Giampaolo Osele, di Lavarone, non perde tutto il suo tempo ciaspolando. Talvolta si occupa di asini (appena nata Stellina), oppure va in barca a vela, oppure lavora (la cosa che fa meno spesso) per il suo studio di architetto. Ma la gran parte del suo tempo lo passa a creare opere. Sculture, totem, quadri. Un esempio qua sotto. Vi piacciono? Volete farli vostri? Mi nomino all’istante suo agente e mercante senza commissione. (csf)
da Claudio Urbani, Roma
Caro amico Guiotto, dal tuo post ricavo una sola impressione: che il tuo voto al cav. lo dai per colpa della sinistra. Personalmente sono convinto che tu voti al cav. senza se e senza ma, percio’ forse per pudore, rimorso o vergogna vuoi una scusa per sollevare la tua coscienza. Ma veramente vuoi farci credere che se il programma della sinistra ti soddisfacesse, tu cambieretsi voto?
da Massimo Pescatori
Non so quale sia il programma dell’ Unione sulla sanità. Tuttavia a chi chiedeva “qual’è” il programma dell’Unione posso dire che “qual è” si scrive senza apostrofo.
Di Paolo Beretta
Ha ragione Serpieri a dire che, alla fine, padroni ed operai sono due categorie con interessi contrapposti. Il problema nasce quando la sensibilità sociale dei padroni viene affossata dall’utile di bilancio, dimenticandosi che dietro gli operai ci sono, spesso, mogli e figli. Ecco chi è il padrone delle ferriere: non un imprenditore in generale, ma uno dotato di scarsa, se non inesistente, sensibilità sociale, che scarica tutto il rischio d’impresa sui dipendenti mentre ne tiene per sé i benefici. E crumiri sono quelli che svendono la primogenitura per un piatto di lenticchie. Senza generalizzare.
da Michele Lo Chirco
Casini propone che il nuovo premier sarà colui che rispetto alle ultime elezioni avrà registrato in percentuale il maggior incremento di voti. Un po’ come dire che lo scudetto lo vince chi rispetto al campionato precedente ha guadagnato più posizioni in classifica, e non chi arriva primo. Concetto interessante, caro CSF, nevvero?Bè, però, non è mica una idea così pessima (csf)
da Pino Granata
La domanda dell’avv. Lina Arena è assolutamente provocatoria e sarei tentato di non rispondere. Noi Socialisti nella nostra lunga storia dedicata al riscatto degli oppressi non siamo mai stati alleati della destra e dei fascisti, cosa che pare invece non fare schifo alla signora Craxi. Alla quale vorrei anche ricordare che il padre non si sarebbe mai alleato con partiti di destra. Negli anni 60 il compianto compagno Brodolini, l’artefice dell Statuto dei Lavoratori, disse dei Socialisti: da una parte sola, dalla parte dei Lavoratori. Adesso sembrerà una frase retorica, ma a piace ancora ,anche perchè sono convinto che i Socialisti per motivi di Dna devono e possono stare solo a Sinistra.
da Giorgio Guiotto
Questi sono gli obiettivi di molti, cari, carissimi, amici di sinistra. Non so quali siano le priorità ma credo che poco importi per voi.Poi rompete le scatole su chi non sciopera, sui terroristi anticastristi o vietnamiti, sugli articoli di Fini, sulla pena di morte in USA mentre siete i primi giustizialisti “ad personam” sulla terra d’Italia. Avevo chiesto il programma dell’Unione sulla sanità, nessuno di voi mi ha risposto: in effetti, nel programma dell’Unione, oltre a molte cose incommentabili, di sanità non c’è traccia. Voterò ancora una volta, e con piacere, il Cav.
da Pier Franco Schiavone, Milano
…l’outsider Borsellino sarà in Sicilia quello che Vendola è stato in Puglia? Aria fresca, salutare anche se perdessimo, ma una speranzella ce l’ho, l’altro sarebbe stato divorato da Cuffaro in un boccone. Cosa non avrei dato per vedere la faccia di Rutelli e Marini davanti al risultato delle primarie. A Rutelli gli sará cascato il mascellone e a Marini gli si sará afflosciata la pipa.
di Gian Antonio Stella (Corriere della Sera)
Saranno uno scontro imperdibile,le prossime elezioni siciliane. Perché, se lo spoglio notturno delle primarie dell’Unione dovesse confermare le prime indicazioni, la sfida sarà tra Totò Cuffaro e Rita Borsellino. La sorella del giudice assassinato dalla mafia da anni impegnata nel volontariato. Uno scontro frontale. Tra due concezioni del mondo, della politica, della vita, della legalità e dell’illegalità. Ma soprattutto tra due concezioni della Sicilia. CLIC
Chi di noi una volta almeno nella vita non ha affermato che gli enti pubblici sono un disastro, che i funzionari pubblici sono inefficienti e spesso maleducati e che è difficilissimo ricevere informazioni? Bene, voglio pubblicamente fare un encomio al Centro Operativo di Pescara dell’Agenzia delle Entrate. Questo Ente, che tra l’altro si occupa dei rimborsi IVA alle aziende straniere, udite-udite, risponde al telefono. Le persone che rispondono sono gentili e passano sempre un funzionario informato disponibilissimo a chiarire ogni problema. Insomma, un’efficienza teutonica e una cortesia inusuale, nel cuore del centro Italia. Che bella cosa, soprattutto se considerate che hanno a che fare con persone di Paesi diversi.