da Carlo Anaclerio, Bologna
Caro Csf, le cronache riportano che la terrorista Francesca Mambro, condannata per vari omicidi e per la strage alla stazione di Bologna,invece di farsi dimenticare, come dovrebbero fare tutti i terroristi di ogni colore e credo, si è laureata alla Sapienza con una tesi dal titolo “La storia della letteratura sulle grandi distruzioni di massa, da Hiroshima a oggi”. Quando si dice la coerenza…
da Michele Lo Chirco, Cinisi
Caro CSF, concordo con Travaglio dopo aver letto ancor oggi su Repubblica che il ministro Maroni difende Fazio in quanto ha voluto difendere gli interessi di una banca “padana” (sic) contro i soliti poteri forti. Rimango soltanto perplesso sul fatto che qualcuno nelle fogne potrebbe offendersi sentendosi paragonato a questi giovani, rampanti uomini d’affari e banchieri. Auguri al presdelcons per rimettersi presto dal mal di gola che lo tiene lontano dalle riunioni di governo: succede a dormire con il condizionatore acceso in camera da letto.
da Giorgio Guiotto
Abbiamo iniziato da pochi giorni, io e altre persone, una partita via email di Diplomacy. Erano anni che non giocavo e, devo proprio dirlo, mi sto divertendo tantissimo. La cosa che mi piace di più in assoluto, strategia a parte, sono i roboanti annunci da parte delle varie Nazioni. In questa partita sono l’Italia dell’incalzante Benito Guiottolini (Freda, si è realizzato il sogno!) assoluto nemico della Federazione delle Repubbliche Socialiste Sovietiche dell’odiato “Nikolaj Vladimir Ilic Ulianov”. Al momento ho conquistato la terra di Tunisia, mentre lo sporco sovietico ha già occupato la Rumania, la Galicia, Warsaw, la Sweden e Budapest. L’Austria sta soccombendo, devo intervenire per aiutarla?
L’ha fatto Luca Sofri e non lo faccio io? Da oggi a sinistra della hp trovate anche i “consigli per gli acquisti” di Amazon. Siamo ormai all’avanguardia. Se voi ci cliccate sopra e ordinate dei libri il blog ci guadagna qualcosa e può comprarci dei libri i quali ovviamente saranno distribuiti alla comunità. Vi piace l’idea? (csf)
Interessante intervista di Dario Di Vico. “Quello Stefano non sono io”. CLIC
Ho girato per due giorni con la mia piccola Panda rossa fra valli e passi dolomitici. A Cortina d’Ampezzo ieri sera ho presentato due libri di due personaggi che hanno fatto ( e poi se ne sono pentiti) della violenza la ragione della loro giovinezza: Valerio Morucci e Luciano Lutring. Ho fatto tanti chilometri ma sono contento di averli fatti. Morucci lo conoscevo già. Lo ho intervistato e incontrato un paio di volte. Conosco la sofferenza che si porta appresso insieme alla sua sostanziale coerenza politica. Sa di avere fatto un sacco di cazzate, di aver distribuito inutilmente dolore ma non per questo ha cambiato le sue idee di fondo. Quando si incontra i familiari delle vittime – ha detto – basterebbero tre parole, tutto il resto non serve a nulla. “Perché” dovrebbero dire loro e “Mi dispiace” dovremmo dire noi. Rimorsi? Tonnellate. Ma nessun altro ha rimorsi in questa trementa società? Chi distrugge intere popolazioni inondandole di bombe ha qualche pentimento da mostrare alla gente?Lutring è tutto il contrario. E’ convinto di non aver fatto nulla di male nonostante abbia sulle spalle qualcosa come 250 rapine. E’ molto spiritoso, allegro, orgoglioso delle due bambine che ha allevato, dice una battuta dietro l’altra in dialetto milanese (“Io e Cuccia eravamo colleghi, lavoravamo tutti e due con le banche”, “Oggi i cassieri non mi rispettano più: oggi mi fanno fare la coda, una volta mi servivano subito”. Alla fine Morucci ha detto: “Ho visto solo una volta una delle