da Giuliano Lancioni, Roma
Da qualche tempo leggo i post del blog con interesse. Approfitto per vincere la timidezza virtuale intervenendo su un argomento sul quale non sono del tutto digiuno. Schiavone parla di una “strada libica” come possibile alternativa all’intervento in Iraq. Ma la “strada libica” è quella di un dittatore golpista che da oltre trent’anni gestisce il suo paese in modo assolutamente totalitario, trasmettendo alla tv di stato le impiccagioni degli oppositori e rivendicando gli assassini degli espatriati sgraditi.
da Giordano Casiraghi
Volevo solo annunciare l’uscita di un mio libro che potrebbe interessare a molti che seguono questo sito. Si tratta di un libro musicale edito da Editori Riuniti, 430 pagine per raccontare cosa è successo negli anni 70 dal punto di vista musicale. Altre info digitando il mio nome da qualsiasi motore si arriva al mio sito dove si spiega meglio il contenuto. Grazie dell’ospitalità.
da Massimo Puleo
Ma veramente nel Codice della Strada è prevista una sanzione per chi non spegne il motore? Non sono d’accordo, si dà troppo potere alle Forze dell’Ordine… Seriamente: è una infrazione molto problematica da rilevare, e non ho fiducia nell’obiettività umana. Vedremo.
Massimo, che cosa succede, anche a te il Ntale dà alla testa? Da quando una norma giusta deve tenere conto per essere applicata dell’obbiettività delle Forze dell’Ordine? Che mi dici della guida pericolosa? Del semaforo rosso? Del sorpasso vietato?
Lorenzo Barraco denuncia in una sua email il sospetto che io non faccia scelte legittime, quanto piuttosto faccia opera di censura e disinformazione volontaria. Il tutto perché non ho pubblicato una sua mail lunga e confusa sulla bega tra Silvio e l’Unità. Accusare me di censura, dopo aver potuto constatare che pubblico post che parlano male di me e anche post che sostengono esattamente il contrario di quello che notoriamente penso, è una cosa particolarmente sciocca. E poiché durante le Sante Feste, in mezzo a tutto questo buonismo e a queste dichiarazioni di essere migliori, a me girano vorticosamente le palle, invito con la massima gentilezza possibile Lorenzo Barraco a scegliere un altro blog in cui esternare i suoi sospetti. (csf)
di Bruno Ugolini – L’UNITA’ (grazie a Gianni Guasto)
Saremo quanto prima davvero un popolo di navigatori. La profezia è stata annunciata dal presidente del Consiglio nel suo fluviale incontro con i giornalisti per il bilancio di fine anno. Ha spiegato che con la riforma Moratti tutti i ragazzi, quando finiranno le scuole, sapranno navigare nel ciber spazio. Gli Italiani saranno davvero, a quel punto, un popolo di santi, eroi e navigatori e avranno un avvenire sicuro.
Saranno navigatori di Internet, certo, non alla conquista di nuove terre, come pensava un altro condottiero, il Duce che, appunto, durante il Ventennio d’infausta memoria, aveva fatto scolpire l’obiettivo sulle facciate del Palazzo della Civiltà, nel quartiere dell’Eur a Roma.
La felicità si è diffusa nelle scuole di ogni ordine e grado. Gli studenti ignoravano questi nuovi orizzonti del web che ora il centrodestra offre a piene mani. Ma è solo una tra i miliardi di cose elencate dal capo del governo. Ha spiegato, infatti, tra sguardi vagamente attoniti, che i prezzi sono debellati e per quelli rimasti elevati la colpa è di Prodi, che i precari non ci sono più, gli immigrati sono scomparsi, le tasse anche.
E, come la ciliegina sulla torta, Silvio ha anche fatto sapere che cosa si nasconde dietro la testata, apparentemente innocente di questo giornale, l’Unità che pretenderebbe di dialogare con lui. Gli Italiani devono sapere. E così ha mostrato al mondo una prima pagina di oltre 50 anni fa, quando forse Antonio Padellaro non era ancora nato. La testata annunciava, senza prenderne le doverose distanze, senza almeno pubblicare un parere favorevole e uno contrario, la morte di Giuseppe Stalin. Uno scoop traumatico. Tutti ignoravano questo torbido passato.
