di Silvia Palombi
Rilancio la multa per chiunque lasci il motore incivilmente acceso a lungo: 500 euro cash, pagabili anche con assegno, oppure verbale e raddoppio della cifra.Quando li trovo busso al finestrino e chiedo se possono spegnere, mi guardano come un paracarro ma eseguono. Approfitto per chiedere a Puleo e a csf, pro ponte e pro tav: rimarreste dello stesso parere se abitaste in zona Messina Reggio Calabria o in Val di Susa? (abitano entrambi in siti meravigliosi, loro non lo dicono ma io lo so).
<Brava Silvia per i motori accesi. Io li prenderei a schiaffi quelli che lasciano la macchina accesa. Ma per quanto riguarda Tav e Messina usi un sistema di ragionamento singolare. Potrei rovesciarlo: quelli che protestano per la Tav, lo farebbero se la Tav passasse da un’altra parte?E’ vero, io abito in un posto bello, ma non mi è caduto dal cielo, l’ho cercato e l’ho scelto. E non è Cortina. E’ una economicissima frazione con cinque abitanti. Non è una colpa non abitare a Milano. Anzi è un crimine contro se stessi continuare a bivaccare, spesso inutilmente, nelle grandi metropoli. Ultima cosa: io sono favorevole anche alla continuazione della Pirubi, un’autostrada iniziata e interrotta, che passerebbe sotto casa mia. Bisognerebbe cominciare a pensare alle cose utili e giuste a prescindere dai propri piccoli interessi personali. E soprattutto sarebbe anche il caso di non attribuire ad altri supposti e squallidi retropensieri. (csf)
Nella prefazione all’ultimo libro di Marco Travaglio, il direttore dell’Unità Antonio Padellaro l’ha anche scritto: «Non credevo che Furio Colombo avesse perso il posto per colpa degli articoli di Travaglio finché la stessa cosa non stava per succedere a me». Adesso dice che quello era un paradosso, una maniera ironica per sdrammatizzare il problema. Ma è pur vero che se bisogna sdrammatizzarlo vuol dire che quel problema esiste. Padellaro si trova tra l’incudine e il martello. L’incudine sono i lettori che per la rubrica Bananas di Travaglio vanno pazzi. Il martello sono tutti i diessini ai quali Travaglio fa venire l’orticaria attaccandoli sul loro giornale. «Una cosa è certa», ammette Padellaro. «Marco Travaglio è il collaboratore più impegnativo che un giornale possa avere». Tanto da mettere a rischio la tua direzione? «Ogni volta che che mi manda un pezzo gli dico scherzando: “A causa di questo articolo mi cacceranno”». Sul sito. (csf)
da Giandomenico Cagnone
Una bellissima letterina di un ex-dirigente di Bankitalia, oggi su Repubblica, fa pensare. Racconta che, ai tempi di Baffi e Sarcinelli, si facevano riunioni per decidere se accettare il regalo natalizio di una stilografica placcata. E allora mi chiedo come mai, fra tutti i nomi dei possibili successori di Fazio, non figuri quello di Mario Sarcinelli. Persona esemplare, capace e caparbia, che fu vittima di un killeraggio politico-giudiziario per aver fatto bene il suo mestiere. Mi risulta che sia presidente di Bnl. E allora lancio io la candidatura: voglio Sarcinelli come governatore.
da Gianni Guasto
Dev’esserci un errore: l’Antitrust indaga Berlusconi per conflitto d’interessi in relazione al bonus sul decoder del digitale terrestre. Ma chi è il titolare dell’Antitrust? Marco Travaglio? Francesco Saverio Borrelli? Cose da pazzi.
da Claudio Urbani, Roma
L’Autorità garante della concorrenza apre una procedura contro il premier a proposito dei finanziamenti per il decoder del digitale terrestre. Per la prima volta applicate le nuove norme. Qualche falla sulla legge dei conflitti d’interesse? Ma come per “il falso in bilancio”, ritoccata proprio in questi giorni, forse qualche cosa si potrà fare. Anche la Comunità Europea ha bocciato il contributo sul digitale terrestre.