mie vittime, Teodoli, al processo. Zoppiccava ancora. E’ entrato in aula e ancora prima di guardare il giudice ha guardato me e mi ha sorriso. Non poteva trovare una maniera più efficace per farmi soffrire. E ha fatto bene”.In platea un anziano signore si agitava. Finito il dibattito ha avvicinato Morucci e gli ha sussurrato qualcosa che non ho sentito. E poi se ne è andato verso l’uscita. Ho chiesto a Morucci chi fosse e che cosa gli avesse detto. “Era Emilio Rossi, il giornalista della Rai che fu gambizzato da Adriana Faranda. Mi ha detto: “Visto che le cose stanno così le sorrido anche io””. Ho cercato tra la gente Emilio Rossi e l’ho visto che stava uscendo dalla sala, zoppicando. Sono contento, stasera, di essere tornato a casa fra le mie sicurezze. Non c’è che spaccare la legna per tornare sereno. (csf)
dall’avv. Lina Arena
Scotland Yard chiede l’estradizione di un presunto terrorista. La magistratura italiana frappone difficoltà legate ad irregolarità documentali ed alla necessità che venga processato per documenti falsi. L’avvocatessa italiana che difende l’accusato di terrorismo comunica ai microfoni della TV che il suo assistito si oppone all’estradizione perché ha paura che gli accada qualcosa di grave. Splendida difesa all’italiana ! Propongo di liberarlo ed assegnarli un angolino sul Foglio in accoppiata con Sofri. Potrebbe costituire un comodo supporto elettorale per la campagna contro il cavaliere.
da Cristina Paulon, Padova
Premettendo che considero le nuove misure di sicurezza anti-terrorismo (come prima il Patriot Act negli USA) una limitazione delle libertà individuali, e che stiamo progressivamente assistendo ad una preoccupante contrazione sistematica di queste libertà, in questi tempi di strategia del terrore, intercettazioni, e privacy la domanda che mi turbina in testa è: che cacchio ci fanno i servizi con le mie conversazioni telefoniche in cui litigo con la mamma o con qualche servizio clienti? Avevo anche pensato di mandare in giro una mail (rigorosamente dall’indirizzo di lavoro, tanto per aggiungerci un “uso improprio del mezzi aziendali”) con solo due parole ripetute all’infinito: Berlusconi – bomba, e vedere se mi venivano a pescare a casa. Poi, siccome oggi mi stavo annoiando, infischiandomene della privacy altrui (d’altra parte gli elenchi telefonici sono pubblici, e poi se lo fanno “loro” perchè non io?) ho scoperto che l’avvocata nostra è vera! E io che pensavo fosse il parto di una mente malata, il mr. Hyde di qualcuno di noi. A proposito: che ci fanno 40 avvocati in fondo al mare? Un buon inizio!
da Paolo Beretta
Caro Catalanotti, (…) In questo blog c’é un dialogo aperto, anche se regolato (con tutti i diritti) da un moderatore. Una discussione senza punti di vista diversi, possibilmente opposti, diventa presto una sorta di sterile autocompiacimento: per questo idee diverse, magari anche opposte, pur se inizialmente possono far imbufalire qualcuno, alla lunga sono salutari per ogni dibattito. Gli interventi sono fatti da persone di cultura e dai modi corretti, compresi i vari Guiotto, Goldoni e tutti quelli con i quali, spesso, ci si scontra. Sono sempre intervenuti con toni civili, magari un po’ aspri, ma senza mai eccedere, spesso ravvivando lo stesso blog, e per questo vanno rispettati. In ogni caso, sono tutti ancora qui e, visto che ormai li odio cosí affettuosamente che ne sentirei la mancanza, mi auguro che ci restino e chissá, magari un giorno su qualcosa riusciranno a convincermi. (…)
da Maria Chiara Grossi, Roma
Interessante lo spunto sulla pasta. Io la mangio a pranzo. Un vero toccasana e buone vacanze a tutti.