, ma degli insulti e delle provocazioni pericolosissime. E la cosa che più mi dispiace è che ora passa per una vittima, quando ha tutto il kit personale per appartenere alle Ss, e non sto affatto scherzando! Forza, adesso fate a gara a chi è più democratico, non violento e liberale, dopo questo commento forcaiolo ma certamente non ipocrita.
Trovo naturalmente disdicevole e sbagliato il ricorso alla violenza.Qualcuno potrà dire che i Noglobal hanno preso sul serio i discorsi che Borghezio ed il suo degno leader Bossi da anni vanno facendo in giro ed alle parole hanno fatto seguire i fatti. Ma pensateci bene così facendo hanno fornito all’exfascista ed attuale leghista celodurista Borghezio un ottimo contenitore per la prossima campagna elettorale. Risultato: la probabile rielezione di Borghezio. E chi lo sopporta più per altri cinque anni…
Milano, ACLI – Salone Clericivia della Signora 3 (vicino a largo Augusto)
presentazione diLE MANI IN PASTAdi Carlo Barbieri(Coop Editrice Consumatori, 2005)
L’esperienza delle Cooperative di giovani che lavorano i terreni confiscati ai boss mafiosi.Un libro che nasce da dentro quell’esperienza e la rende viva e vicina.
dall’appello di LiberaSALVIAMO LA LEGGE SUI BENI CONFISCATI ALLE MAFIELa legge Rognoni – La Torre, che consente da oltre vent¹anni di aggredire le ricchezze accumulate dalle mafie nel nostro Paese, è in pericolo. Rischia di essere approvato dal Parlamento, infatti, un disegno di legge che tra i molti aspetti discutibili prevede la possibilità di revisione, senza limiti di tempo e su richiesta di chiunque sia titolare di un ³interesse giuridicamente riconosciuto², dei provvedimenti definitivi di confisca. In nome di un malinteso garantismo, insomma, si compromettono definitivamente il lavoro e l¹impegno di quanti, dalle forze dell¹ordine alla magistratura, dalle associazioni alle cooperative sociali, sono oggi impegnati nella difficilissima opera di individuazione e riutilizzo sociale dei beni confiscati alle mafie.(segue su www.libera.it)
IntervengonoGiancarlo CASELLI, Procuratore generale della Repubblica di TorinoCarlo BARBIERI, autore del libroFulvio BELLA, Coop LombardiaLorenzo FRIGERIO, referente regionale di Libera
Promuovono l’iniziativa Libera e Coop Lombardia
!!!! Segue brindisi di Natale col vino Placido Rizzotto!!!!