da Pier Franco Schiavone, Milano
Due contro uno, non vale! CSF consentimi una breve replica. Il giovane Granata si è infervorato dandomi del male informato, dimostrando con la sua supponenza, soprattutto rivolta ai suoi coetanei, che avrà anche imparato cose che altri ragazzi non sanno, ma ha dimenticato i principi della dialettica. Stiamo parlando di R. Steiner e della sua antroposofia. Steiner ha lasciato un mito che dà all’antroposofia una dimensione mistica-religiosa. L’antroposofia steineriana è ispiratrice di un movimento educativo e di una corrente della medicina secondi cui i fenomeni fisiologici sono interpretati correlativamente alla personalità astrologica del paziente. Pensate, le cure sono somministrate in luna crescente o luna calante e saranno più o meno efficaci a seconda della configurazione astrale. Steiner, o i suoi seguaci, hanno inventato anche cure come la cristallizzazione sensibile, l’euritmia curativa, la terapia del vischio. Quest’ultima, udite udite, basata sulla pianta del vischio, servirebbe a curare il cancro. Personalmente auguro al giovane Edoardo di non ammalarsi mai e di non curarsi mai con l’acqua fresca dell’omeopatia, sulla base delle energie della cristallizzazione o col vischio. Continuo a sostenere che si tratta di madornali sciocchezze e suggerisco ai ragazzi che leggono questo blog di aver fiducia negli insegnanti della scuola pubblica. Quanto ai genitori di sinistra che scelgono le scuole steineriane per i figli, mi auguro che superino la sindrome del ’68 e del ’77 e che tornino con i piedi per terra. Fermo restando che ognuno è libero di fare quello che cavolo vuole. Con immutata stima per Pino Granata.
P.S. Fonte: Jean-Marie Abgrall, psichiatra, criminologo e membro dell’observatoire Interministeriel des sectes; uno dei maggiori esperti mondiali sulle sette e il condizionamento mentale
Una ricerca di Hill and Knowlton
1/3 dei giornalisti italiani li consulta quotidianamente, il 90% li ha consultati almeno una volta e la stragrande maggioranza li ritiene credibili, anche se come fonti da incrociare con altre. È una prova che anche in Italia il fenomeno dei blog sta cambiando il modo di fare giornalismo e interviene nella generazione e diffusione delle notizie?I risultati dell’indagine condotta su un campione di giornalisti di testate nazionali (agenzie, quotidiani, periodici, radio e TV) da Digital PR e Hill&Knowlton Gaia spingono in questa direzione una riflessione ormai di attualità nella comunità globale dell’informazione. SEGUE
Da Marco Foraggi
Provo a cimentarmi con il test di intelligenza di Barracco. Forse nel testo citato si avanza la seguente ardita ipotesi: una forma di censura potrebbe consistere nel permettere che un documentario satirico esca nei cinema (dove lo vedranno a pagamento alcune migliaia di persone che già sanno di che si tratta), ma non consentirne la trasmissione in tv davanti a un ignaro pubblico di milioni. Quanto prendo di Q.I.?
da Paolo Piras
No, non ce l’ho fatta. Vedere l’intera puntata di Matrix sui raccomandati sarebbe stato un’ultima, decisiva spinta a espatriare. Non certo per il contenuto informativo – aspettavamo giusto Matrix per scoprire che in Italia non si assume, né si promuove in base ai meriti – quanto per la faccia di tolla con cui conduttore e (influenti) ospiti si profondevano in espressioni di sorpreso disgusto. Nemmeno un grande – lui sì – come Gian Antonio Stella si è sentito di profanare quel rito purificatore. E allora proviamoci noi:EMILIO FEDE non è lo stesso che il sulfureo Carlo Mazzarella soprannominò “Genero di prima necessità”, visto che la sua scalata ai posti più ambiti in Rai è coincisa con il matrimonio con Diana De Feo, figlia dell’allora potentissimo vicepresidente Rai, Italo? E facciamo grazia dei nomi di tanti sedicenti giornalisti paracadutati a vario titolo nella sua redazione…Per ENRICO MENTANA basta fare un elenco dei redattori del “suo” Tg5 e osservare i cognomi: Donata Scalfari, Benedetta Corbi, Lella Confalonieri, Chiara Geronzi, Barbara Pavarotti (!), Veronica Gervaso, Cristina Parodi in Gori e sono sicurissimo di dimenticarmene parecchi. Con che faccia.Una chicca, per chiudere. La “iena” che – con il godibilisimo difetto di pronuncia alla “gatto silvestro” – ha fustigato i costumi dei raccomandati è figlio del direttore generale della federazione degli editori. Alè.Invito tutti i Sabellidi a completare l’album (giocoforza lacunoso) di tutti i peli sullo stomaco che i partecipanti all’allegro e complice dibattito di ieri si sono dimenticati di sputare.
da Rocco Ciolfi, Arce
La faziosità e il propinare le notizie in modo del tutto strumentale di Libero sono cosa nota, ma il titolo ?bombe rosse in caserma? sull’esplosione nella caserma dei carabinieri di Latina, rappresenta semplicemente l’ennesima pagina vergognosa del giornalismo feltrineo. Trattasi semplicemente di ?bomba russa? (probabilmente un cimelio ricordo di qualche collega). E’ troppo chiedere delle scuse?
