I RICUCCI’Sda Rocco Ciolfi, Arce
C’è poco da fare, questa estate è andata così, è la stagione del gossip finanziario. E tra i vari coniugi Fazio intercettati e i Livolsi cavalloditroia, è tutto un fiorire d’interviste ai novelli sposi Ricucci. Fa caldo e i neuroni annaspano, ma in soccorso ci viene la leggiadra “finanzata” Falchi (copyright csf) che con il suo arrapante argomentare ci da una superba lezione di paraculismo trasversale (ma che gli ha fatto Rutelli?). Il self made man di largo Preneste, invece, tende un po’ ad allargarsi. Si vanta di aver fatto cose che “solo Bill Gates o Berlusconi sono riusciti a fare”; a chi l’accusa di non creare occupazione risponde di essere il timoniere di un gruppo che, pur avendo “120 dipendenti diretti e 370 nell’indotto” (roba che se la batte con Folco Riccio), può vantare bilanci, con doppia certificazione, che attestano che vale più di Fiat. Insomma cosette che è difficile derubricare a banali errori di gioventù e che, inevitabilmente, alterano la termogenesi degli attributi di chi legge.
dall’avv. Lina Arena
Sulle considerazioni del blogghista Grondona vorrei così replicare: l’invito al neocomunismo è stato da me rivolto ai comunisti duri e puri al fine di dare avvio d un esempio di società comunistica. Il rifiuto della controparte non ha senso in una fase di comunismo volontaristico. Se due o tre persone (abbienti) sono d’accordo, il consenso è già dato. Il problema sorge e la violenza si profila solo quando il non consenziente viene costretto con la forza ad abbandonare i propri beni. Per evitare la violenza sarebbe bene che gli assertori del comunismo dessero un tangibile esempio di società comunista. Si tratterebbe di una sorta di enclave che dovrebbe servire da esempio per gli incerti, i dubbiosi, i neghittosi, i proprietari arroganti. Su questo tema avrei gradito una risposta da parte di Bertinotti o di Oliviero Di Liberto perché indubbiamente competenti sulla materia.
da Paola Altrui, Roma
In un’epoca in cui, se il Papa invita alla tolleranza e al dialogo con i musulmani moderati, qualcuno (Giuliano Ferrara su Panorama) si sente in diritto di affermare che il Pontefice è male informato o interpreta erroneamente le informazioni di cui dispone, mi ha molto colpito il gesto dei familiari dei tre ragazzi aostani che hanno perso la vita in un incidente stradale, i quali hanno raccolto il denaro necessario per consentire il rimpatrio della salma del camionista senegalese che ha provocato il sinistro. Fortunatamente, anche in momenti in cui il dolore e la disperazione potrebbero prevalere sulla lucidità, non tutti cedono alla tentazione di seguire i cattivi maestri.
da Alberto Arienti
Lo Chirco è da considerarsi doppio cognome oppure cognome singolo con protesi?
da Michele Lo Chirco
CSF, stia attento: mi basta una telefonata a Stefano e Anna e Lei può andare a vendere giornali ai semafori, altro che scriverci di sopra. Attendo che il mio legale, on. avv. Enzo Trantino, consegni le carte in Procura per bloccare tutte le connessioni internet in Italia e fermare così questo vergognoso attacco nei miei confronti. Scriverò di mio pugno un ddl con pene da 5 a 10 anni per tutti quelli che hanno il doppio cognome. Lei non sa chi sono io.
Sappia, caro CSF, che ho amici molto pericolosi: sarebbe stupito di sapere quanto velocemente può ritrovarsi in un pilastro di cemento armato a un mio semplice ordine. In tutti i casi il mio legale, avv. Agnelli, mi informa dall’aldilà che il posto di CSF all’inferno comunista è già pronto.
Caro CSF, dia un’occhiata a questo link: http://www.repubblica.it/2005/g/sezioni/cronaca/esodostrade/viadottoge2/viadottoge2.htmlC’è da commuoversi, veramente.
Le famiglie dei morti sulla A26pagano i funerali all’autista del tir
AOSTA – Pagheranno le spese del funerale del senegalese che ha provocato l’incidente dove sono morti i loro figli. Una settimana fa la tragedia sull’autostrada A 26, allo svincolo di Genova Voltri: un’auto con abordo tre giovani si è scontrata con un tir “impazzito” ed è precipitata da un viadotto: un volo di 80 metri. Insieme a David Donzel, 20 anni di Charvensod (Aosta), Luca Miozzi e Michael Val, 19 anni, di Saint Christophe (Aosta) è morto anche l’autista del tir, il senegalese Bamba Kebe Mamadou, 47 anni, residente a Pontedera.
Le famiglie dei ragazzi hanno raccolto 4.800 euro che serviranno per riportare la salma di Mamadou in Senegal. “Non abbiamo mai pensato che fosse stata colpa sua”. ha spiegato Roberto Miozzi, il padre di Luca. “Era un povero extracomunitario che lavorava come gli altri, anzi forse di più degli altri, e in 22 anni non aveva mai avuto incidenti. Purtroppo era alla guida di un tir vecchio, supercarico e malandato”.In effetti sembra che a causare l’incidente sia stato il cattivo funzionamento dei freni del camion.
L’ idea di raccogliere fondi per aiutare la famiglia del camionista che aveva moglie e sei figli in Senegal è nata alla camera mortuaria di Genova. “Ero con mio cognato – ha proseguito Miozzi – e abbiamo incontrato il fratello dell’autista del tir e l’imam della loro comunità. Loro cercavano di assolvere il fratello, ma noi lo avevamo già fatto”.Questa mattina Miozzi ha ricevuto i soldi raccolti con la colletta (“Mai contato con tanto piacere del denaro” ha confidato) e poi è partito il vaglia postale per Pontedera. Mamadou aveva moglie e sei figli i Senegal.
Egregio CSF, mi trovo costretto a elevare formale protesta nei Suoi confronti allorchè Ella si ritrova a essere ispiratore di giuochi sul Suo blog. Ella non tiene ben presente (o forse, caso più grave, tende comunisticamente ad ignorare) che alcuni dei frequentatori del sito, tra cui il sottoscritto, non svolgono borghesi lavori d’ufficio, ma si trovano in situazioni lavorative che li conducono in giro per le città o in luoghi da cui non è possibile collegarsi. Ho dato mandato al mio legale on. avv. Alfredo Biondi di far fermare tali giochi svolti in mia assenza per l’acclarato danno economico da me subito, e di obbligarLa a svolgerli dalle 17 alle 6 del giorno dopo, in modo che tutti possano averne contezza. Altresì, l’avv. Giulia Bongiorno proporrà la sua interdizione dai pubblici uffici. Rispettosamente suo.
A prescindere dal fatto che il mio avvocato, dottor Cesare Previti, dice che è tutto regolare, se facessi come dice lei farei un grande torto a coloro che rubano il collegamento quando stanno in ufficio e si guardano bene dal buttar via soldi con Internet quando stanno a casa. E’ un serpente che si morde la coda. Il mio nuovo consulente, cav. Luciano Lutring, il solista del mitra, dice che lui avrebbe un sistema per risolvere le contese con gente come lei e mi ha chiesto il suo indirizzo. Cosa che io mi sono ben guardato dal fare. Per ora. (csf)