da Isabella Guarini
Caro CSF, di nuovo attacchi al sindaco di Bologna da sinistra, con l’accusa di aver favorito i commercianti e aggredito gli abusivi. Certo è che in politica ci vuole fortuna A Napoli, ad esempio, il rappresentante di PRC in Giunta, ha trasformato il centro della città in una grande pizza all’aperto, offrendo il suolo pubblico per tavolini e ombrelloni oltre i limiti della funzionalità, tanto che i pedoni sono costretti a camminare sulla sede stradale. Ma nessuno lo ha mai accusato di favorire i commercianti a danno degli abitanti, che, pagando l’ICI, hanno tutto il diritto di camminare senza incorrere in pericoli. Ma non basta! Le rumorose compagnie che si riuniscono di notte impediscono anche il meritato riposo di quanti sono costretti dal lavoro ad alzarsi presto, quando i consumatori delle notti bianche vanno a dormire. Ma nessuno accusa l’Amministrazione di centrosinistra di organizzare la città più per il divertimento che per il l lavoro. Anche Cofferati dovrebbe organizzare una notte bianca da milioni di euro per spettacoli gratuiti, così tutti applaudirebbero!
da Alessandro Ceratti
Accetto la sfida che mi lancia Freda, nel senso che trovo ineccepibile il suo argomento che richiama l’attenzione sulla necessità di una definizione di essere umano. Dare questa definizione è difficilissimo, forse è impossibile. Non è impossibile mantenere invece comportamenti coerenti. Per esempio, se non vogliamo accettare una definizione di tipo puramente genetico (che però non sarebbe malaccio. Come al solito la scienza ci fornisce le risposte forse meno lacunose) e vogliamo attribuire la qualità di “umano” solo a chi elabora pensieri razionali, finirebbero esclusi i neonati e i bambini fino a una età relativamente avanzata e molti individui handicappati. Per coerenza dovremmo renderne legittima la soppressione. Io temo che qualunque tipo di definizione limitativa si voglia dare si finisca poi fatalmente per escludere dal novero degli “uomini” delle ampie categorie che avremmo tutti orrore a pensare di eliminare o semplicemente di non tutelare. (…)
da Giorgio Goldoni
Non è il multiculturalismo che mi preoccupa o mi fa paura , ma gli italiani! A Milano l’Unione afferma che le premiazioni riflettono “posizioni sbilanciate in senso anti-islamico”, a Brescia faccio notare ad un vigile urbano che un mussulmano sul mio stesso marciapede va a passeggio accompagnato da un fagotto di stracci di cui si intravedono solo gli occhi, e gli chiedo perchè non multa la coppia, visto che non è carnevale , e lui alza le braccia al cielo. Due terzi di Italia appartengono al movimento filosofico della “riscoperta di Bolero Film (storica rivista culturale degli anni 50) ” e un terzo appartiene all’altro movimento , detto del “silenzio coatto”. E’ giunto il tempo di migrare.
da Serafino Brighenti
Alla interessante inchiesta di G. Guasto che vorrebbe sapere quanti sono in questo blog gli agnostici nei confronti del tifo calcistico, rispondo che da alcuni anni io mi considero uno di quelli, pur essendo stato da sempre un simpatizzante rossonero. Non perché considero il calcio una cosa negativa, ma per reazione alla sconcia speculazione a cui in Italia l’hanno sottoposto i soliti burattinai mediatici. Non mi piacciono le esagerazioni, in nessun campo, e quando cercano di ingabbiarmi e sfruttarmi come un pollo da batteria, reagisco voltando le spalle alle fonti di massificazione. Mi sforzo di rimanere un individuo.
da Paola Ragone
Sostiene Giovanardi che alle donne non interessa la politica. Da cosa lo deduce? Dal fatto che, quando è a cena con gli amici, gli uomini lo sollecitano a parlare di politica mentre le donne si annoiano a morte. Chiedo ai maschietti di questo blog: quanti di voi sopporterebbero Giovanardi che parla di politica? Anzi, quanti di voi sopporterebbero Giovanardi che parla di un qualsiasi argomento?
da Gianluca Freda
Per correttezza metodologica, caro Brighenti, ogni idea andrebbe approvata o respinta nel merito, non in base al colore politico di coloro che la condividono o la contestano. Con il suo criterio la democrazia, per esempio, sarebbe un concetto abominevole, visto il gran numero di fascisti che ne fa una bandiera in ogni comizio. In ogni caso, e per il futuro, le spiego cosa intendo io per “destra nerissima”. “Destra nerissima” è quella del manganello e dell’olio di ricino, quella che ritiene lecito rispondere alle idee e ai bisogni della povera gente con la repressione piuttosto che col confronto. Ricordo pochi post di Lo Chirco in tal senso, mentre ne ricordo, caro Brighenti, tanti dei suoi.
da Rocco Ciolfi, Arce
Io lo so perché csf è in crisi mistica. E’ la sindrome d’inutilità da centro classifica causata dalla sua (e anche mia, purtroppo) Lazietta.
Il comportamento della Lazio, effettivamente, non aiuta (csf)
da Pier Franco Schiavone, Milano
Avevo premesso di non avere le idee chiare sull’argomento relativo alla pillola RU486, il paragone che ho fatto con Di Bella è effettivamente improponibile ma era un esempio. Quello che mi preme capire è se è opportuno, in senso giuridico-politico, permettere alle regioni, aldilà del fatto specifico, di assumere responsabilità simili. In altre parole, Storace non mi piace ma se ogni regione decidesse sempre ciò che è giusto sperimentare e ciò che non lo è la cosa mi preoccuperebbe perché intorno alle sperimentazioni dei farmaci ci sono spesso interessi inconfessabili, per questo preferirei che a prendere decisioni fosse il Ministero che, se non altro (dovrebbe) essere sottoposto ad un controllo parlamentare più diretto. Tuttavia la materia è troppo ostica per avere certezze.
di Diana Guarnieri
Ma cosa si intende Ceratti ? Che è andato alla pagina indicata (http://www.insiemepercastenedolo.com/foto.htm) e non è riuscito a vedere le foto? Perchè ho provato da un altro PC e le ho viste. Qual è il problema?