da Gigi Forzese
E’ una tv che piange.Che piange di sè. Questi personaggi che prima litigano attraverso i loro impresari con il pacco di miliardi sul tavolo e poi vengono a raccontarela in tv cosa mai vorranno da noi? Parlate del mondo, se ci riuscite, non di voi stessi. Celentano che sermona. Ma chi t’ha chiesto niente! Bonolis col superpippone di mezz’ora. Ma chi t’ha chiesto niente! Anche Santoro giu’ a piagnucolare di microfoni. Ma chi t’ha chiesto niente! Fate la tv se ci riuscite e non venite a sfruculiarci i cabasisi con le vostre patetiche (e finte) lamentazioni private. A dimenticavo, Albano e Lecciso: ma chi v’ha chiesto niente!
da Vittorio Grondona – Bologna
Nella mia risposta al signor Rocchino è stata cestinata la parte dove indicavo alcune cause che secondo il mio parere hanno fatto perdere le elezioni del 2001 al centro-sinistra. Stiamo qui a parlare di questo è bene (Cofferati, Prodi…) e di questo è male (Berlusconi, Bertinotti…) e non ci accorgiamo di allontanarci pericolosamente dai veri problemi. Non illudiamoci, se Prodi vincerà le elezioni si troverà di fronte ad una situazione italiana disastrosa in quasi tutti i settori sociali e il suo governo avrà bisogno di molto denaro. E dove lo prenderà il denaro? (…)
Ricordi la regoletta delle 500 battute? Alla tua mail è andata perfino bene: di solito qui si cestina direttamente chi sfora, perlomeno chi esagera come te ultimamente.
da Pier Franco Schiavone, Milano
Mi é sembrato di capire che Bastianello ha il problema del collaboratore domestico. Credo di aver intuito che la sinistra, ma nemmeno la destra, si sia mai preoccupata di intervenire su questo problema. Secondo Bastianello a un collaboratore domestico dovrebbe essere permesso di lavorare senza contratto o con un accordo sui generis per non incorrere in una vertenza sindacale in casa. Lui è un libero professionista che non ha certezze sul futuro, quindi! Mi ricorda un pó la mitica Alba Parietti che, nonostante i numerosi guai del Paese, pensò bene di andare in TV a dire che il Governo deve intervenire sull’annoso problema delle colf, dando incentivi a chi offre loro lavoro. È così? Non ho capito però il Ricciano riferimento a Vanna Marchi.
da Lorenzo Barracco
A Ceratti e Mancini (che dovrebbe rileggersi il mio primo intervento, per capire di cosa – io – ho sempre parlato) nuovamente faccio notare che dire: “è impossibile che la Roma chiuda a 50 punti perché l’anno scorso ne aveva già 51” significa essere ignoranti (o meglio: conoscere i propri lettori) e disinformare. Quanti siano in realtà i punti e perché, a me, come a voi, non interessa. E’ curioso invece che questa stampa oppressa si possa permettere di prendere per i fondelli il lettore non solo disinformandolo, ma anche attaccandolo una volta che la bufala è denunciata.
da Roberto Vittorioso
Il delitto davanti al locale della Magliana sta dando il via alla solita storia dei romani che vendicano uno sgarro uccidendo: pensano ancora che dai tempi di Rugantino di “Er Più” non siamo cambiati?
da Paolo Beretta
Il privato può tranquillamente scavare un pozzo per uso proprio, previa autorizzazione dagli enti competenti. L’azienda per la quale lavoro ha scavato tre regolarissimi pozzi per la captazione di acqua, attivi ormai da anni. Quanto alla qualità della depurazione, i potabilizzatori delle reti idriche comunali sono assolutamente pubblici e l’acqua di rubinetto è, spesso, più sana di quella in bottiglia. Toppato anche stavolta, avvocato.
da Massimo Puleo
“Il Ponte? Ma che, scherziamo? C’è Cosa nostra che è pronta a fare affari, c’è la ‘Ndrangheta, e poi ci sono tante altre cose da realizzare prima”. Che mai nessuno realizzerà, e che non vedo perché dovrebbero essere immuni dagli stessi pericoli. Poi una spruzzatina dell’aggettivo più abusato nel mondo, “scempio”, e tutto è sistemato. Al sud non si deve realizzare niente. Perché alla fine è bello avere a portata d’aereo una parte del territorio nazionale lasciata allo stato di natura; certo un po’ fuori mano ma molto naif. E allora facciamo così: deportiamo le popolazioni di Calabria, mezza Campania, Puglia e Sicilia da Roma in su e creiamo un immenso parco (o villaggio vacanze, fate voi) nelle zone sgomberate. Potremmo ripristinare, in certi territori, anche qualche bel villaggio trogloditico. Certo al nord si comincerebbe a stare un bel po’ strettini ma sarebbero i giusti disagi da scontare quando si vuole imbalsamare una parte del Paese. Lo facciamo? Lo mettiamo nel programma dell’Unione?
da Alessandro Ceratti
Torno a ripetere per la centesima volta: Di Pietro alle ultime elezioni non ha voluto andare da solo. E’ stato costretto a farlo. Hanno fatto in modo che non potesse aggregarsi (giusto per dare una piccola prova aggiuntiva: recentemente non hanno voluto che si unisse all’Ulivo: veto di Boselli su mandato diessino, ricordate?). Ovviamente poi hanno dovuto far credere che fosse lui a spezzare il fronte per potergli dare la colpa. Credete a me, la vicenda l’ho seguita bene.
da Gianni Pozzi, Carrara
Mai visto un presidente di club spendere così tanti soldi e ottenere così poche vittorie come Massimo Moratti. Ha comprato e cambiato di tutto: allenatori, giocatori, staff, ecc …. e continua, come accadrà anche quest’anno, a fare flop. Non è che sia lui, l’unico che è rimasto al suo posto da oltre un decennio, il responsabile delle figuracce della squadra? Io penso di sì.
da Peter Freeman
Caro Csf, quello dell’insidioso Fausto, mina vagante del centrosinistra, e’ un vecchio tormentone che periodicamente, e suppongo con qualche ragione, riaffiora anche su questo blog. E’ un tema che Gianpaolo Pansa agita con una certa tenacia sull”Espresso”: il centrosinistra si liberi dell’inaffidabile Bertinotti o saranno guai. A me pare che da parecchio tempo in qua Rifondazione sia stata estremamente giudiziosa e unitaria. Per intendersi, piu’ di Mastella o di Rutelli. E dire che di motivi per rompere le scatole ne avrebbe avuti. Ma il mio giudizio e’ puramente personale e, per una volta, provo a sposare per intero e con coerenza la tesi opposta. Immagino che si votera’ con il proporzionale. Dunque, fin da ora l’Ulivo (o quello che e’) rompa con Bertinotti e dichiari che governera’ senza Rifondazione. E nel caso i numeri non gli bastassero, andasse a cercare i voti tra i banchi dell’Udc o di Forza Italia. Vediamo cosa succede. Ok?