da Marco Migliavada http://marcomiglia.blogspot.com/
È lo specchio la paura più grande. Quando riflette l’anima. Che tu sia uomo della strada o condottiero. Ce lo ha dimostrato il Principale. A “Porta a porta” Silvio (Berlusconi) si è parecchio innervosito di fronte a Diego (Della Valle) che ne criticava l’attività di governo. Come dargli torto. Un imprenditore di successo con importanti interessi editoriali che affronta la politica da tribuno e demagogo fa paura un po’ a tutti.
da Pier Franco Schiavone, Milano
Dopo aver attaccato un Paese arabo laico, invece di percorrere la strada libica (vedi l’evoluzione di Gheddafi) gli Stati Uniti sono riusciti a creare un satellite iraniano con esiti inimmaginabili. Hanno prodotto terrorismo dove prima non c’era, hanno favorito l’emanazione di una Costituzione Islamica che prima non c’era, hanno sostanzialmente creato uno stato curdo (anche qui gli strascichi con la Turchia e il governo centrale Irakeno si vedranno in futuro) e hanno fatto svolgere delle elezioni senza controlli internazionali (i Sunniti hanno già denunciato brogli) in una situazione di guerra civile. Complimenti a Bush e a Blair (Berlusconi è un cagnolino che non conta una cippa lippa).
da Massimo Puleo
Siccome a Natale siamo tutti più buoni l’altro giorno ho pensato di proporre una nuova multa: per chi lascia il motore del proprio veicolo inutilmente acceso. Non alludo alle brevissime soste, in cui spegnere e riaccendere è forse più dispendioso. Però ci sono degli esempi che gridano vendetta: auto blu, gente che non vuol privarsi per pochi minuti del climatizzatore, autobus che sembra non abbiano dispositivi di spegnimento, ecc…Respirare e sorridere non mi va più: propongo 1000 euro di sanzione, chi offre di più? (da intendere come provocazione.Però…)
da Vittorio Grondona – Bologna
E’ il grido di moda rispolverato dai nostri politici per contrastare le proteste degli abitanti della Val di Susa contro l’alta capacità ferroviaria. Io penso che il progetto TAV sia senz’altro utile e necessario, ma solo se ben realizzato secondo prospettive correttamente verificate nei pro e nei contro. Anche Rutelli giustamente non vorrebbe più vedere i TIR sulle nostre strade… Vorrei però ricordare a Rutelli e a tutti i nostri politici faciloni che per il bene attuale e futuro dell’Italia e di conseguenza di tutti gli italiani, i TIR dovrebbero essere eliminati prima di tutto dalle direttrici Palermo/Milano/Verona/Torino ovvero Lecce/Taranto/Milano/Verona/Torino e non solo dai centri intermodali costruiti guarda caso quasi esclusivamente a ridosso delle nostre Alpi. Come da sempre le merci arrivano a questi centri dal nord Europa tramite la ferrovia per poi proseguire con TIR per tutto il resto del nostro Paese. Viceversa le merci italiane dirette all’estero utilizzano il treno principalmente da questi centri, in quanto al sud gli interporti sono quasi inesistenti, Bologna, Pescara e pochissimi altri, da dove è comunque difficoltoso inoltrare sulle attuali linee ferroviarie treni merci completi senza danneggiare le percorrenze del servizio viaggiatori. Ne consegue l’assurdo inconcepibile che le ferrovie si accollano gli oneri di trasbordo, quali manovre, personale, usura dei piazzali e connessi, in cambio di pochi chilometri di tariffa. Il risultato non fa una grinza: la gomma ci guadagna e Pantalone paga!…
da Giulio Bulgarellli, Correggio
Leggo or ora della decisione di Di Pietro di andare da solo sia alla Camera che al Senato. Alè si comincia, il karakiri (o harakiri ?) riparte, come prima, più di prima. Più forte ragazzi.A proposito, qualcuno mi spiega come mai continuano ancora a passare in prima serata i film di Bud Spencer ? Bei tempi quelli di Ombre rosse