da Alessandro Ceratti
Capisco le argomentazioni di Freda, e in larga parte le condivido. In particolare condivido il suo atteggiamento di insofferenza nei confronti di chi , pur essendo eletto dalla “sua parte”, si comporta in maniera fascistoide. Non sarà perché proviene dal centrosinistra che saremo disponibili ad accettare questo genere di condotta. Se si vuole applicare questa frase alla vicenda Cofferati devo però segnalare che nel merito sono piuttosto convinto che sia Freda a comportarsi da massimalista piuttosto che Cofferati a comportarsi da fascistoide. Il punto è proprio questo: non bisogna essere disponibili a tollerare di tutto solo perché quel tutto proviene da casa nostra facendo ricorso all’argomento del male minore. Però è anche necessario avere un atteggiamento razionale e responsabile: non è possibile togliere il sostegno ai politici della “nostra parte” appena si discostano impercettibilmente da quello che abbiamo in testa noi. (…)
di Diana Guarnieri, Brescia
Volevo condividere con qualcuno queste immagini e lanciare il sondaggio . Chi indovina cosa rappresentano ?
da Lorenzo Barracco
Signor Mancini, gradirei che lei mi leggesse, prima di rispondermi. Io ho scritto che sostenere, come fa Travaglio, che è impossibile che l’Italia quest’anno sia PF (anche) a “causa” di Jannuzzi perché l’anno prima era già PF è ignoranza e disinformazione. Tornando al paragone calcistico, è come dire che è impossibile che quest’anno la Roma concluda a 50 punti, visto che l’anno prima ne aveva già 51. Chiaro? Detto questo, il caso Jannuzzi è citato – tranquillo, lo dice pure Travaglio – nel rapporto di quest’anno fra le cause che hanno influito nella definizione di stampa parzialmente libera. Infine, trovo curioso che gente che si rallegra ogni volta che la libertà di stampa italiana è messa in discussione dall’estero, si agiti tanto quando sente che l’estero se la prende con i giudici che condannano un senatore di FI e un diffamatore della moglie di Illy.
Satira Preventiva di Michele Serra (grazie a Paola Bensi)
Dove va il pensiero post-femminista? Luisa Muraro e Anselma Ferrara trovano nella teologia ratzingeriana forti elementi di interesse per le donne. Una parabola culturale ormai comune a molte delle protagoniste storiche del movimento
Dove va il pensiero post-femminista? Dopo le recenti prese di posizione di Luisa Muraro e Anselma Ferrara, che trovano nella teologia ratzingeriana forti elementi di interesse per le donne, e specialmente per loro due, ha destato molta sorpresa la notizia che la femminista americana Betty Hoogan, autrice negli anni Settanta del famoso pamphlet ‘Streghe inferocite’, sta per pubblicare il libro-intervista ‘Le ricette del papa’, nel quale interroga il pontefice sui segreti della cucina tedesca. È una parabola culturale, quella della Hoogan, ormai comune a molte delle protagoniste storiche del movimento, che guardano con grande attenzione al mondo cattolico, dialogano con il movimento teo-con, e si interrogano sui valori della tradizione, come la famiglia patriarcale e la confettura di mele cotogne fatta in casa. CONTINUA…
da Vittorio Grondona – Bologna
Vorrei esprimere tutta la mia solidarietà al sindaco di Bologna per il fatto inqualificabile perpetrato nei suoi confronti. Questi atti terroristici che ogni tanto ricorrono anche nel nostro paese squalificano la nostra società. Mi auguro che presto, con la forza della civiltà e, perché no, del volersi bene, si riesca a debellare definitivamente nel mondo ogni forma di intimidazione contro chiunque. Tutte le divergenze possibili in ogni settore devono essere risolte con il dialogo e con la ragione. La violenza nasconde sempre un interesse che con la ragione non ha mai nulla da spartire!
