da Anna Mantero, indovinate da dove
Giorni addietro leggendo il Corriere ho provato un sottile brivido di piacere: qualcuno aveva, finalmente, gettato un fascio di luce e verità sugli sprechi, gli abusi e i magna-magna della Provincia Autonoma di Trento. Gian Antonio Stella ha scritto un brillante, intelligente e sagace articolo al veleno contro il senatore e “maestro elementare” trentino Ivo Tarolli, reo di aver strappato un’ingente cifra a Roma per la Diocesi Trentina,la quale ha gentilmente rifiutato. Perchè non dire che quei soldi finiranno a gonfiare le già piene tasche dei nostri, pardon, dei loro assessori. Perchè non dire che a Trento non si sanno come spendere i soldi e allora si rifanno le strade tre o quattro volte quando non ce n’è bisogno. Perchè non dire che i provinciali si grattano la pancia dalla mattina alla sera. Perchè non dire che qui c’è una mafia che uccide più che al sud, soprattutto quando non porti un cognome trentino. L’unica fortuna di Trento è stata quella di aver fatto parte dell’Impero Austro-ungarico e che sia esistito un tizio di nome Cesare Battisti che ad un certo punto della sua vita si è messo in testa che il Trentino dovesse fare parte dell’Italia. Ma perchè il Trentino è Italia? Venite a vedere con i vostri occhi. Se i trentini avessero coltivato ciliege invece che pomi in Val di Non, a quest’ora sarebbero ugualmente ricchi ma senza i soldi di Roma. Ringrazio molto Stella per il suo articolo.
da Vittorio Grondona – Bologna
Eccola qui. Puntuale nella sua previsione, è spuntata all’orizzonte la discussione sulla legge 194. La RAI si riempie di telefonate di casi particolarmente pietosi, i giornali si divertono in statistiche incontrollabili. i guerrafondai insensibili alle centinaia di morti innocenti che tristemente alimentano ogni giorno la scena mondiale, coccolano spudoratamente l’embrione, un’entità che manco loro sanno se sia vita concreta od astratta, in un contesto religioso di sapore medioevale. L’aborto è una delle cose tristi della vita, ma non è cancellandolo dai regolamenti della società che sarà possibile debellarlo. Regolarlo è sicuramente meglio che renderlo di nuovo clandestino. Siccome già si è trovato un prodotto farmaceutico alternativo alla chirurgia, largamente sperimentato in tantissimi altri paesi, per non far soffrire anche fisicamente quella donna che dovesse aver deciso di ricorrere all’interruzione della gravidanza per gravi e personali motivi, mi sembra davvero stupido non approfittarne. Altro che quote rosa! Se fossi donna mi ribellerei… Almeno tanto quanto cerco di ribellarmi io, come uomo, a provvedimenti demenziali come quelli che in proposito stanno uscendo da alcune teste inquisitrici e bigotte, cariche solo di cattiveria intransigente.
di Silvia Palombi
Tempo fa nel blog ci si accapiglio’ serenamente sull’esame di abilitazione al voto che in un piccolo gruppo sostenevamo a spada tratta. A chi era contrarissimo oggi chiedo: non obblighereste all’esame attitudinale la moltitudine di persone che hanno fatto ore di viaggio, code al freddo e distribuito numerini per non perdere il turno, per assistere al processo di Cogne? Non vi dico che io li interdirei perche’ poi me ne dite di tutti i colori.
Va bene, mi butto io: quelli che hanno preso il numerino saltano un turno di elezione attiva e due turni di elezione passiva. (csf)
Santoro forse ritornerà in TV, ma la Casa delle Libertà, tanto per dimostrare quanto sia azzeccata la caratteristica che si è autonomamente attribuita, non è d’accordo per assegnargli la pericolosa conduzione di un programma libero del tipo “Il Raggio Verde”. L’unica cosa quindi che l’ex parlamentare europeo potrà fare in televisione sarà al massimo quella di gesticolare. Per adesso Il microfono lo terrà ben stretto in mano chi ha vinto le elezioni del 2001 e la prevista imminente abolizione democratica della par condicio toglierà in proposito ogni dubbio agli illusi di sinistra. E’ di oggi la notizia che un collaboratore di Santoro, il bravo giornalista Riccardo Iacona, riceverà dalla RAI una somma di 205 mila euro perché vittima di un “demansionamento”. Queste sanzioni, peraltro molto ricorrenti nel nostro liberissimo servizio pubblico, dovrebbero essere prelevate direttamente dalle tasche di quei dirigenti RAI che prendono impunemente azzardati provvedimenti repressivi come quello di tappare le bocche e di smorzare i pensieri. Non è giusto che i contribuenti paghino per il loro servile comportamento perennemente in conflitto con la più elementare democrazia.