Non è finita. Ora sembra che un nucleo di pregiati studiosi, sempre agli ordini di Silvio, stia studiando altre prime pagine dell’Unità. E’ probabile che scoprano che questo foglio nel 1924 si presentava come “quotidiano degli operai e dei contadini”. E che poi, dopo un doveroso intervento del duce, cadeva nella clandestinità, sostenuta dalle “bande” partigiane, magari per tornare in edicola nell’aprile del 1945 e dare notizia della vergognosa fine di Benito e consorte. Sono davvero particolari raccapriccianti. Peccato che Antonio Gramsci non sia più in vita. Potrebbe tentare di chiedere scusa a Berlusconi.
da Vittorio Grondona – Bologna
Dopo la trasmissione dei pacchi non ho più avuto occasione di vedere uno spettacolo di Bonolis. Non è che questo sia importante per me, ma mi sta venendo il dubbio che la strategia di Mediaset per combattere la concorrenza RAI sia proprio quella di portarle via a suon di quattrini gli artisti di successo momentaneo, estremamente dannosi per l’audience di casa propria. Una volta concluso l’affare, non importa se il ricco saltatore di fossi lavori o no, l’importante è riportare la bilancia Mediaset in posizione vantaggiosa. In questo senso i soldi sono spesi bene, in quanto rientreranno più copiosi nelle casse in pochissimo tempo grazie all’aumento dell’inesorabile pubblicità.
da Isabella Guarini
Caro CSF, è molto difficile capire Padellaro, flemmatico direttore che Travaglia per pubblicare scritti scomodi ai referenti politici della testata che dirige. Non sono una lettrice dell’Unità per cui non posso fare un paragone tra la direzione Padellaro -Colombo e quella Colombo Padellaro. Ricordo di essere rimasta molto sorpresa quando fu nominato direttore Furio Colombo, perché ritenevo che fosse un giornalista molto lontano dalla cultura comunista e post-comunista. Non ho ben capito il motivo per cui Padellaro abbia detto che si sarebbe iscritto allo scudo crociato se avesse saputo di Berlusconi e del contratto nello studio Porta a Porta. Preferire la D.C.dopo cinquanta anni di potere democristiano è il colmo del conservatorismo. Forse, nell’intervista sul Magazine del Corriere del 22/12/05, si è fatto fotografare su uno sfondo verdeggiante, in armonia con il pullover, per significare la speranza in un ritorno del partito scudo crociato, quando vi era la rendita politica del muro di Berlino. Oggi, invece, tutti dobbiamo Travagliare, e molto.
Da qualche tempo mi sto chiedendo dove sia andata ad abitare la politica. Quella politica che appassiona, intendo. Oggi si parla solo delle banalissime manifestazioni verbali dei nostri baldi politici e si tralasciano le notizie che riguardano la reale possibilità di realizzare le loro fluide promesse elettorali. Nel pieno disprezzo delle volontà popolari si fanno leggi a suon di fiducia, si fanno le guerre, si terrorizzano i cittadini con fantastiche ipotesi di epidemie… Dopo avere distrutto quasi completamente il nostro sistema aviario alimentare e venduto fino all’esaurimento ogni sorta di vaccino, si tace di colpo su quel problema e si passa con non chalance alla barca di D’Alema. Molti giornalisti si sentono in dovere di indossare le vesti di magistrato ed indagano per conto proprio. Senza problemi di spazio sui giornali di parte, sproloquiano poi l’esito delle loro faziose supposizioni sullo svolgimento dei fatti. (…)
da Lorenzo Barracco
La sosta a motore acceso è vietata dall’articolo 157.2 del Codice della Strada, da oltre due anni AUTOMOBILISTI DISINFORMATIda Lorenzo Barracco
La sosta a motore acceso è vietata dall’articolo 157.2 del Codice della Strada, da oltre due anni (http://www.aci.it/wps/portal/_s.155/1090/.cmd/ad/.c/578/.ce/1562/.p/768?PC_768_action=art157#1562).
da Moreno Carlini, Spoleto
Sbaglio se penso che la palla è saldamente in mano alla destra?Ad ora il cavaliere ed i suoi compari, possono perdere le prossime elezioni. Se sapranno accendere i fuochi artificiali giusti, potrebbero vincere (i fuochi artificiali per loro natura bruciano velocemente). Sempre loro. Possono vincere o possono perdere.Non mi pare che l’opposizione abbia le carte per vincere. Ma la destra può perdere.Mi piacerebbe una sinistra vincente, ma ci dovremo accontentare di una “non perdente”.