da Claudio Urbani, Roma
D’accordo sig. Guiotto, non tutti gli italiani sono dementi e ragionano con la loro testa. Ma provi Lei a spiegare perché, se Berlusconi era contro la guerra, ha aderito a mandare le nostre truppe ed appoggiare l’intervento in Irak? Perché ha accettato supinamente gli ordini USA? Perché non ha dimostrato con i fatti quello che erano le sue convinzioni? I grandi statisti sono quelli che la politica la fanno, non l’eseguono. Spero che ci risparmi la favoletta che la nostra è una missione di pace!
da Pier Franco Schiavone, Milano
Incredibile!! Leggo proprio adesso che Leoluca Orlando è stato espulso dalla Margherita, da Rutelli, perché ha appoggiato la candidatura di Rita Borsellino contro la candidatura della Margherita (leggasi Marini) di Latteri. Questa cosa è d’inaudita gravitá.
Come forse ricordate sono assessore all’ecologia di Cusano Milanino, un comune del milanese di 20.000 abitanti. Ieri ho organizzato una conferenza-dibattito sul tema dell’elettrosmog. Ho invitato come relatori due professori istituzionali, uno dell’ARPA e uno del Politecnico che non avevo neppure personalmente mai incontrato. Il pubblico era composto sostanzialmente da ambientalisti e da cittadini del comitato antiantenne. I professori fanno la loro relazione e, per essere sintetici, in buona sostanza affermano che le antenne di telefonia non fanno male. I cittadini sono furibondi. Non se lo vogliono sentir dire. Immediatamente i due professori diventano di parte e sono rimproverato per non aver invitato nessuno dell'”altra campana”. La cosa mi fa veramente impressione perché proprio la sera prima avevo visto Travaglio all’Infedele ricordare sarcasticamente coloro che avevano voluto una trasmismissione che facesse sentire l’altra campana dopo quella che era stata fatta sulla mafia in Sicilia. Due opzioni: faccio il politico stronzo, me ne frego di quello che dicono i professori (che non mi votano) e mi aggrego alle posizione molto più popolare del “no alle antenne”. Che mi frega, sono pure assessore all’ecologia! Altra opzione: quando dovrò decidere sulle nuove antenne telefoniche tengo conto dello stato dell’arte della ricerca scientifica non dimenticando ovviamente le opinioni dei cittadini ma rischiando comunque di attirarmi un sacco di critiche che potrei facilmente evitare. Io so già che cosa sceglierò di fare, voi sapete per quale politico votereste?
Perché nessuno, nemmeno i siciliani che scrivono sui questo blog, ha preso in considerazione la mia proposta di sostenere Rita Borsellino? L’abbiamo fatto nel nostro piccolo con la brava Margherita Hack, perché con Rita Borsellino no? La Sicilia é una delle fonti dei nostri guai economici e politici, è quasi totalmente in mano alla mafia e quando questa uccide ci indigniamo tutti scaricando colpe e responsabilità, salvo poi far finta che non esista quando una persona perbene, la famosa aria fresca che tutti auspichiamo, si mette in gioco. Intanto, nel silenzio dei media, e nostro, in Sicilia per l’ennesima volta stanno tentando d’imporre un altro nome perché così vuole Marini. La destra, con Bocchino e Cannella, è intervenuta chiedendo alla Borsellino di non candidarsi perché il fratello era di destra, segno che la temono. Spero solo che qualche giornalista scriva a questo blog per smuovervi, visto l’interesse che riscuotono quando questi intervengono. Mi verrebbe voglia di dirvi una parolaccia, ma CSF mi cestinerebbe.
da Paolo Beretta
Berlusconi è famoso per aver dichiarato tutto ed il contrario di tutto nel giro addirittura di poche ore. Se poi era veramente contrario alla guerra e ci è andato lo stesso (perché noi siamo in guerra, n’est ces paz ?), vuol dire che è veramente idiota, fine della storia. Il problema pratico è che in Iraq ci siamo quando non dovevamo esserci, e se Berlusconi non era d’accordo sull’intervento la cosa è anche peggiore.