da Santi Urso
Non vorrei intromettermi in civile contesa su primogenitura di giochi di parole, ma ove si pensasse che Fra Inteso possa avere l’eta’ della Rete, sarebbe opportuno disilludersi. E’ uno dei primi giochi, usato prima dei tempi di “un fiuggi fiuggi generale” (quando ancora si credeva che fosse difficile giocare con l’italiano, troppo corrusco rispetto, per esempio, all’americano) e molto prima che entrassero in vigore tette biscottate, vento in poppe e simili. Parlo degli ultimi anni ’50 del Novecento. E non escludo che la sua origine sia anche antecedente, e di molto. Personalmente lo sentii usare, con ironia, da Richi Marampon, all’universita’ di Trieste (testo redatto in fascia di garanzia, lo sciopero dalemistico continua) ps. non ricominciamo il tormentone, per favore: Richi Marampon era figura carismatica della goliardia nella citta’ giuliana. esiste, come esiste Maxidia Meister-Popescu.hasta d’alema siempre
da Giorgio Bertolani
Ho da poco terminato di leggere la Sua intervista a Barbara Berlusconi e provo ancora un acuto senso di voltastomaco. Non mi diffondo sulla pena che mi ha destato la povera, annoiata diciottenne che si trascinava stancamente fra l’Australia, le Hawai e Las Vegas, lontana dal suo amore: fortunatamente mammina ha rimediato, con modica spesa, ed ha ridato la gioia di vivere all’infelice. L’idilliaca atmosfera familiare che traspare da tutta l’intervista, mi ha, poi, sottolineato l’attualità di quanto, proprio sul Corriere di oggi, G.A. Stella scrive a proposito del profondo senso della famiglia di alcuni massimi esponenti del centro destra, tale da indurli a crearsene più di una. Tutto previsto scontato ed ovvio. Non così, però, la designazione della sig.ra Lario a First Lady d’Italia. Salvo che nel frattempo non sia stata approvata, a mia insaputa, un’apposita ennesima legge ad personam, credo che, accettando la terminologia americana, First Lady debba essere considerata ancora la sig.ra Franca Ciampi. Meraviglia che Lei non abbia fatto notare questa sciocchezza alla Sua intervistata, che, forse, è stata vittima di un lapsus freudiano, tenuto conto delle aspirazioni del suo inarrivabile genitore. La ringrazio per l’attenzione.
E’ discutibile chi debba fregiarsi del titolo di First Lady. La moglie del capo dello Stato o la moglie del capo dell’esecutivo? Negli Usa è facile. In Italia meno. Ma non credo che fosse una cosa così importante da dovermi sentire in obbligo di far notare a Barbara Berlusconi che si trattava di una sciocchezza. E’ meglio guardare al contenuto delle cose e in quel caso il contenuto era chiaro. (csf)
da Isabella Guarini
Caro CSF, quella di CSf è fortuna o riconoscimento di essere un giornalista affidabile? Con i tempi elettorali che corrono penso che a pochi sia concesso di avvicinare i familiari dell’uomo politico più esposto del momento. Complimemnti a CSF! Comunque, sono rimasta sorpresa dalla copertina del Magazine con Miss B.B. intevistata da CSF, per il fatto che non avrei mai immaginato che la ragazzina delle prime foto di S.B. con prole, di circa dieci anni fa, si fosse trasformata in una donna dall’aspetto volitivo, come appare dalle foto. Del resto è naturale che sia così. Certo non avrebbe convinto il voler apparire una timida e pavida donzella per far piacere al sentimento popolar- democratico, che aleggia nei pressi delle urne elettorali. Ma personalmente vorrei fare una riflessione che in un certo qual modo m’interessa, in quanto donna. Nelle aziende berlusconiane si verifica una rivoluzione al femminile, considerando che sono le donne a rivestire cariche importanti , pur in presenza di eredi maschi. Considero ciò molto innovativo per il fatto che ancora permane la tradizione di liquidare le donne e di affidare tutto ai maschi, nelle imprese, anche se piccole, specialmnete nel sud.
da Gianluca Freda
La battuta su Frà Inteso, in effetti, si è sparsa a macchia d’olio sul web, e, come sempre accade per le battute di ottimo livello, è diventata un tormentone così diffuso da cancellare in breve tempo la memoria della sua paternità. Onore dunque ad Arienti, autore ritrovato, giustamente desideroso di valorizzare le opere del proprio ingegno. Se utilizzando la battuta ho violato qualche copyright, ne faccio pubblica ammenda e mi dichiaro pronto al risarcimento. In caso contrario, riterrò la battuta Patrimonio dell’Umanità, dunque applicabile a tutti quei figuri capaci di smentire platealmente il giorno dopo ciò che hanno detto il giorno prima, e senza provare un filo di vergogna. Prodi compreso.
