da Gian Paolo De Tomasi (Busto Arsizio)
Tre giorni fa mi sono lamentato su questo blog di alcuni importanti problemi con la mia linea ADSL di Wind. Beh, già il giorno dopo la linea magicamente era passata a 4 Mega (nominali, ma è già qualcosa) e il giorno dopo ancora il mio P2P girava come un orologio svizzero. Rimane bloccata la chiamata alla concorrenza (Tiscali): volendo si può aggirare questo problema, ma non si può avere tutto dalla vita.A Sabbe’, che te devo di’? Grazie di esistere!
Faccio quello che posso (csf)
da Matteo Scaglianti, Ferrara
Sapevi che il tuo blog vale $ 80.544? (calcolato nel sito : www.cached.it). E adesso che lo sai, la tua vita cambierà? Prometti che non lo venderai per meno di un milione di dollari.
Arrivederci ragazzi ci vediamo alle Bermuda (csf)
da Virgilio Mancini
Scusi signor Barracco, ma come si dice qui a Roma, lei a picche risponde denara. Travaglio sta dicendo che l’Italia è stata declassata da paese libero a paese semilibero nel rapporto di Freedom House pubblicato il 28 aprile 2004 dove, come tutti possono constatare, è assente il nome di Jannuzzi, dato che il senatore venne arrestato solo nel luglio dello stesso anno ( e comparirà, con poche righe, solo nel rapporto pubblicato nel 2005 ). Quindi la “retrocessione” dell’Italia è avvenuta ben prima dell’arresto di Jannuzzi e la causa, come può ben leggere, si chiama Silvio Berlusconi. Mi pare dunque ovvio che i suoi amici, asserendo che il motivo principale del declassamento sia stato l’arresto del senatore e non le manovre del premier, ci stiano fornendo l’ennesima patacca e mi dispiace che anche un serio politologo come Panebianco ci sia cascato.
da Sergio Parascandolo, Milano
Status change explanation: Italy’s rating moved downward from Free to Partly Free as a result of high media concentration and increased political pressures on media outlets.
Silvio Berlusconi ha usato la sua posizione di primo ministro per esercitare indebita influenza sulle tre reti Rai, oltre al fatto che possiede un impero di media di considerevoli dimensioni che include le tre più grandi stazioni di televisione private. Inoltre ha esercitato controlli ed ingerenze sino a far dimettere in maggio, presumibilmente, il direttore del Corriere della Sera, il maggiore quotidiano italiano. (Pagina 10 di “Freedom of the press2004″)
Le istituzioni dei media liberi ed indipendenti del paese sono minacciate da interferenze politiche… nel 2003 i legislatori presentarono la così detta legge “Gasparri”, che fu bocciata dal Presidente Carlo Ciampi a dicembre… il direttore del Corriere della Sera tra le motivazioni alle dimissioni denuncia la pressione esercitata degli organi governativi… un giornalista in Sicilia fu aggredito da uomini non identificati ad agosto dopo avere pubblicato articoli … e colpi furono sparati alla casa di un giornalista in Sardegna che fu designata come bersaglio a causa del suo lavoro…le partecipazione azionaria di Berlusconi e famiglia che controllano le tre più grandi televisioni private ed un giornale, così come una significativa porzione del mercato pubblicitario determinano il più eclatante conflitto di interesse nel mondo…(Pagine 124 e 125 di “Freedom of the press2004″).
Questo è il link: http://www.freedomhouse.org/pfs2004/pfs2004.pdf
da Marco Colantuono, Torino.
Sarò malizioso, ma ho il preciso sospetto che molti fraintendimenti siano voluti. Si può seriamente credere che la classifica di Freedom House, indipendentemente dal valore che vogliamo dargli, sia determinata dall’arresto di Jannuzzi? E non è oltremodo strano che quelli che si sono confusi appartengano a una precisa parte politica?
da Massimo Pescatori
Il fatto che anche Panebianco non si sia accorto della falsità della notizia relativa al motivo dell’inserimento dell’Italia tra gli stati “semi-liberi” nel rapporto della Freedom House è molto indicativo. Se neanche una persona così culturalmente attrezzata sfugge alla disinformazione dei mezzi di comunicazione, vuol dire che l’Italia è veramente un paese in cui è impossibile per un cittadino comune essere informato correttamente. Si tratta di un’ulteriore conferma del fatto che l’Italia è veramente un paese “semi-libero” per quanto riguarda i mezzi di comunicazione.
da Pier Franco Schiavone, Milano
Qualcuno mi sa dire se in altri Paesi hanno organizzato sfilate come la nostra? Perché se, come sembra, siamo gli unici in Europa, più che chiedersi quanto siamo contorti bisognerà chiedersi quanto siamo sciocchi, tutti. Il fatto è che la diplomazia è cosa troppo seria e delicata per farla fare a Ferrara e a questa destra pasticciona. Ci sono guerre nel mondo, terrorismo, una crisi economica terribile e noi ci dovremmo accodare all’iniziativa di un provocatore come Ferrara, così, senza se e senza ma, perché non ci piacciono le parole di Ahmadinejad? Quest’ultimo è un estremista manovrato dall’ayatollah Ali Khamenei per motivi interni e noi stiamo facendo il suo gioco. Sono convinto che la lettera di solidarietà ad Israele di Prodi sarebbe stata sufficiente per il centro sinistra.
da Claudio Urbani, Roma
Quando Berlusconi ha fatto intendere che Bush teme un Governo di sinistra in Italia, intendeva forse dire che le preoccupazioni di Bush fossero che tale Governo non avrebbe appoggiato un eventuale intervento militare in Iran?
da Vincenzo Rocchino, Genova
Nonostante lo stato in cui è stato ridotto il Paese, anche grazie all’aiutino della strategia politica del loro capo, che lo consegnò al venditore di spot-tv, su questo blog gira un rifondarolo che oltre ad essere fiero di quanto è successo, si dice sicuro che il suo partito sarebbe pronto a rifarlo; evidentemente costui pensa che gli italiani sono tutti dei pirla, pronti a farsi sodomizzare ancora. Se mister cashmire dovesse riproprovarci, la sua percentuale di voti potrebbe facilmente scendere tanto da somigliare a un prefisso telefonico. L’errore fatto in passato, deve pesare ancora sulla sua coscienza come un macigno. Credo pure che i comunisti di rifondazione non sarebbero più disposti a riconsegnare il governo di quello che resta di questo Paese, a Berlusconi, una seconda volta!
da Emilio Salghero, Padova
“..Non vorrei portare nemmeno un granello di sabbia alla costruzione della campagna ideologica per la prossima invasione dell’Iran. Basta solo un attimo di riflessione per accorgersi che i meccanismi si ripetono…”Che sciocco che sono, per un momento avevo creduto che il paese da invadere nonchè da cancellare dalle mappe fosse Israele, invece mi sbagliavo.. forse qualcuno tra poco salterà su a dirci che Mahmoud Ahmadinejad è un agente della Cia ed in passato ha fatto qualche affare con la famiglia Bush. E già.. i meccanismi si ripetono.