da Isabella Guarini
Caro CSF, ho letto con interesse la tesi di Massimo Costa sulla tecnica dell’intervista che ritengo molto interessante e suscettibile di sviluppi. La nascita di un vero e proprio genere nelle arti è sempre stato oggetto di analisi e di critica. Ritengo, infatti, che il giornalismo non sia una professione, tout court, ma un’arte come la pittura con i suoi generi, figurativo, astratto, classico, paesaggistico, storico-celebrativo, optical, body, etc.Le interviste, per la tecnica adottata, sono come le pennellate di un impressionista, dense di colore ma indefinite senza linee di contorno. Ritengo che in questo genere gli intervistatori più apprezzabili siano coloro che riescono a rendere sempre più sfumato l’oggetto della descrizione, lasciando spazio all’intelligenza del lettore. Mughini mi appare un esemplare da body-art. Con il suo corpo interroga chi lo interroga, ma non si conosceranno mai le risposte. Finalmente qualcuno riconosce le mie doti di artista (csf)
da Lorenzo Barracco
«C’è però un problemino di date. L’Italia passa da libera a semilibera nel rapporto di Freedom House pubblicato il 28 aprile 2004. L’arresto di Jannuzzi viene disposto il 19 luglio 2004. Come può un fatto avvenuto dopo averne provocato uno accaduto prima?».
Problemino di date? Mi sa che Travaglio confonde Freedom House con Lega Calcio: nel calcio, infatti, se alla terza giornata una squadra ha 8 punti, alla quarta partirà da otto. Nella classifica di FH, invece, è chiaro che ogni anno vengono analizzate le situazioni dei diversi Paesi partendo da zero. Del resto, anche un bambino si renderebbe conto che altrimenti sarebbe impossibile guadagnare posizioni. Travaglio un bambino non è: è però un giornalista. E i giornalisti, chiosa il Nostro, «devono informare. Mica informarsi».
da Virgilio Mancini
Noto con dispiacere che, sul Magazine di oggi, Angelo Panebianco si accoda a chi sostiene che la presenza dell’Italia tra gli stati “semi-liberi” nel rapporto della Freedom House sia causata principalmente dall’arresto del senatore-giornalista Jannuzzi di Forza Italia. Peccato che si tratti di una bufala, in quanto, stando alle date di compilazione dei rapporti annuali inquestione, l’Italia è entrata a far parte dei paesi “semi-liberi” ben prima che fosse disposto l’arresto di Jannuzzi, come ci spiega molto bene Marco Travaglio in uno dei suoi “bananas”. www.documenti.blogspot.com
da Silvia Palombi
Neanch’io fiaccolero’, il fondo di Rossanda di ieri esprime alla perfezione il mio pensiero (come sempre, caspita non mi era mai capitato di essere sempre d’accordo con qualcuno). Lunga vita a Rossanda!
da Giorgio Guiotto
Ma quante scuse… ma quanti se, ma quanti ma. Siete contorti, ma tanto anche. Perchè dovete per forza trovare i secondi fini, i distinguo? Quello ha detto che Israele non dovrebbe esistere? E’ giusto? E’ sbagliato? Cosa c’entra tutto il resto? Pazzesco…
Giorgio, fattene una ragione, la sinistra è complicata (csf)
Non andrò alla manifestazione organizzata dal Foglio perché mi sembra ovvio che le dichiarazioni del presidente iraniano siano inaccettabili, ma mi pare altrettanto palese che esse siano state abbondantemente strumentalizzate per spianare la strada ad un’eventuale guerra contro l’Iran. Peccato che Parisi l’abbia capito e Fassino no. Inoltre non mi piace molto la fauna che saràpresente alla fiaccolata; se per condannare un esaltato iraniano devo stare con gli esaltati nostrani, allora ci rinuncio.
da Peter Freeman
Caro Csf, a me Mahmoud Ahmadinejad sta sulle palle che di piu’ non si puo’. E non mi passa per la testa di mettere in discussione il diritto di Israele di esistere come stato. Ma a una fiaccolata pro-Israele indetta da un quotidiano che teorizza lo scontro tra civilta’ e che non perde occasione per gettare benzina sul fuoco non ci metto piede. Ne’ oggi ne’ mai.
Caro Peter, condivido quello che dici ma ricordo anche che tanto tempo fa, quando si passavano tutti i sabato a sfilare, un mio amico tutt’altro che lottacontinuista, sfilando con noi, un po’ imbarazzato, mi diceva: “A volte per rispetto alle proprie idee, ci si ritrova insieme a gente con i quali non si va d’accordo”. Detto questo non sfilo e non fiaccolo nemmeno io. Ma per un altro motivo. Non vorrei portare nemmeno un granello di sabbia alla costruzione della campagna ideologica per la prossima invasione dell’Iran. Basta solo un attimo di riflessione per accorgersi che i meccanismi si ripetono. Tutto questo lo abbiamo già vissuto. (csf)
da Paola Altrui, Roma
Ieri sera, durante la puntata de “L’infedele” dedicata al rapporto fra politica e televisione, il giornalista Pierluigi Battista ha ribadito imperterrito che Giulio Andreotti è stato pienamente assolto dall’accusa di associazione mafiosa, mentre il ministro Rocco Buttiglione ha precisato che estrapolando singole frasi dal contesto ognuno può arrivare a leggere ciò che vuole, anche nel dispositivo di una sentenza. Inevitabili e sacrosante le proteste di Marco Travaglio; mi aspettavo che Gad Lerner, nella sua duplice veste di conduttore della trasmissione e di giornalista, intervenisse per chiarire che tutte le opinioni sono lecite, ma che per correttezza
da Pier Franco Schiavone, Milano
Caro CSF se, grazie alla tua sapiente regia e ai nostri dotti interventi, ci leggono anche i politici di rilievo come Bordon. Come mai Fassino non ha ancora licenziato Klaus Davi?
Sono gli errori storici della sinistra (csf)
da Cosmo de la Fuente
Il padre può essere un ottimo genitore, come mai, allora, nel 96% dei casi dopo una separazione l’uomo viene sempre penalizzato? Sapete quanti sono gli uomini che vivono la separazione dai propri figli a causa delle ripicche delle ex mogli? Circa 4 milioni.
Gente, è tornato Cosmo de la Fuente. Tutti di corsa su Documenti