da Cristina Paulon, Padova
Mi inserisco nella querelle tra Bianchi e Ceratti. E’ vero: gli incidenti accadono, ma la mancanza di sicurezza, impianti di depurazione e di controllo, l’omissione di informazioni sono comportamenti più che negligenti, sono profezie auto-avverantesi di un disastro annunciato. L’Italia e il mondo sono pieni di questi episodi: Bhopal, Seveso, il Vaiont, Chernobyl, il petrol-chimico di Marghera, per citarne alcuni. Ora che nel “primo mondo” certe cose non si possono più fare – o meglio, costerebbe troppo farle – andiamo ad avvelenare gli altri in casa loro, e ci dovrebbero pure ringraziare che gli portiamo lo sviluppo. E a chi si lamenta, ci pensa la polizia.
da Bruno Stucchi, Cuggiono (MI)
Non capisco piu’ se i vari interventi pubblici di Prodi mirano a vendere l’Unione o il suo libro.
da Giorgio Guiotto
Carissima Barbara, non trovo nulla di vergognoso aver avuto avi che approvavano e sostenevano il fascismo, come non devo vergognarmi di avere un nonno ebreo (un mix strano, vero?). I miei genitori hanno sempre votato a sinistra ma ciò non toglie che mio padre in casa teneva una sua foto con la divisa da avanguardista. Tutt’ora conservo le sue pagelle, vere opere d’arte, d’era fascista. Ti ricordo che molti personaggi pubblici schierati apertamente a sinistra sono stati ferventi fascisti. Tu invece sei sicura, risalendo tutta la tua linea di parentela, di non aver avuto nemmeno una pecora nera, mah!Schiavone, il tuo è un discorso chiaramente di parte come lo è il mio, questo non significa che io non apprezzi i benefici ottenuti dalle lotte portate avanti dai “compagni” ma non posso non dimenticare cosa ha significato il “comunismo” nel mondo.
da Rita Guma, www.osservatoriosullalegalita.org
Credo che nel dibattito sul TAV si trascuri di sottolineare che ipropagandati motivi di sicurezza non giustificavano la militarizzazione preventiva della valle, mentre la decisione bipartisan di fare l’opera non giustificava la censura di fatto attuata su molti media per anni alle motivazioni dei No tav. Inoltre l’assenza di un controllore terzo e indipendente non offre adeguate garanzie per la tutela della salute su scavi in montagne piene di amianto. Quanto al ponte di Messina, la magistratura di Monza ha aperto un’inchiesta sulla trasparenza della gara, la procura della Repubblica di Roma ha avviato un’indagine con tre indagati per falso in atto pubblico e abuso d’ufficio, la Procura nazionale antimafia ha avviato un’indagine conoscitiva sulle possibili infiltrazioni mafiose negli appalti e la Commissione europea ha rilevato nel progetto preliminare una serie di violazioni della normativa comunitaria.
da Michele Lo Chirco
Signora Ragone, mi permetta di dissentire dal suo pensiero. Se io, in un paese normale, voglio un’opinione su un fatto di cronaca o di politica, so quale giornale o settimanale comprare. Se voglio sentire i nudi fatti del giorno, seguo un telegiornale. La fuffa che aggiunge il giornalista nella costruzione del suo servizio è un plusvalore di cui faccio volentieri a meno, sia che si tratti di Borrelli sia che si tratti di Pionati che commenta i fatti politici del giorno.
da Alessandro Ceratti
Le raffinerie saranno pure bombe ecologiche nel giardino di casa, però si deve anche ricordare che di una raffineria (con i suoi depositi) in Siberia o nel deserto del Sahara non ce ne facciamo nulla. Bisogna che siano un po’ più vicine. Tanto vicina poi non doveva essere quella inglese, visto che malgrado la dimensione dell’esplosione -grazie a Dio- non è morto nessuno. E comunque io mi ostino a trovare peculiare il ritmo con il quale negli ultimi anni le raffinerie saltano in aria.
da Luca Serpieri
Mi trovo a difendere la “parte avversa” ma lo faccio volentieri visto che l’occasione di stigmatizzare Freeman è succulenta. Egli conclude il suo post su Consorte con questa insostenibile accusa: ” un signore [il direttore di Unipol] , utilizzando il nome (o il buon nome) del movimento cooperativo, ha realizzato un profitto di 1,6 milioni di euro”. Per questo gravissimo comportamento sarebbe opportuno che “fosse gentilmente accompagnato alla porta”. Qual è dunque la colpa inescusabile di consorte? Quella di aver guadagnato 1,6 milioni! E’ veramente imperdonabile. E’ risaputo infatti che ogni buon amministratore, in particolare se amministra cooperative, crea buchi e perdite, come vuole il galateo del pensiero pseudocomunista. Il denaro è orribile, chi lo guadagna è pessimo! Dico questo perché Freeman (per caso?) si è dimenticato di associare a questo guadagno qualsiasi tipo di aggettivo negativo. Stando a Freeman non si tratta di un guadagno illecito, di una tangente, di chissà che. Non è neppure chiaro che quel denaro se lo sia messo in tasca Consorte stesso. E’ Freeman stesso a riconoscerlo.
da Walter Vanini, Carona (Bergamo)
Con la benedizione del Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, è partita la campagna elettorale di Letizia Moratti per la carica di sindaco di Milano. Tra i sostenitori doc presenti alla cerimonia di candidatura del ministro, personaggi del calibro di Teo Teocoli, Stefano Zecchi e Francesco Alberoni. E, inaspettatamente, Fernanda Pivano, intellettuale e icona italiana della beat generation, in passato sostenitrice di molte lotte civili della sinistra. A chi le chiedeva spiegazioni sul suo sorprendente sostegno, ha risposto: “Da anarchica e da donna, voglio che finalmente sia una donna ad essere sindaco di Milano. Da anarchica non conosco il programma elettorale della Moratti, ma la sostengo in quanto donna. Pace e amore”.Come motivazione non mi sembra un granchè. Anzi, è una gran cazzata. Con pace e amore, s’intende.
dall’avv. Lina Arena
Mi piace la Merkel perché è brava, intelligente, preparata, seria. E poi apprezzo il fatto che non porta il classico aggeggio femminile: la borsetta.
Non la porta nemmeno Schroeder (csf)
da Carla Bergamo, da Oltreoceano
Ei, ma che c’entra il governo e le sue malefatte con l’orgoglio italico? Allora ai tempi delle invasioni austro-ungariche, borboniche eccetera gli Italiani avrebbero dovuto chiudersi in casa cospargendosi il capo di cenere e praticando l’autofustigazione? Penso che l’orgoglio per la nazione dove sei cresciuto prescinde da politiche e governi. Perchè ci sono secoli di storia e di bellezze naturali, artistiche e architettoniche che sono incancellabili da qualsiasi governo o catastrofe. E vivendo all’estero, dove tutto quello che succede in Italia magari puoi moltiplicarlo per dieci, ti senti orgoglioso, si. Alla faccia di Berlusca e compagni di merende (e alla faccia del Sig. Freda).