da Giampaolo Osele Lavarone ( Trento )
Ieri, invece di fare una delle prime code della stagione agli impianti di risalita, ho calzato le mie ” ciaspole ” ed ho fatto un bel giro fra pascoli e boschi dell’Altopiano. Io ho sciato per tanti anni, ho fatto anche il maestro di sci ma la sensazione che ho provato ieri a calpestare in silenzio la neve appena caduta, a scoprire le tracce di caprioli e di lepri sul manto nevoso, è stata unica. Un paio di ” cispole ” o racchette da neve con i loro bastoncini costano un decimo rispetto all’attrezzatura da sci, non ci sono ski-pass da pagare, non ci si può far male per scontri con alti sciatori e per cadute. Non si arricchiscono le lobby degli impiantisti. Provare per credere.
Come? Non si parla di Berlusconi? Non si dibatte sull’aborto? Niente insulti reciproci su Israele? Ma siamo impazziti? (csf)
da Feliciano Bechelli
Non sono d’accordo con l’iniziativa proposta da Tassinari. Finirebbe soltanto per fare propaganda a Berlusconi che troverebbe pure un nuovo pretesto per vittimizzarsi e potrebbe ribadire a tutti quanto è liberale lui che sulle sue tv lascia che lo attacchino in maniera così pesante. Se volete divertirvi con il berlusca, provate questa, piuttosto:
Come cominciare bene la giornata: * Accendere il computer * creare un file qualsiasi * chiamarlo “Berlusconi” * buttarlo nel cestino * cliccare su “svuota cestino” * compare la schermata di conferma che chiede “eliminare Berlusconi”? * E uno può finalmente rispondere: *SI’*
Non serve a niente ma fa iniziare bene la giornata.
di Alessandro Tozzi
La storia parlerà di grandi capitali e di piccoli uomini, di treni che correvano vuoti a 300 km/h dentro gallerie scavate nell’uranio, di piramidi artificiali fatte di smarino e fibre d’amianto. Di cittadini che difesero i propri diritti additati come canaglie e di persone senza scrupoli che violentarono ambiente e diritti, di cittadini umiliati, di una Valle stuprata nel proprio territorio, di quando le parole degli esperti si trasformarono in sussurri inascoltati. Ma la storia a volte riserva sorprese anche a coloro che si sentono onnipotenti. I cittadini della Valle di Susa potrebbero apparire al resto d’Italia non uno sparuto gruppo di estremisti ecologisti ma semplicemente dei cittadini disposti a mettersi in gioco per difendere i loro diritti, la propria salute e la propria terra.Quel giorno diventeranno tantissimi e poi ancora di più, così tanti da uscire dall’invisibilità nella quale si è cercato di nasconderli. Allora inizierà una storia che parlerà di treni costruiti per essere utili all’uomo e non di uomini sacrificati nel nome del falso progresso.
da Pier Franco Schiavone, Milano
Se la cultura è l’insieme delle esperienze e degli studi che una persona fa durante il corso della sua vita, oltre all’arricchimento dato dalla lettura di libri che si leggono per mero piacere, perchè i giornali non dovrebbero essere parte di questo processo? Molti giornali, aldilà della cronaca, contengono informazioni a volte preziose. Osservo gente che legge Il Sole 24 Ore della Domenica anche durante la settimana in metropolitana (me compreso). L’importante è che ci sia la rielaborazione delle letture e delle esperienze, anche della semplice lettura di un quotidiano, secondo una visione personale. In tal modo ci si dirà informati e colti. Che San D’Alema la illumini nel fornirmi una risposta adeguata!
di Anna Mantero di Trento
Ho letto e sentito la terribile notizia del bimbo sbranato da tre pitbull in Svizzera. Dopo questa tragedia, il mio intelligentissimo e cafonissimo vicino di casa pensa bene di lasciare il suo gigantesco doberman scorazzare per il giardino con il cancello aperto, in modo tale che il cane sia libero di uscire. Sono stata aggredita per ben tre volte da questo doberman, una volta ero da sola, le altre con il mio cane di taglia piccola. Alla terza volta sono andata dai vigili a sporgere denuncia, che poi si è trasformata in diffida in quanto non ero stata ferita. In poche parole poichè il cane non era riuscito a sbranarmi, il fatto non sussisteva. Al mio vicino di casa è stata recapitata una multa di 100 euro, ma per uno che possiede un’auto da 50 mila euro, non deve essere stato un salasso; la moglie da quel giorno mi guarda in cagnesco, come il suo doberman. Che cosa deve fare uno per portare il cane a fare una passeggiata nel viale dove abita da 20 anni senza vedersi arrivare incontro un nero doberman, ringhiante e minaccioso? Non mi sembra giusto tenere un cane 24 ore su 24 con la museruola, ma almeno che un padrone abbia l’intelligenza di capire che forse è meglio chiudere il cancello, se non altro per non spaventare qualche vecchina, debole di cuore. N.B. ci si trova nel “civilissimo” Trentino, dove le leggi vengono applicate in maniera esemplare e in uno dei quartieri più eleganti della città, ma a quanto pare le cose non funzionano poi così bene.
