da Pier Franco Schiavone, Milano
No, caro CSF, Iva Zanicchi (bellissima, cantante strepitosa, simpaticissima) non è di destra, anzi, sono convinto che sotto sotto sia di sinistra, solo che è innamorata di Berlusconi e, si sa, al cuore non si comanda. Per il resto sono d’accordo con te, alcuni miei amici carissimi sono di destra, l’importante è che non siano razzisti, ecco, con quelli non si parla.
da Mirko Simionato, Venezia
Complimenti Sig. Claudio. Le auguro una piacevolissima chiacchierata con la grande Iva Zanicchi. Sarà sicuramente un successo. Vedrà quanti fans ha Iva! Un caro saluto dall’Iva Zanicchi Fans Club. Passi pure a trovarci in www.ivazanicchi.it
Premetto che non ho le idee chiare, per questo gradirei che qualche lobbista mi spieghi bene una questione. Se non sbaglio la regione Piemonte sperimenta la RU486 nonostante il no del Ministero della Salute. Ipotizziamo che, durante la prossima legislatura, auguriamoci, di centrosinistra, la regione Lombardia di Formigoni voglia sperimentare la pillola anticancro di un nuovo Di Bella contro il volere del Ministro, ipotizziamo, Bindi. Che dire?
di Matteo Tassinari
“Anche se avete chiuso le vostre porte sul nostro muso \ la notte che le ‘pantere’ ci morderanno il sedere \ lasciandoci in buona fede massacrare sui marciapiedi \ anche se ora ve ne fregate e se nei vostri quartieri tutto è rimasto come ieri \ senza le barricate, senza feriti, senza granate \ se avete preso per buone le verità della televisione anche se allora vi siete assolti, siete lo stesso coinvolti. E se credete ora che tutto sia come prima perchè avete votato ancora la sicurezza, la disciplina \ convinti di allontanare la paura di cambiare \ verremo ancora alle vostre porte e grideremo ancora più forte: per quanto voi vi crediate assolti siete per sempre coinvolti”.
da Alessandro Ceratti
Voi dimenticate che per i cattolici l’aborto è un assassinio. Né più, né meno. Secondo me la loro (la nostra) reazione è fin troppo fievole. Quando qualcuno mi porterà degli argomenti che mostrano che i feti non sono esseri umani, sarò prontissimo a cambiare idea e a quel punto non vedrei neanche la necessità da parte delle donne di considerare quel gesto difficile e traumatizzante. Facciano con la massima leggerezza come gli pare, e usino pure l’aborto come metodo contraccettivo. Esso è un gesto difficile e traumatizzante soltanto nella misura in cui si ha la consapevolezza di uccidere una vita umana, o anche soltanto il sospetto di farlo. In un’epoca in cui ci si riempie la bocca in continuazione con l’argomento del principio di precauzione sarebbe il caso di pensare di usarlo anche in questo caso particolarmente spinoso, dubbio e importante.
da Bruno Stucchi, Cuggiono (MI)
Con tutto quell’Uranio nel sottosuolo, chi mangera’ piu’ i prodotti agricoli della Val di Susa?
da Silvia Palombi
condivido l’appello di LIBERA e spero lo condividiate anche voi.dobbiamo darci da fare!sp
SALVIAMO LA LEGGE SUI BENI CONFISCATI ALLE MAFIE!!
La legge Rognoni – La Torre, che consente da oltre vent¹anni di aggredire le ricchezze accumulate dalle mafie nel nostro Paese, è in pericolo. Rischia di essere approvato dal Parlamento, infatti, un disegno di legge che tra i molti aspetti discutibili prevede la possibilità di revisione, senza limiti di tempo e su richiesta di chiunque sia titolare di un ³interesse giuridicamente riconosciuto², dei provvedimenti definitivi di confisca. In nome di un malinteso garantismo, insomma, si compromettono definitivamente il lavoro e l¹impegno di quanti, dalle forze dell¹ordine alla magistratura, dalle associazioni alle cooperative sociali, sono oggi impegnati nella difficilissima opera di individuazione e riutilizzo sociale dei beni confiscati alle mafie. Nessun provvedimento di confisca, di fatto, sarà mai definitivo. Nessuna assegnazione di beni confiscati avrà un futuro certo. Altri avrebbero potuto essere gli strumenti con cui risarcire, anche dal punto di vista economico, eventuali vittime di errori giudiziari, sempre possibili, nell¹iter che va dal sequestro preventivo dei beni alla loro definitiva confisca. Se dovesse essere approvato, invece, quanto previsto dal comma 1 lettera ³m² dell¹art. 3 del disegno di legge AC 5362 recante ³Delega al Governo per il riordino della disciplina in materia di gestione e destinazione delle attività e dei beni sequestrati o confiscati ad organizzazioni criminali², tutti i beni confiscati (dai terreni coltivati da coraggiose cooperative di giovani agli immobili trasformati in sedi di servizi sociali o in caserme delle forze dell¹ordine, solo per fare alcuni esempi) finirebbero in un limbo di assoluta incertezza. Ovvero esattamente il contrario di quanto sarebbe necessario oggi. Le mafie, infatti, hanno da tempo affinato i meccanismi con cui riciclano i proventi delle loro attività illecite e nel nostro Paese si registra, negli ultimi anni, una consistente flessione del numero di beni confiscati. Una situazione che richiede normative efficaci e scelte concrete in grado di far crescere la fiducia di chi è impegnato ogni giorno nella lotta alle mafie. E¹ per queste ragioni che l¹associazione Libera (che raccoglie più di 1200 associazioni nazionali e locali, scuole, cooperative) e i sottoscritti familiari delle vittime delle mafie, attraverso questo appello, chiedono un serio e approfondito ripensamento, in sede di dibattito parlamentare, del disegno di legge delega AC 5362, soprattutto per quanto riguarda la possibilità di revisione dei provvedimenti definitivi di confisca, affinchè deputati e senatori di tutte le forze politiche sappiano trovare la giusta misura, il corretto equilibrio tra la tutela dei diritti di chi subisce i provvedimenti di confisca dei beni e la necessità di sottrarre alle organizzazioni mafiose gli immensi patrimoni che accumulano ogni anno, nell¹illegalità e nel sangue. Trasformando questi beni, come sta avvenendo faticosamente oggi, in segni tangibili di legalità e giustizia.