da Davide Taschini
Oltre a quelle già segnalate ci sono da aggiungere un’ospitata al tg della 7 alle otto di sera (ancora prima dello sciopero di due giorni dei giornalisti che ha obiettivamente rallentato l’opera di promozione a tappeto del nostro) e domenica notte da Marzullo. A proprosito io mi sto ancora domandando che fine hanno fatto Giorgio Lauro e Flavia Cercato e il loro bellissimo “la tv che balla”… Il nuovo programma della Pivetti che li ha rimpiazzati è di una noia mortale.
Ricapitoliamo (ma secondo me siete stati molto distratti): Matrix, Tg7 e Otto e mezzo. Che fine hanno fatto Giorgio e Flavia? Sono stati segati. La loro trasmissione era troppo bella perché potesse durare. Il sospetto che abbia dato fastidio a qualcuno è un sospetto gratuito. (csf)
da Pier Franco Schiavone, Milano
Se schematizzi, allo stesso modo potremmo dire che per te il rugby è meglio perché Alla Black e Inghilterra (il top) giocano bene. Hai ragione, il calcio è anche droga, Mughini e Piccinini e sa essere a volte monotono come, del resto, molte partite di rugby (Italia-Tonga, l’ultima All Black-Italia orrende). All Black-Inghilterra è come l’ultima Real-Barcellona ma nessuno può raccontare le magie di Pelé o Maradona come si racconta dell’energumeno che sfonda una difesa a spallate. Parlavo di emozioni date da un gioco che si colloca a metà strada tra l’attività muscolare del rugby (dove, diciamolo, la fantasia è limitata al lancio a destra o a sinistra, contando soprattutto gli schemi) e il circo (vedi Ronaldinho cosa combina). A me il rugby con la sua retorica sulla correttezza (peró si mordono le orecchie e si strizzano i testicoli), dei bambini degli Alll Black che fino a 12 anni devono giocare scalzi e dei tifosi buonini, mi irrita. Concludo con l’urlo del mitico Tirzan/Abatantuono: Giuuveeenduuuus!!!
da Alberto Arienti
Anche se il calcio attuale lascia molto a desiderare (specialmente il nostro), io tifo calcio, non solo perchè uno ce l’ha dentro da bambino e non solo perchè nel calcio non vince sempre il più forte. Il calcio è l’unico sport dove c’è posto per tutte le tipologie fisiche: basket e pallavolo voglioni tutti gli alti, il rugby tutti i grossi, nel calcio possono trionfare i tappetti cicciottelli (Maradona) o gli sfigatelli pelle ed ossa (Rosato).
da Pino Granata
Voi penserete che farnetica quando dice che libertà in Italia non è garantita perchè minacciata dai Comunisti. Invece no, il nostro sa bene che sarà sconfitto alle prossime elezioni e si sta preparando il terreno per mantenere il potere a tutti i costi. Non a caso attacca la magistratura ed il poco di istituzioni democratiche che ancora sopravvivono in questo Paese. Prepariamoci al peggio perchè Berlusconi, Dell’Utri e Previti non se ne vogliono andare e faranno di tutto per mantenere il potere.Con le buone o le cattive.
da Alessandro Ceratti
Il rugby è il rugby è il rugby. Non c’è niente che possa dare un’emozione come quella di vedere un giocatore che corre decine di metri lanciato verso la meta con 15 energumeni che gli corrono dietro per atterrarlo.
da Gianni Guasto, Genova
Il Ministro della Sanità vuol vigilare sui Consultori. Era ora. Visto che io nei consultori ci lavoro da diciannove anni, gli voglio confidare un segreto: non facciamo neppure un aborto. Invece tutta la psichiatria infantile e dell’adolescenza, e tutte quelle famiglie problematiche in cui scoppiano le tragedie, con i padri etilisti e con le mamme con la depressione post-partum che qualche volta fanno male ai loro bambini, con i ragazzi che fuggono di casa, con le ragazze che si tagliano le braccia, che vogliono cambiare sesso, o che smettono di mangiare, sono tutta “roba” nostra. Ah, dimenticavo: da noi, le ultime assunzioni risalgono a quindici-sedici anni fa. Vigili, Ministro, vigili.