di Marco Travaglio (Bananas sull’Unità, 3 dicembre 2005)
Caro direttore, devo declinare la tua proposta di commentare la nuova condanna a 5 anni emessa ieri dalla Corte d’appello di Milano a carico dell’ on. C.P.,già condannato in un altro processo d’appello a 7 anni, sempre per corruzione di giudici. Ti prego anzi di non chiedermi mai più di occuparmi della Sua augusta persona, avendo io deciso di non nominarLa mai più, o almeno di provarci. Anzitutto perché, come puoi ben immaginare, quella sentenza mi ha profondamente turbato e addolorato. E poi perché proprio l’altro giorno, alla vigilia del triste verdetto, mi è stato recapitato nella canonica busta verde l’ennesimo atto di citazione col quale l’on. C.P. mi trascina nuovamente in tribunale per aver parlato male di lui sull’Unità. CLIC
da Santi Urso
Avra’ notato anche Lei come il tema dei giornali e dei loro effetti collaterali appassioni i Suoi gentili ospiti. Temo che Lei porti, pero’, una responsabilita’ grave: Ella fa intendere, e istiga in tale direzione, che il senso e il valore dei giornali appartenga al mondo della cultura. La sua e’ opera di sobillazione ideologica: il giornalismo, in ogni sua versione, appartiene all’acultura (oso sperare che l’alfa privativa sia d’uso comune), ne’, per sua natura, puo’ essere diversamente (ecco perche’ la “novellizzazione” della stampa e’ semplicemente un processo di crescita, anzi l’unico valido e corroborante). Se no e’ politica, scienza, pedagogia, istruzione, insomma tutto ma non giornalismo. La supplico di indirizzare bene coloro che credono in Lei. San Dalema aiutaci tu
Satira preventiva di Michele Serra (da Paola Bensi)
Ma dove si trova, esattamente, il Grande Centro? Diverse spedizioni scientifiche, finanziate da partiti di entrambi gli schieramenti, si stanno inoltrando alla sua ricerca nel ventre profondo della società italiana
Ma dove si trova, esattamente, il Grande Centro? Diverse spedizioni scientifiche, finanziate da partiti di entrambi gli schieramenti, si stanno inoltrando alla sua ricerca nel ventre profondo della società italiana. Era dai tempi della corsa al Polo Nord che non si scatenava una competizione così appassionante tra uomini disposti a tutto pur di piantare la propria bandiera in un luogo così ostile alla vita umana, eppure così ambito. Chi arriverà per primo? CONTINUA…
da Roberto Reali vicino a Rimini
Massimo Fini ha evidenziato come la giustizia e la legalità siano elastiche nella nostra società per adattarsi volta per volta ai nostri interessi. Se noi invadiamo una nazione e qualcuno ci spara contro per questo, chiamando questi ultimi “terroristi” possiamo incenerire interi quartieri perchè la legge è con noi. Questo avviene anche quando Fidel Castro “giustizia” (notate il contro senso della parola) dei “terroristi cubani” qualcuno da noi non riesce a indignarsi profondamente. La legalità e la giustizia non sono elastiche e la sentenza dei giudici di Milano ne è la dimostrazione. Una cosa è legale o illegale e va giudicata secondo la giustizia che ha proprio il compito di affermare la legalità. Permettere alla legalità e alla giustizia una certa elasticità è l’anticamera della dittatura dei più forti a spese dei più deboli. La “salva Previti” è l’esemplificazione colpisco duro i deboli e lascio impunemente commettere reati ai forti. D’altronde non è un caso che in galera ci finiscono sempre i poveracci. Le eccezioni, quando c’erano, confermano la regola.
dall’avv. Lina Arena
Vorrei chiedere al sig. Pino Granata di esporre, anche per colmare i vuoti di cultura politica dei lettori, le differenze che corrono tra il socialismo della Craxi e quello suo o quello dei veri socialisti. Mi chiedo e chiedo anche a Pino Granata dove trovare i veri socialisti e se, per caso, il socialismo non abbia perso la strada della modernità e del potere liberalcivilmente inteso. Insomma: questo socialismo è una griglia di regole che si possono adattare in ogni società? E quale? I diessini sono socialisti? E in quale misura? Se si risvegliassero Togliatti e Giancarlo Paietta sarebbero ancora credibili agli occhi di un’umanità che ha visto gli orrori dell’est, ignoti ( si fa per dire ) ai primi due?