da Gianluca Freda
Dice Trono che è impossibile che il comunismo torni al potere in Europa. E’ vero, per il semplice fatto che il potere è l’esatta negazione di ciò che il comunismo dovrebbe essere. Il comunismo al potere diviene l’esatto contrario del comunismo, come visto nel secolo scorso e come tentavo di spiegare nell’ultimo post. Scopo del comunismo è condizionare il potere, ricattarlo e indirizzarlo verso i propri obiettivi rimanendo esterno ad esso. Un po’ come fecero i comunisti italiani nel loro periodo migliore, prima dei compromessi storici che li portarono alla dissoluzione. Un po’ come intendono fare Rifondazione e i movimenti con le prossime elezioni italiane. Dice anche Trono di avvisarmi che la guerra è finita. Caro Trono, io la avviso che sta appena iniziando e che il nemico è lei. Per favore, ci venga preparato e non ci faccia fare brutte figure.
da Giorgio Trono
Ormai Freda appare come uno di quei Giapponesi nascosti in qualche sperduta isola filippina che attende ancora la fine della guerra. Ci propina la solita storiella di una ideologia che in realtà non è mai stata applicata senza considerare che è la storia ad averla condannata in quanto tutti i regimi tirannici comunisti ad essa si sono ispirati, mica al liberismo. E non a caso il suo ideatore era un violento intollerante. Il guaio è che vista l’impossibilità che questa ideologia torni al potere almeno in Europa, dovremo sorbirci la storiella di Freda per chissà quanti anni ancora. Qualcuno avverta Freda che la guerra è finita e che il 1989 è passato da un pezzo.
da Giorgio Guiotto
Con quello che ha combinato l’Unipol vi siete (progressisti del blog) lanciati anima e corpo su Berlusconi vs l’Unità oppure sugli astrologhi e altre cose. L’UNICO che ha scritto qualcosa molto simile ad un grido di dolore è stato Cisf (addossando la colpa al Berl.), da tutti gli altri un silenzio mostruoso. Avete capito bene quello che i vostri amichetti delle Coop avevano messo in atto? Non una riga avete scritto, antropologicamente diversi, proprio vero….
Qualcuno avverta Freda che la mia era una provocazione. Qualcuno gli segnali anche che Reagan nel 1981 in seguito all’ennesimo sciopero dei controllori di volo che paralizzava nazione intera decise di licenziarli in tronco e di sostituirli con i membri dell’esercito, ponendo così fine al potere ricattatorio del sindacato. Agli altri blogghisti privi di preconcetti e con la mente non rivolta al 1800 segnalo due articoli di Pietro Ichino sulla disastrosa situzione degli scioperi nei pubblici trasporti italiani e su eventuali rimedi http://www.lavoce.info/news/view.php?id=&cms_pk=1784 e http://www.lavoce.info/news/view.php?id=&cms_pk=809 .Tra i quali, purtroppo per Freda, non è prevista la rivoluzione del proletariato nè l’abolizione della proprietà privata.
da Isabella Guarini
Caro CSF, fanno molto discutere le notizie degli scandali finanziari che investono anche la sinistra. Paperone ci insegna che quella per il danaro è una vera passione da collezionisti,spesso riuniti in circoli eslusivi. Per quanto riguarda la sinistra m’ indigna di più lacontraddizione tra il Sindaco di Bologna, che riceve insulti per aver sfrattato gli abusivi dalle insidiose rive dell fiume, e la Sindaca di Napoli che tollera il sorgere di una tenda-casa sul lungomare più noto d’Italia. Vedere, per credere, notizia e foto dal Il Mattino del 29/12/05.
da Rita Guma, www.osservatoriosullalegalita.org
Come puro dato giuridico aggiungo che la Corte dei diritti dell’uomo, nella sentenza del febbraio 2005 a favore del partito rumeno Nepericisti, stabiliva di fatto che la dottrina comunista non e’ di per se’ antidemocratica o contraria ai diritti umani. Secondo la sentenza, infatti, vi e’ liberta’ di associazione di un partito indipendentemente dalla sua ideologia, purche’ il suo fine sia legittimo ed il fine di quel partito – comunista – fu ritenuto legittimo. Nella stessa sentenza, la Corte stabili’ che l’illegittimita’ di un partito politico puo’ viceversa derivare dal riscontro di condotte che concretizzino reati di incitamento o ricorso alla violenza, o mirino all’abbattimento del pluralismo politico. Il nazismo teorizza la superiorita’ di una razza ed ha quindi un fine illegittimo perche’ contrario ai diritti umani (artt. 1 e 2.1 della dichiarazione dei diritti dell’uomo). Nella storia del comunismo si e’ riscontrata invece la condotta illegale di persone o partiti che hanno dichiarato di richiamarsi a principi di per se’ legittimi (per beffa, in primis quelli agli artt. sopracitati).
