da Diana Guarnieri
E va bene Ceratti, se proprio proprio eccoti le foto. Sono colpita da quante cose possano dire i bungaloculi a qualcuno . A me dicono soltanto :”Vomita !!!”(imperativo). Non voglio però rubare spazio a Claudio per le foto, e quindi ho preso a prestito una pagina dal sito della lista civica di Castenedolo (sito disgraziato che non ha avuto per niente successo in paese) e ho postato il mio reportage all’indirizzo www.insiemepercastenedolo.com\foto.htm. (poi, però lo chiudiamo il discorso ?).
da Michele Lo Chirco
Caro Freda, una volta tanto la penso come Lei. “Dal punto di vista storico, il passaggio dall’una forma di élite (o di aristocrazia in genere) ad un’altra ha seguito una legge precisa, quella della regressione delle caste […] vanno distinti quattro stadi: nel primo l’élite ha carattere puramente spirituale, incorpora ciò che si può chiamare un diritto divino, esprime un ideale di virilità immateriale; poi essa ha carattere di nobiltà guerriera; in terzo luogo viene la oligarchia a base plutocratica e capitalistica nel quadro delle democrazie; infine l’élite è quella dei capi collettivistici della rivoluzione del Quarto Stato”. J. Evola, Gli uomini e le rovine.
da Claudio Urbani, Roma
Mi scusi sig.Schiavone, ma il suo paragone è improponibile. La sperimentazione della pillola Ru 486 è una sperimentazione sull’uso e non sugli effetti, infatti sono anni che tale pillola è usata nel mondo e se ne conoscono perfettamente gli effetti. La “famosa” cura Di Bella era ed è ancora una sperimentazione, tra l’altro costosissima, di una presunta cura, su alcune forme di tumore, talmente aleatoria e contrastante, che neanche il prof. Di Bella era riuscito a dare a suo tempo dati certi sulla sua efficacia.
di Silvia Palombi
Ha ragione Schiavone, Zanicchi non e’ di destra (non c’entra niente ma io la preferivo col naso di prima), e’ che le lusinghe di visibilita’ televisiva sono irresistibili, la carne e’ debole e influenza direttamente il cuore. Per questo s’e’ infatuata di Bellicapelli.
da Massimo Pescatori
Lunedì scorso non era ospite di Ferrara e Armeni? Dunque siamo già a due “ospitate”.
da Tommaso Palermo
Un minuscolo ricordo personale sulla Kanakis. Intorno la metà degli anni ’70 organizzavo a Catania un cineclub di quelli stile – per l’appunto – anni ’70: per cinefili duri e puri. La piccola Anna veniva insieme alla mamma e alla sorella maggiore. Posso dunque affermare che ebbe una precoce iniziazione al cinema d’essai. Peccato che il simpatico trio, tanto assiduo alle prime proiezioni, non si fece più vedere dopo che un giorno la sorella mi chiese: “Perché fate sempre film così pesanti?”.
da Gianni Guasto
Il giorno dopo il voto sull’affossamento della Costituzione, Casini si dichiara “poco convinto” di alcune parti della riforma. Chissà come mai il giorno dopo, e non il giorno prima: forse stanotte ha sognato Don Sturzo. Così, fatti contenti Lega e datore di lavoro, il bel Pierferdi si prepara alla campagna elettorale all’insegna dello slogan dell'”io non Centro”. Una bella faccia di bronzo.
da Isabella Guarini
Caro CSF, anch’io condivido la possibilità di dare una casa agli sfrattati. Infatti, in tutte le grandi periferie urbane, esistono abitazioni di recente formazione, in molti casi abbandonate all’incuria perchè di proprietà pubblica, che potrebbero essere donate ai cittadini in condizioni di disagio. Invece sono abbattute e ricostruite dagli stessi enti pubblici. e negli stessi luoghi.. In questo modo si produce un doppio business, uno per l’abbattimento e l’altro per la ricostruzione.
(grazie a Silvia Palombi)
Quanti Ariete sono necessari per cambiare una lampadina?Solo uno, però ci vogliono molte lampadine.
Quanti Toro sono necessari per cambiare una lampadina?Nessuno, al Toro non piace cambiare niente.
Quanti Gemelli sono necessari per cambiare una lampadina?Due, probabilmente. Aspettano fino al weekend, ma alla fine la lampadina è al centro dell’attenzione, parla francese e dà luce del colore preferito a chi entra nella stanza.
Quanti Cancro sono necessari per cambiare una lampadina?Solo uno, ma dovrà mettersi in terapia per superare il trauma.
Quanti Leone sono necessari per cambiare una lampadina?Un Leone non cambia lampadine, al massimo le tiene ferme mentre il mondo gira intorno a lui.
Quanti Vergine sono necessari per cambiare una lampadina?Vediamo: uno per preparare la lampadina, un altro per prendere nota di quando la lampadina si è fulminata e della data in cui fu acquistata, un altro per decidere di chi è la colpa se la lampadina si è bruciata, dieci per ripulire la casa mentre gli altri cambiano la lampadina.
Quanti Bilancia sono necessari per cambiare una lampadina?In realtà non saprei. ..penso che dipenda da quando la lampadina ha smesso di funzionare. Forse uno solo è sufficiente se si tratta di una lampadina qualsiasi, due se la persona non sa dove trovare una >lampadina nuova. E quale sarà la migliore? molti dubbi e molte ansie!
Quanti Scorpione ci vogliono per cambiare una lampadina?E chi può saperlo? Perché volete saperlo? Siete forse della polizia?
Quanti Sagittario sono necessari per cambiare una lampadina?Il sole brilla, c’è bel tempo, abbiamo tutta la vita davanti e voi vi preoccupate per una stupida lampadina?
Quanti Capricorno sono necessari per cambiare una lampadina?Nessuno. I Capricorno non cambiano lampadine perchè con una buona e sana chiacchierata la lampadina capirà che è più logico che si cambi da sola.
Quanti Acquario sono necessari per cambiare una lampadina?Arrivano frotte di Acquario, in competizione per stabilire chi di loro sarà l’ unico capace di ridare la luce al mondo.
Quanti Pesci sono necessari per cambiare una lampadina?Perché, è forse mancata la luce?
da Giulio Bulgarelli, Correggio
Macchè ultacorpi, semplicemente questa gente vive di politica. E vive lautamente. E quando hai cominciato, come tornare indietro ? Fatto risaputo: aver avuto i soldi e non averli più è mooolto peggio che non averli mai avuti, e noi che giudichiamo siamo questi ultimi, un’altra categoria. E non sanno fare altro: ve li immaginate a dover lavorare ? Suvvia , nessuno mai si è scandalizzato se un dirigente passa dai giocattoli alle mortadelle. E’ dunque il trionfo della logica aziendale, applicata in primis dal berlusca. Nessuna azienda si è mai posta scrupoli morali, per entrare in quel mercato si faranno le alleanze necessarie, se poi fabbricano mine saranno affari suoi. Almeno questo me lo dovete concedere: Craxi coi fascisti non ci sarebbe mai finito, i suoi figlioli invece sì. Il trascurabile lato etico della vicenda potrà essere superato con l’abolizione – in casa dei suddetti – di tutti gli specchi. Fastidio minimo: Bondi è calvo, Adornato e Guzzanti si lasciano crescere la barba.