CONTRORDINE di ALESSANDRO ROBECCHI (da Paola Bensi)
Non sarei così sicuro, come ostentatamente si mostrano tutti, sul fatto che la vicenda Fazio-Bankitalia danneggi l’immagine dell’Italia. Credo invece che presso i comici di tutto il mondo, gli scrittori satirici, i clown da circo, gli architetti di paradossi e persino tra gli esegeti più o meno interessati dei linguaggi del potere, stiamo guadagnando parecchi punti. Perché il paradosso di Palazzo Koch è davvero formidabile, e la parabola del banchiere di Alvito, pio e devoto come pochi, si avvia a diventare degna di narrazioni bibliche, di un’aneddotica che supera i confini delle banche, dell’economia, della politica, per diventare strabiliante metafora delle contorsioni del potere. Attenzione non della pochezza del potere, ma della «tantezza» del potere. CONTINUA…
da Pier Franco Schiavone, Milano
Caro Ciolfi la penso esattamente all’opposto di come la pensi tu. Vorrei che ci fossero diecimila Grillo, e non me ne importa se ha qualche debolezza o se guadagna dei soldi con la sua attività, anche perché non mi sembra che, finora, si sia rintanato su un’isola deserta per goderseli. Quanto al dire e al fare, non tocca a Grillo varcare il mare ma ai politici, il primato sulle cose da fare tocca alla politica e non ad un attore ben informato. Grillo ama ripetere nei suoi bellissimi spettacoli, signori sono solo un comico, ecco, è solo un comico bravo e curioso che ha scelto una strada diversa da quella di Panariello. Ritengo che dovremmo essere tutti grati a questo meraviglioso utopista.
da Rocco Ciolfi, Arce
Cazzarola Claudio, l’intervista alla BB dei navigli ha attivato i miei istinti gossippari più bassi. Vado per deduzione: alla tua domanda sulle scarpe col tacco interno del padre, la young B ha risposto “…se vuole vado a prendergliele così le misuriamo”. Cioè: tu sei entrato nella tana del lupo? Tu sei asceso al profano soglio di Macherio? Ma ‘ddavero? E, dicci, com’è andata, chi ti ha accolto, chi hai visto, che ti hanno offerto? E la signora Lario l’hai vista, c’hai parlato, è davvero affascinante così come si narra? Dicci, dicci, ti prego!p.s. In verità un po’ preoccupato lo sono: la ragazza seppur ventenne appare tosta e navigata e con quel pizzico di spirito ribelle che le dona il giusto fascino. Inoltre sa eludere le domande scomode (anche se ti ho conosciuto più cattivo, ma tant’è…) e rivela una certa capacità a sfruttare al meglio gli assist (anche qui qualcuno di troppo). Temo che il cognome Berlusconi continuerà a riempire le nostre cronache politiche a lungo.
da Pino Granata
Ier avevo letto l’annuncio che stamattina sarebbe apparsa l’intervista con Barbara Berlusconi e stamattina non ho resistito e dopo aver letto l’articolo di Vittorio Zincone sui Sinistri antipatici, mi sono fiondato sull’intervista con la berlusconina. Sono rimasto molto deluso , perchè l’intervista non decolla mai. E poi da una ragazza che frequenta la facoltà di Filosofia al San Raffaele con docenti come Massimo Cacciari e Roberta De Monticelli, mi aspettavo di più. L’unica cosa interessante che dice è che suo papà è pettegolo. Pero è carina Tutta sua mamma!
da Celestino Ferraro
Soddisfatto lei, Sabelli, d’averci dato i reconditi pensieri della fanciulla? Io lo sarei, le cose che reputiamo più importanti sono delle stupidità che affliggono il nostro vivere quotidiano. Non saranno i pensieri di Pascal, per fortuna, ma non saprei trovare argomento più interessante di quelli trattati dalla barbara (il piercing mi deprime) Barbara. Bella, fortunata lei.
dall’avv. Lina Arena
Tanto rumore per il contratto delle coppie di fatto e nessuna lotta volta a modificare il matrimonio civile. E’ possibile che l’ignoranza in materia di diritto civile matrimoniale induca i politici, rozzi ed ignoranti, a prospettare i patti civili per i conviventi piuttosto che modificare alla radice il contratto di matrimonio regolato da leggi arcaiche , rigide e poco adatte al rapporto tra i sessi in un’epoca dove il lavoro, la libertà e la dignità specie della donna devono porsi su un piano di parità con il rapporto amoroso?
da Gigi Forzese
Pecoraro Scanio a Porta a Porta per spiegare la legge truffa ha appena fatto l’esempio di uno che mentre si sta giocando la partita allarga la porta dell’avversario:Claudio la sinistra ci legge! Siamo noi qui dal blog che gli diamo la linea! Solo cosi’ potranno vincere!
da Michele Lo Chirco
Caro signor Arienti, a parte il fatto che, data la mia attuale forma fisica (e fatto ancor più importante, data la compagnia che potrei ritrovarmi tra gli zamponi, pardon tra i piedi), più che all’ovile potrei tornare al porcile delle libertà, mi pareva evidente il tono scherzoso del mio intervento. La verità è che mi trovo ancora fermo in mezzo al guado, ma piuttosto che tornare da quelle parti e tornare a fare il salame (per proseguire la metafora suina), mi lascerò morire di fame. Sgrunt sgrunt.
da Alberto Arienti
Vorrei ricordare che la battuta su Fra’ Inteso, era stata da me coniata per Berlusconi (Freda si vada a consultare l’archivio di questo blog) ed era stata anche ripresa da molti altri siti. Vederla rigirata addosso a Prodi mi fa incavolare parecchio…
da Claudio Urbani, Roma
Il sig. Guiotto, giustamente, trova deprecabile la distruzione delle Sinagoghe e lo vede come atto di antisemitismo. A parte la considerazione che una parte del governo di Sharon aveva suggerito di distruggerele prima di lasciare la sriscia di Gaza, il sig. Guiotto non fa nessun accenno alla distruzione di tutte le abitazione che i coloni non hanno voluto lasciare intatte per non farle occupare dai palestinesi. Credo che un tale gesto avrebbe forse favorito la distensione, piuttosto che lasciare macerie in una terra, che non scordiamo, era stata occupata dagli israeliani con una guerra.