da Gigi Forzese
Quando era in video non lo sopportavo ma ora che il regime lo ha epurato sento il dovere di spezzare una lancia a suo favore visto che non essendo di sinistra e’ stato fatto fuori piuttosto sbrigativamente e senza nemmeno qualcuno che ci facesse su un film.
da Pier Franco Schiavone, Milano
Caro Ceratti, sono d’accordo con te che molti, quando vanno dal medico, pretendono, o desiderano, il farmaco e che a volte dar loro dell’acqua fresca da bere li rassicura e fa sparire gli eventuali sintomi psicosomatici. Tuttavia vorrei ricordare che l’omeopatia è cara e che quelli che credono di curarsi con l’acqua alla fine foraggiano un’industria florida, soprattutto francese e tedesca, inoltre attenua nel paziente la fiducia verso la medicina seria. Il medico di famiglia (non della mutua), sempre più, in particolare le nuove generazioni, cerca di dialogare col paziente e d’instaurare un rapporto di reciproca fiducia, senza trattarlo da bebè; ne so qualcosa (mia moglie svolge quella professione), vista la quantità di telefonate che arrivano in casa anche di domenica e di notte da parte di persone che a volte chiedono solo di essere rassicurate.
da Giorgio Guiotto
Mi sembra che qualcuno stia demonizzando l’omeopatia. Arienti forse ignora che i costi sono elevati solo in Italia, se si va a Mentone paghi la stessa confezione un quarto di quella che la si paga in Italia. Mi sono sempre trovato bene con l’omeopatia, così le mie bimbe che, a differenza di molte loro compagne (già comuniste, eh?) di scuola, non sono mai malate; ringrazio mia moglie, in quanto naturopata, che mi ha fatto conoscere questo metodo alternativo. Se Arienti non ne vuole sapere bene, basta solo che non tratti l’omeopatia come un Berlusconi qualsiasi. Previeni Arienti, previeni…
da Carla Bergamo
In risposta a tutti i commenti offensivi di alcuni bloghisti, invio l’intervista di Repubblica a Giulia Maria Crespi. Credo, come lei, che nove milioni di italiani e alcune centinaia (o migliaia) di medici meritino rispetto o per lo meno il beneficio del dubbio. Soprattutto, queste persone che si dicono di sinistra, riflettano sul perchè dell’accanimento contro la medicina alternativa. Altrimenti devo pensare che l’omologazione, quella che piace tanto a Berlusconi e ai suoi media, ormai ha vinto.
da Gianni Guasto, Bogliasco
La discussione sta diventando tortuosa e poco comprensibile. Avvocata, dica qualcosa di destra, così ricominciamo a capirci.
da Marco Marchisio
Come in passato, è aperto il reclutamento per la campagna olivicola 2005.Dalla fine di Ottobre, fino a che l’ultima oliva dell’ultimo ulivo (ce ne sono circa 300…) sarà portata al frantoio, si lavorerà dall’alba al tramonto (che, per fortuna, in quel periodo arriva piuttosto presto) faticando come schiavi!!Assicurati: vitto, vino ed alloggio (con vista mare) ed altri generi di conforto.Remunerazione: in olio ed olive da metterere in salamoiaSe non avete niente di meglio da fare, e ve la sentite di venire a darci una mano, inviatemi la vostra candidatura, che sarà presa in serissima considerazione….Attendo fiducioso….
Non sarebbe male fornire qualche indicazione geografica (csf)
da Santi Urso
Non vorrei sembrare scortese. Ma la mia osservazione nasceva dalla seguente affermazione: la battuta su Fra’ inteso era stata da me coniata ed era stata ripresa da molti siti. Credo che questa sia una citazione suppergiu’ testuale. Mi sono solo permesso (non lo faccio piu’, giuro) di notare che Fra Inteso e’ gioco applicato ai piu’ disparati personaggi (anche in conversazioni confidenziali) sin dalla notte dei tempi ed e’ difficile definirlo di nuovo conio (di nuovo,a rotazione, c’e’ solo il nome del personaggio). Temo che il piu’ recente dei coniatori dimostri ipersensibilita’ se pensa che il termine si debba applicare solo a un personaggio, come fosse un punto geometrico. Io stesso, se mi e’ consentito il ricordo, usai Fra Inteso a propositodi D’Alema, quando, molti anni fa, rilascio’ un’intervista micidiale, che a lui stesso pareva molto felice. Insomma, Fra Inteso, e’ fuori diritti. E’ chiaro il concetto? saluti dalemiani
Il giorno che capirò di che cosa state parlando…(csf)
da Lorenzo Barracco
Finalmente qualcuno che ha a cuore “la sostanza”. Signor Arienti, sono con lei: combattiamo, per restare nell’ambito da lei segnalato, quelli che si soffermano sulle frasi (forma) di un tizio su Biagi e Luttazzi (forma), tralasciando, nel primo caso, la libera decisione di Biagi di non lavorare (http://www.sabellifioretti.com/archive/2005_08_01_index.html#112457109775382146) e, nel secondo, la naturale scadenza di un contratto (sostanza). Sostanza è Verità!
Per quanti secoli parleremo ancora dell’editto bulgaro senza minimamente avvicinarci gli uni agli altri? Ma soprattutto: si può ancora seriamente sostenere che Biagi, Santoro e Luttazzi se ne sono andati volontariamente dalla Rai?(csf)
da Alberto Arienti
Fa bene sopratutto alle case produttrici. Visto i prezzi dei prodotti omeopatici!
da Alessandro Ceratti
Affermare che in Italia non c’è censura perché esiste il film della Guzzanti è come affermare che in Italia durante l’occupazione nazista non c’erano problemi di libertà politica perché esisteva il Comitato di Liberazione Nazionale. Oppure che non c’erano problemi di censura in Unione Sovietica perché esistevano i samizdat. Capito signor Barracco? Credo che per arrivare a questa conclusione occorra proprio, come dice lei, soltanto un’intelligenza minima.