Per aderire all¹appello:www.libera.itlibera@libera.it
tel. 06/69770301fax 06/6783559
Hanno gia’ aderito:
Luigi CiottiGiuseppina La TorreRita BorsellinoGiovanni ImpastatoClaudia LoiEdna CosinaDaniela MarconeViviana MatrangolaDebora CartisanoMargherita AstaMaddalena RostagnoMonica RostagnoElisabetta RoveriDario MontanaPaolo SianiStefania GrassoAngela GrassoLe coperative e le associazioni che gestiscono beni confiscati alla mafia:Associazione Casa dei GiovaniCoop. Lavoro e Non SoloCoop. NoECoop. Placido RizzottoCoop. Valle del MarroI dipendenti della Calcestruzzi Ericina (azienda confiscata alla mafia nella provincia di trapani)All¹appello hanno inoltre aderito molte associazioni nazionali: Arci, Associazione italiana per l¹agricoltura biologica, Avviso Pubblico. Regioni e enti locali per la formazione civile contro le mafie, Antigone, Associazione Beati costruttori di pace, Associazione Rete Fattorie sociali, Auser, Centro turistico giovanile, CGIL, Cipax, CISL, Conapi, Consorzio italiano di solidarietà, Conferenza nazionale volontariato e Giustizia, Coordinamento nazionale comunità di accoglienza, Federazione nazionale Giovani Comunisti, Federazione antiracket e antiusura italiana, Fondazione Antonino Caponnetto, Federazione universitaria cattolica italiana, Gruppo Alce Nero Mielizia, Gruppo Abele, Legambiente, Magistratura democratica, Mutua Studentesca, Psichiatria democratica, Pax Christi Italia, Peace Games, Sinistra Giovanile, Silp Cgil, Tavola della Pace, UIL, Unione italiana sport per tutti, Unione nazionale salute mentale, Unione sportiva Acli.Hanno fatto sentire il loro sostegno anche gli enti locali impegnati nella gestione di beni confiscati: il Consorzio Sviluppo e Legalità della provincia di Palermo, che raccoglie i comuni di Corleone, San Giuseppe Jato, Monreale, Piana degli Albanesi, Camporeale, Roccamena, San Cipirello, Altofonte, il Consorzio Sole � Cammini di legalità della Provincia di Napoli, che raccoglie i Comuni di Marano, Pomigliano d¹Arco, Giugliano in Campania, Casalnuovo, Portici, Pollena Trocchia, Castellammare di Stabia, San Giorgio a Cremano, Afragola, il presidente della Regione Puglia, i sindaci di Alcamo, Colle Val d¹Elsa, Bologna, Ottaviano, Favara, Palma di Montechiaro, Pianoro, Mesagne, Martignano, Siculiana, Capraia e Limite, Partinico.E ancora scuole, circoli didattici, singoli insegnanti, magistrati, tantissimi cittadini e cittadine che hanno voluto sostenere le proposte di Libera
di Sebino Dispenza
da Guglielmo Calori, Milano
Sono un elettore di centro dx (quindi, secondo Freda, un pirla) in parte deluso da quanto fatto da questo Governo, anche se non mi pare sia stato il peggior esecutivo della nostra storia repubblicana. Detto ciò, quello che mi piacerebbe chiedere ai molti bloggisti di sinistra è un elenco di buoni motivi per votare alle prossime elezioni il loro schieramento (non le ragioni per non votare il centro dx!). Lo chiedo perchè in questi ultimi mesi, da quando c’è sentore di una possibile vittoria, tutti i partiti della coalizione cercano di mettersi in evidenza, ma con quali risultati? La sinistra è spaccata sull’Iraq, su Cofferati, sulla TAV, addirittura sulla Coca Cola. Del centro dx si potrà dire tutto il male possibile, ma perlomeno, ha retto 5 anni e, per me, la stabilità politica è un valore importante nella scelta della coalizione.
da Gianni Guasto
Il Cardinale Ruini avrà più di un motivo d’imbarazzo, ora che il Cavaliere s’é autoproclamato Santo, ma si sa: pecunia non olet, e il pagamento dell’ICI può aspettare, mentre l’elevazione agli altari dell’Uomo di Arcore potrebbe essere prossima.In compenso, ci penserà il PresdelCons a tirar fuori il Prelato dalle peste, attraverso l’immancabile smentita del giorno dopo, cui ci ha da tempo abituato. Chi desiderasse la collezione completa dei “sono stato frainteso” potrà rinfrescarsi la memoria a questo indirizzo.