Ma Condoleeza, poi, gliel’ha dato o no il permesso a Bush per andare in bagno? E quando il Presidente degli USA va in bagno, il funzionario che ha in consegna la celebre valigetta, entra con lui?
da Lorenzo Barracco
ROMA, governo Berlusconi. È in uscita nei cinema un «documentario satirico» di Sabina Guzzanti, che ha per oggetto «la censura sotto Berlusconi». Il film, ha dichiarato ieri la regista a Primo Piano, «racconta i meccanismi della censura soprattutto sotto Berlusconi». Chiaramente il testo presenta un errore: se siamo «sotto Berlusconi», a causa della censura il film non può essere proiettato; se, invece, il film viene proiettato, o non siamo «sotto Berlusconi», oppure «la censura sotto Berlusconi» non esiste. Qual è la realtà?
da Nicola Sometti, Mantova
Sono d’accordissimo col sig. Schiavone per ciò che riguarda Beppe Grillo. Nessuno nega che il comico genovese percepisca ottimi cachet e faccia regolarmente il pieno d’incassi, è un segno che sa fare bene il suo mestiere. Possiede anche una barca ancorata a Porto Cervo ma francamente nemmeno questo incide sul mio giudizio, nonostante io non sappia nemmeno come sia fatto uno yacht. E’ vero, ce ne fossero diecimila di personaggi come lui, che non è certo un Messia o un capopopolo, ma semplicemente un divulgatore di dati inconfutabili e, quasi sempre, tenuti ben nascosti all’opinione pubblica. O vogliamo parlare dei “cachet” e dei “benefit” della classe politica (tutta)?
di Edoardo Granata fFiglio di Pino Granata)
Vorrei spezzare una lancia a favore della scuola Steineriana dopo l’ oltraggioso commento del Sir.Pier Franco Schiavone. Ho fatto il liceo alla scuola Steineriana e devo ringraziare Dio di averla fatta perché attraverso questa pedagogia ho fatto esperienze e ho imparato cose che un normale studente di scuola statale non imparerà mai; la questione delle medicine omeopatiche è personale, io mi curo così da sempre e sono in perfetta salute, invece riguardo alle varie danze e attività artistiche curative porto la mia esperienza personale , soffrendo di dis grafia sono stato sottoposto a varie esperienze di questo tipo e la mia scrittura è molto migliorata e ho imparato ad avere una buona padronanza del mio corpo. Sono convinto che il Sig. Schiavone parla così solo perché la Steiner è considerata la scuola di Berlusconi e quindi gli chiedo di documentarsi meglio sulle cose prima di parlare a vanvera.
da Pino Granata
Mi spiace, ma non sono affatto d’accordo con Schiavone sul suo giudizio sulle scuole steineriane. Io invece ho avuto mio figlio che fa frequentato tutti i cinque anni del liceo scientifico e posso testimoniare sulla bontà del metodo e sui suoi eccellenti risultati. Mio figlio all’inizio aveva qualche problema di apprendimento, ed infatti in seconda liceo è stato bocciato, ma poi questi problemi, grazie all’eccellenza del metodo sono stati superati, tanto che ha preso la maturità con 68 che non è voto da buttar via.Ma non sono solo i risultati scolastici che mi fanno esprimere i giudizi su questa scuola. Quello che ho notato è che questa scuola riesce a creare un grande senso di solidarietà tra gli studenti che diventano molto amici tra di loro ed anche degli insegnanti. Tutte le attività extrascolastiche che si svolgono in quelle scuole , hanno invece un grande valore formativo e posso testimoniare anche sul fatto che i ragazzi cresciuti in quelle scuole acquistano un grande senso della giustizia e dei valori sociali. Per dirla in breve tutti i ragazzi che ho conosciuto che provengono da quella scuola, sono di Sinistra. E non a caso. Dimenticavo di dire che anche il mio quarto figlio frequenta la scuola steineriana. E’ in seconda liceo ed è molto contento di frequentare quella scuola.