da Paola Ragone
Caro Claudio, sono mortificata: come ho potuto starmene a poltrire in un campeggio salentino mentre una sua e-mail attendeva una mia risposta? Mi affretto a scrivere prima di ripartire per l’ultimo segmento di vacanza. Procedo con ordine:1) Chi ho visto? Ho osservato l’uomo che intreccia i cesti al porto di Santa Marina; gli autisti degli autobus, sempre allegri e pronti alla battuta; ragazzini intrepidi che si sfidavano sulla “antenna a mare”. Ho visto molta gente, parlato quasi con nessuno. Un orso polare è più socievole di me. 2) Che cosa ho fatto? Ho camminato molto: i luoghi vanno respirati lentamente. Ho mangiato more e pinoli sul ciglio della strada. Ho nuotato in mezzo ai pesci e alle meduse, e ho guardato un polpo negli occhi. Mi sono alzata presto per veder sorgere il sole (vedi allegato). Ho fatto gite su tutte le isole. Ho letto i libri che avevo nello zaino (Camilleri, Benni, Queneau, Pennac e Francesco Dezio. Spero che Dezio si sia sentito in buona compagnia).3) Dove ho fatto il bagno? A Lingua, a Santa Marina, a Capo Faro, a Punta Scario, a Pollara, a Pra’ Venezia, a Rinella. E poi a Lipari, Vulcano, Panarea, Stromboli, Filicudi e Alicudi. Il tuffo più bello ad Alicudi: il blu infinito e lame di sole che ci si perdevano dentro. 4) Dove ho mangiato meglio? A casa di Cettina e sulla motonave Glentor, dove il cuoco Marcello preparava ogni giorno un ottimo piatto di pasta: con i totani o con la rana pescatrice o con le seppie. 5) Di chi mi sono innamorata? Non c’erano in giro giornalisti con la barba. Quindi di nessuno.
da Paolo Ragazzi, Treviso
Costantino,Flavio e ilterzo è troppo anche per me. l peggio non ci so arrivare
Non la buttate sul ridere, questo è un concorso serio (csf)
da Isabella Guarini
Caro CsfxCSF, l’idea del miniblog mi piace, ancor più se CSF è capace di arrabbiarsi per delega. In fondo i giornalisti sono un pò attori in quanto interpreti dei sentimenti dei lettori. Io metterei un bel moscone al naso di Renzo Arbore che sul Corriere del Mez del 31 luglio/05 ha rilasciato un’intervista dopo aver ricevuto a Paestum il Premio Charlot, lasciandosi andare ad amare riflessioni sulla violenza di Napoli, disordine, ingovrrnabilità. Ma Napoli è la sua città di adozione per cui rivolge un’appello alle istituzioni: “Troviamo la forza per risollevarci e restituiamo a Napoli la sua dignità”.Invece, per coloro che non vogliono e non possono guardare alla decadenza di Napoli, Arbore fonda il gruppo “Lontano dagli occhi” per essere sempre vicini con cuore.Non sono sorpresa dalle constatazioni sullo stato della città, mi stupisce il fatto che Renzo Arbore, nell’intervista, dica:” Cara Napoli, non ti riconosco più”, facendo supporre che prima, e non si sa bene quando, la città abbia avuto una dignità. Io che vivo a Napoli quotidianamente, dico che Napoli è sempre uguale a se stessa che gli appelli per la sua salvezza si traducono, semplicemente, in progetti speciali per i soliti pochi urlatori. Mi arrabbio ma non mi allontano! Bisognerebbe smetterla con questa Napoli -paradiso abitata da diavoli.Qui si canta di un paradiso che non c’è mai stato. È una metafora, nient’altro che una metafora.
da Claudio Urbani, Roma
Anna, Maria, Roberta
Anche perché le donne sono di più. Ma comunque non ne avete beccata, o beccato, ancora uno (csf)
da Matteo Scaglianti, Ferrara
1. Padanio2. Adolfo3. Benito
da Cristina Paulon, Padova
Della serie:” Ti passa? Ma quanto ti passa?” Conoscendo i miei conterranei: 1) Silvio, 2) Ridge, 3) Denise.
Niente da fare ma carina (csf)
da Rocco Ciolfi, Arce
UmbertoRobertoAlessandro
p.s. rientro oggi in ufficio e si vede: la risposta (esatta) al precedente quiz l’ho inviata alle 14.59, solo che, per la fretta, l’ho spedita a tale clsabellli@tin.it. Che dici, un adesivo di consolazione ci può stare?
Un adesivo a chi mi attribuisce tre “elle” non si può negare. Ma serve l’indirizzo. Per quanto riguarda il toto bimbi siamo in alto mare. Nessun nome giusto (csf)
da Lorenzo Cassata, http://salgalaluna.clarence.com
1. Libero 2. Tin 3. Virgilio
da Marco Provenziani, Roma
1. Libero2. Tin3. Virgilio