da Biagio Coppola
Caro Sabelli, ho letto stamattina l’intervista alla figlia del nostro “premier” e sono rimasto in un primo momento indignato dalle parole della giovane parvenu circa il giorno più bello della sua vita! Poi man mano la sensazione è stata di vero e proprio disgusto per queste persone che ci sbattono in faccia con nonchalance la loro cafonesca opulenza, e pensare che in Italia c’è gente che, grazie al suo paparino, non arriva alla fine del mese!Scusi l’appunto ma io , forse, non avrei pubblicato lo scempio. Con immutata stima
da Cristina Paulon, Padova
Per una volta sono assolutamente d’accordo con l’avvocata sulla questione dei matrimoni. Ma la risposta alla sua domanda è semplice: perchè c’è di mezzo la chiesa. Se la sola prospettiva dei PACS ha sollevato tanta polvere, figurarsi come reagirebbero B16 e la sua cricca se si volesse riformare il matrimonio!
di Silvia Palombi
Massi’ BB appare stucchevole, mediocre e imbambolata, sottoscrivo tutto quel che dice Schiavone. Ma tu csf ci devi dire com’e’ la casa dell’orco non puoi tenerci all’oscuro. Ricordo ancora i racconti esilaranti degli amici mondadoriani che parteciparono alle cene (a turni) subito dopo l’insediamento a Segrate. Un peccato ripercorrere quei fasti. Pensa con “Cuore” e lasciati andare
E Bush scrive a Condoleezza“Ho bisogno di andare in bagno”Ieri, durante il summit delle Nazioni Unite al Palazzo di Vetro di New York, George W. Bush è stato sorpreso dai fotografi mentre scrive una nota molto personale al suo fedelissimo segretario di Stato, Condoleezza Rice: “Ho bisogno di una pausa per andare in bagno”, recita il bigliettino (fonte: Repubblica; foto: Reuters)
da Pier Franco Schiavone, Milano
È esattamente come la immaginavo: vota Forza Italia (ma va?), la sinistra che non ha fatto la legge sul conflitto d’interessi è in conflitto d’interessi (boh!), papà e mamma meravigliosi, la ricchezza e la notorietà a volte un peso, non crede in Dio ma ha un suo mondo spirituale (quello suggerito da Steiner che le fa comprendere la realtà, come no), la scuola steineriana (un giorno avremo un’esponente della nostra classe dirigente che ha studiato in una scuola dove insegnano che la salute si cura con quell’imbroglio che è l’omeopatia, la danza, la pittura ed altre amenità), a Monopoli ha vinto papá (naturalmente), la commozione per la sorpresina al compleanno miliardario, un fidanzato un pó pirlotto che fa il ritroso con una bella ragazza innamorata che per giunta è una delle più ricche del mondo (ma per favore!!). Meglio mia nipote, e anche più bella. P.S. si può dire che l’omeopatia è un imbroglio; vedere sentenza a favore di Piero Angela e la pubblicazione recente su Lancet.
Caro Guiotto due parole sulle distruzioni delle strutture israeliane a Gaza da parte dei palestinesi. Mi dira’ che faccio del sentimentalismo e neanche troppo intelligente ma a me pare di usare semplicemente il buon senso e un po’ di cuore. Chiuda gli occhi un momento e immagini se stesso cacciato da casa e tenuto lontano da dove e’ nato, non proprio con le buone maniere, per 38 anni; pensi che magari nel frattempo chi ha occupato casa sua l’ha anche demolita e le ha fatto fuori qualche parente al quale lei era particolarmente affezionato; pensi che per 38 anni ha guardato da lontano il mare davanti al quale e’ nato senza poterci andare, i giardini rigogliosi non avendo neanche l’acqua da bere, i coloni ingrassare mentre lei deperiva. Un bel giorno tutto questo finisce in modo duro, sanguinoso, non a tavolino ma finalmente finisce, dopo un’epoca di stragi. Posto che lei dopo tutto questo tempo abbia ancora occhi per piangere, lacrime da versare e figli da sistemare, che farebbe una volta sicuro che l’ultimo carroarmato se n’e’ andato dalla sua terra, di fronte alla casa del colono appartenente al popolo che le ha inflitto tutto cio’? Ci pensi. Avrebbe lo stomaco di abitarci li’ dentro? Dormirci tranquillo? Digerire anche? Ci pensi bene. E sa un’altra cosa, se posso permettermi? da filopalestinese avro’ forse i nervi scoperti su questa faccenda ma quel “ah, sono tornato dalle vacanze e ricomincio da Israele…” l’ho trovato offensivo, mancava un “uff…” ed era perfetto.