Articolo 1. Tutti gli esseri umani nascono liberi ed eguali in dignità e diritti.Articolo 2. 1) Ad ogni individuo spettano tutti i diritti e tutte le libertà enunciate nella presente Dichiarazione, senza distinzione alcuna, per ragioni di razza, di colore, di sesso, di lingua, di religione, di opinione politica o di altro genere, di origine nazionale o sociale, di ricchezza, di nascita o di altra condizione.
da Vania Cavicchioli
Vorrei che i sostenitori degli scioperi che mettono in ginocchio questo paese, aeroporti e stazioni ridotti come campi profughi, persone incolpevoli che perdono giornate di lavoro, mi spiegassero perché l’Italia è il paese in Europa con il monte ore di sciopero più alto d’Europa e contemporaneamente il paese con i salari medi più bassi d’Europa. Forse che i nostri sindacati non sanno fare il loro mestiere? Forse bloccare un paese non serve per avere un salario che permetta alle persone di sopravvivere.
da Fabrizio Pilotti
A me sembra un po’ forte la separazione tra ideologia e sua applicazione fatta dal Sig. Freda in “Luoghi Comunisti”. L’applicazione fatta dagli uomini è il metro con cui si giudica un’idea; e per quanto giusta, se l’applicazione in tutti i paesi del mondo (tranne uno) si è rivelata un fallimento economico ed umano, vuol dire che l’idea non era applicabile. È proprio l’umanizzazione dell’idea è sempre stato il cavallo di battaglia dei comunisti italiani, che si sono sempre vantati, Toscana ed Emilia alla mano, di portare un’applicazione umana ed economicamente funzionante del modello. Che appunto ci ha portato spesso a citare il modello italiano come l’unico che ha in qualche modo funzionato.
Caro Guiotto, se non condanno i crimini dell’ideologia che amo – e la amo davvero – è semplicemente perché l’ideologia che amo non ha mai commesso alcun crimine. I crimini, semmai, sono stati commessi da chi ha stravolto e rovesciato quell’ideologia per poterla usare come pretesto per i suoi sordidi giochi di potere. Il che è accaduto ad ogni buona idea o ideologia della storia dell’umanità, con l’eccezione di quelle – come nazismo, fascismo o liberismo – che per produrre crimini non hanno avuto bisogno di essere stravolte, ma solo applicate. Identificare il valore di un’ideologia con la persona di coloro che se ne riempiono la bocca solo per perseguire i loro scopi, è una cosa un po’ sciocca. Con questo criterio finiremmo per identificare le idee liberali con la persona di Berlusconi e i princìpi democratici con George W. Bush (…)
di Silvia Palombi
Oltre a disgusto, indignazione, preoccupazione, rabbia fottuta e desiderio di fuga, di fronte alle devastazioni che sta sopportando il nostro narcotizzato paese provo un’altro sentimento che non capisco: come mai figuri di losco livello, esperti come quelli che si stanno spartendo la carcassa d’Italia, parlando al telefonino non si limitano ai compleanni e alle ricette di cucina e spernacchiano segreti e trame e parolacce qua e la’ come nessun adolescente che abbia visto un film di spionaggio farebbe mai? E’ sicumera, cialtronaggine, malriposto senso di invulnerabilita’ o impareggiabile idiozia?
“Se mi cacano il cazzo supero il 30 per cento e gli faccio un culo per i prossimi 20 anni”. Ecco il male che ha fatto Berlusconi all’Italia. Ci costringe a votare per questa gente, e per tutti quei furbetti rossi, e per tutti quelli della merchant bank, e per tutti quelli che pensano che la sinistra non debba differenziarsi. “Se mi cacano il cazzo”. Hanno studiato nelle migliori scuole, hanno frequentato la migliore gente. Ma la volgarità gli è rimasta dentro. Tutto quello che stiamo vivendo in questi giorni è peggio di Mani Pulite. E non abbiamo ancora ascoltato nessun grande capo prendere la parola e dire almeno che questi sono dei mariuoli. Un giorno Craxi si alzò a parlare in Parlamento e disse che tutti si comportavano come lui e invitò tutti a parlare e tutti stettero zitti. Come stanno zitti oggi, (csf)